
Il Beli, croce e delizia di questa Nazionale
Anversa, 19 agosto 2013 – Contro l’invitta Polonia, vincitrice del torneo, Azzurra by Pianigiani a quindici giorni esatti dall’inizio di Slovenia 2013 perde la terza gara di fila ma almeno sfodera la miglior gara del Torneo.
La migliore o la meno peggio? No, la migliore perchè si è visto un grande Cusin che ha limitato quanto ha potuto un maestoso Gortat, ritagliandosi di fatto il titolo di MVP azzurro con 9 punti e 5 rimbalzi, al netto dei 24 punti di Marco Belinelli di cui parleremo a parte; la migliore perchè anche sotto di 12 punti nel terzo periodo (consuetudine amara questa del terzo tempo un pò come periodo spartiacque in questo Torneo, in chiave negativa), Azzurra mostra carattere da vendere e deve farlo anche senza Gigi Datome, fattosi male nel primo periodo al piede, e scusate se è poco; la migliore perchè si è difeso con intensità concedendo quanto possibile alla coppia stile Tolkien, al secolo le Torri Gemelle Gortat & Lampe, e lavorando molto in chiave d’aiuto e recupero, fondamentale per coprire la propria area ed il perimetro con avversari così più lunghi; la migliore infine perchè almeno l’avversario, una tostissima e lucidissima Polonia, ha dovuto dare fondo alla classe dei suoi migliori giocatori per portare a casa posta e Torneo contro questa Italia.
Nonostante tutto quindi, più luci che ombre. Analizziamo quindi il tutto partendo dall’intero Torneo dispuatato.
Ovviamente la sconfitta, la terza di fila, fa squillare una grossa campana d’allarme, non solo un campanello, perchè questa squadra, senza i noti assenti più probabilmente Bargnani, deve avere molto ma molto di più in fase realizzativa dall’arco fatale, con il 6/30 di oggi sarà difficile portare a casa vittorie contro Russia, Grecia e Turchia e si rischia anche contro Finlandia e Svezia di perdere. Il tiro da fuori quindi come chiave di volta del gioco italiano, con di contro un gioco in area quasi inesistente, eccezion fatta per le penetrazioni dei vari Gentile e Diener, gli unici a crederci a poter attaccare il ferro. Stupisce però come i centri azzurri non siano neanche messi nelle migliori condizioni possibili di potersi esprimere, magari assecondando le loro caratteristiche fisiche con un gioco in movimento. Ok, non hanno forse la tecnica che occorre per mettersi in proprio ma almeno provarci, specie in questi tornei, non sarebbe male.
Va da sè che le incognite restano e con esse le paure di rivedere un’edizione dimessa di questo Europeo. Se alla Trentino Cup quantomeno le vittorie erano state convincenti e meritate, va parimenti detto che queste tre sconfitte sono tutte sacrosante e che i demeriti di Azzurra by Pianigiani a mio avviso superano i meriti avversari. Grida ancora vendetta il -19 contro il Belgio, un record che rimarrà nella storia della Nazionale, contro Israele la reazione c’è stata come anche la grinta ed il carattere sciorinato oggi è piaciuto ma ci sono ancora molte cose da rivedere, puntando l’indice su due giocatori “simbolo” di questa squadra come simbolo di quanto sia più importate da riparare per giungere al 4 settembre con le armi cariche.
Aldilà dell’accensione di svariati ceri alle Vs. Madonne preferite affinchè il piede di Gigi Datome torni al proprio posto, suggerisco di rivedervi, se potete, la partita di Marco Belinelli come esempio sul quale fondare il futuro azzurro a breve. Questa sera il Beli ha fatto 24 punti, certo, prendendosi tiri importanti ed addirittura difendendo con sagacia e voglia a dir poco sconosciute al suo passato recente in azzurro ma purtroppo, come spesso si è visto in Nazionale, nei momenti topici il Nostro ha sbandato: passaggi impossibili da recapitare al compagno e tiri forzatissimi quando sarebbe stato opportuno avere maggior pazienza per cogliere l’altrui difesa impreparata. Insomma il solito Belinelli che quando è in serata la mette anche bendato ma che quando si “gasa” diventa peggio del gas nervino perchè smarrisce senso tecnico e lucidità, dettagli a mio avviso non da poco quando si gioca a basket, rendendo quasi vano lo sforzo sin là profuso da lui stesso in primis e dai compagni. Idem, ma con l’aggravante dei soli 7 punti a referto, per Stefano Mancinelli: occorreva segnare da sotto? Lui sbagliava i suoi tiri più facili, addirittura in appoggio al vetro da sinistra; occorreva non far fallo onde evitare due comodi liberi ai cecchini polacchi? Lui commetteva fallo cercando la palla sull’avversario e dimenticando di piegare le gambe. La cosa che però ha connotati meno positivi, alla fine, è che di queste gare i Dioscuri ex-Fortitudo Bologna ne han fatte a chili sempre in Maglia Azzurra e questo preoccupa, e non poco, chi vi scrive. A cosa serve allora un Diener nel motore se alla fine i tiri delicati li gestisce sempre Belinelli? A cosa serve difendere allo spasimo e senza fallo quando lotti punto a punto se poi arriva il fallo del Mancio che manda tutto all’aria?
La risposta la deve, la dovrà dare Simone Pianigiani. Intanto al momento le speranze azzurre son oggettivamente flebili come una candela in mezzo al vento se queste son le premesse. Possiamo sperare, certamente, che la condizione e la lucidità al tiro migliori, perchè no ma al momento si deve essere realisti: se si cominciasse domani, Azzurra by Pianigiani farebbe la stessa figura di Lituania 2011. Comunque sia, crediamoci, forza ragazzi !!
Primo periodo, Pianigiani parte con Cusin e Melli per tamponare i centimetri polacchi e parte bene specie il centro di Cantù, 5-0 con un canestro da fuori suo e di Gigi Datome da tre. Sempre Cusin, 7-3 al 3°, la Polonia sbaglia molto anche perché Azzurra difende con raziocinio. Tecnico a Pianigiani, effettivamente gli arbitri lasciano molto correre in difesa per i polacchi ed il coach toscano non le ha mandate a dire…Koszarek fa 2/2 da tre e la Polonia è sopra, 9-10 ma Cusin ancora da fuori, bravo, 11-10 al 6°. Tripla di Belinelli, 14-12 e dopo Gigi vola in contropiede, buono più fallo, Bauermann chiama tempo al 7° sul 16-12. L’Italia difende molto bene, raddoppiando su Lampe e Gortat e sporcando i passaggi per il gioco da sotto canestro per gli avversari dove sono superiori. C’è anche Gigli per Cusin, la Polonia toglie le due torri ma le cosi in attacco non mutano molto, c’è anche Ignierski. Entra Gentile mentre Cinciarini va, 19-12 all’8°. Altro attacco fermato per la Polonia per infrazione dei 24”, entra Diener ma Gentile fa un fallo in attacco, anche oggi…E subito dopo sbaglia da zero centimetri un appoggio facile facile in entrata, il ragazzo è teso, troppo teso. Karnoski segna, 19-16 al 9°, ora si attacca malino con Belinelli che, invece di far girare il cuoio, spadella da tre. La Polonia risale, 19-18 e poi Subarga batte Gigli a fil di sirena, buono più libero che non va, 19-20. Male la parte finale del periodo, da 19-12 all’8°, parziale di 0-8 con l’attacco che ha stentato molto e con la difesa che ha “mollato” un po’ ma, diciamolo, merito anche di Bauermann che, togliendo le due torri Lampe e Gortat, ha tolto quasi il controllo difensivo agli Azzurri.
Secondo periodo, altro errore al tiro da tre di Diener, la Polonia invece non sbaglia, tripla ed è 19-23 ed il parziale s’allunga (0-11). Mancinelli da tre, 0/8 nelle due gare contro Belgio ed Israele, 22-23, meno male. Le triple a vuoto adesso condizionano il gioco, Gentile si sblocca, 24-25 al 13°. La difesa azzurra riprende però a muoversi benino, ancora errore di 24” per i polacchi e Diener va in entrata, 26-25. Karnoski fa male, 26-27 poi Gentile male da tre, Lampe è di nuovo in campo e va, 26-29 al 15°. Cusin ancora rimbalzo in attacco, è il terzo al momento mentre Diener, purtroppo, ancora a vuoto dalla lunga. Però la difesa funziona, Mancinelli anticipa Gortat, Gentile prende fallo da Gortat ma solo 1 su 2, 29-29 al 16°. Zona Italia, tripla di Szubarga…Aradori tiene a galla Azzurra, 31-32 dopo altra tripla di Diener fuori (incredibile..). Si corre perché si lotta in difesa, ancora Gentile in lunetta ed è 2/2, bene, 33-32. Lampe ai liberi, 33-34 al 18°, Gortat sale in cattedra, gioco da tre per lui anche se ha proprio spostato Melli…Che poi si rifà, 35-37, ancora Lampe, termina il tempo con Diener ancora in entrata, Subarga ai liberi ed è 37-41. Non male Azzurra ma ci vuole altro, specie in attacco perché se Diener spara da tre a vuoto il problema è ancora pesante da risolvere. La Polonia cerca sempre di punire da sotto, ovviamente, ma non sembra inaffondabile. Nota di merito per un Cusin concentrato ed efficace, finalmente.
Terzo periodo, Cinciarini in campo e Gortat supera agevolmente Cusin uno contro uno, proprio quello che si deve evitare, massimo vantaggio polacco, 37-43 e dopo anche Koszarek da tre, il solito inizio pessimo del terzo periodo? Belinelli 2/2 dalla lunetta e dopo Cusin stoppa Lampe, bravo! Ma Koszarek ancora da tre, +9 Polonia, Aradori sbaglia ancora, difficoltà. Dopo il grande avvio adesso la Polonia dilaga, Kelati da tre, 39-51 al 24°. Almeno Cusin rifila stoppate, magra consolazione ma non si può sempre subire in questo modo non appena la luce si spegne in attacco, in 4 minuti solo due liberi di Belinelli, gli avversari se ne vanno con una facilità estrema. Tempo per Pianigiani, si cerca di riordinare le idee ma anche Melli sbaglia da fuori ma il classico body language azzurro è negativo. Belinelli da tre, meno male, 42-51 ma poi è dalla lunetta che fa solo ½. L’Italia pressa ma Lampe punisce, 43-53, risponde Cusin al momento MVP della gara. Belinelli almeno si sbatte in difesa, recupera il possesso e liberi per Cinciarini. Adesso è Bauermann che chiede tempo, ha visto un atteggiamento non positivo dei suoi e cerca di frenare il tentativo di recupero azzurro. Le due torri polacche si siedono, 2/2 del Cincia, 47-53 al 27°, almeno un po’ di reazione, bene. Fallo in attacco per i rossi e sull’attacco successivo Melli sparacchia da tre ma si recupera il rimbalzo e Belinelli (ohhhh…), va ed ottiene anche il libero, 50-53, bravo! Gigli per Cusin, terzo fallo per l’MVP ma Karnoski punisce, 50-55. Cincia fa solo uno su due dai liberi, 51-55, peccato questi errori dai liberi. Ignierski tripla, troppo lento Gigli ad uscire sul blocco, 51-58. Belinelli recupera un altro possesso, però…C’è Gentile ma Datome dov’è? E Belinelli forza un assist a bassissima percentuale di realizzazione, contropiede polacco con Subarga ed è 51-59…Purtroppo questo è Belinelli, troppa esaltazione perché va bene? Arriva l’errore grossolano, sistematico ed Azzurra è di nuovo con l’acqua alla gola. Si chiude proprio con lui che inventa, letteralmente, la bomba del -6, 54-60: questo è Marco Belinelli da S. Giovanni in Persiceto, prendere o lasciare.
Ultimo periodo, dentro Diener, Cusin fa fallo ma si recupera il possesso by Gentile ed è antisportivo di Ignierski: 56-60 e sul possesso seguente Belinelli tenta un tiro quasi impossibile (…), vabbè. Diener inventa, 58-60 al 32°. Si recupera ancora palla e Gentile spara sul ferro ma Cusin è da applausi, una prova eccellente questa sera contro Gortat! Altra stoppata di Cusin a cancellare Ignierski, ancora, e sul ribaltamento Gentile subisce fallo in entrata, senza convinzione, sarebbe stato il canestro del vantaggio…Bauermann chiede tempo, la Polonia si è rilassata troppo ma l’Italia ha retto l’urto ed ora fa paura. Gentile però fa solo uno su due, 59-60. Gortat si carica la squadra sulle spalle, gioco da tre punti ed è 59-63 al 33°. Altra tripla di Diener fuori ben costruita, mannaggia…Gortat da fuori, bravissimo, 59-65 ma Belinelli da tre, 62-65, è ispirato stasera. Gentile flotta male ma ferma Gortat al tiro, ora le sfere vanno da lui (logicamente). Il centro polacco però fa solo uno su due, +4 per la Polonia. Mancinelli va, 64-66 ed ora si riprende a difendere bene, peccato un fallo di Diener a 3 secondi dai 24” per gli avversari, time-out per la Polonia e si vede dalla regia TV un Datome con il piede senza scarpa, con gamba allungata sulla sedia…Ci mancava solo questo con Bargnani che al 90% non sarà presente all’Europeo. Mancinelli sbaglia in entrata clamorosamente e dopo completa l’errore concedendo a Lampe un gioco da tre…Niente da fare, ‘sto ragazzo non ne vuole sapere di crescere mentalmente. Gentile attacca il ferro ed almeno si becca il fallo da Gortat, 66-69 al 37°, forza! Ma ci pensa Gortat, altro gioco da tre potenziale ma non va, solo due, e Mancinelli segna dopo un errore al tiro per poi commettere fallo su Lampe…Penelope non riuscirebbe a far meglio. Lampe fa uno su due, 68-72 e Cusin si guadagna due liberi ma fa solo uno su due, 69-72 al 38°. Poi una tipica azione da Belinelli, dopo un recupero maestoso di Cusin: rifiuta la tripla del pareggio per poi spararla da più lontano, per fortuna c’è fallo e son tre liberi ed è pareggio, 72-72, pazzesco! Poi Belinelli spende un fallo su Lampe, 2/2 ed è 72-74. Belinelli forza da tre (ed è un eufemismo “forza”, ma è sempre così con lui in azzurro, prendere o lasciare e purtroppo dobbiamo prendere), Cusin tape-out, Gentile no da tre e Cusin deve spendere il fallo su Koszarek ma l’ex-Caserta fa solo uno su due, 72-75 ad un minuto. Gentile subisce fallo, 74-75, 56” al termine. Lampe fa un gran canestro ma Diener prende un fallo da Subarga, 76-77. Niente falli, dai e Mancinelli fa fallo….E vabbè, allora ditelo….Koszarek fa 2/2, 76-79. Belinelli attacca il ferro, fallo e liberi ancora: errore del secondo e fallo su Lampe. Il centro del Barça fa solo il primo, poi viene fischiato fallo di Gortat su Melli sul rimbalzo, è il quinto per lui. Melli fa 2/2, 79-80 e Belinelli fa fallo su Kelati che fa 2/2. Serve una tripla e sia Gentile che Mancinelli sbagliano la tripla del pareggio, termina 79-82. Si è combattuto, si è lottato, al momento va bene così.
Italia-Polonia 79-82 (19-20, 37-41, 54-60)
Italia. Cavaliero ne, Mancinelli 7 (2/5, 1/4), Poeta ne, Melli* 4 (1/ 2, 0/2), Vitali ne, Cusin* 9 (4/5), Datome* 6 (1/1, 1/3), Diener 8 (3/3, 0/5), Gigli (0/1), Rosselli ne, Magro ne, Cinciarini* 5 (1/ 2, 0/1), Belinelli* 24 (2/2, 4/11), Gentile 12 (1/5, 0/3), Aradori 4 (2/4, 0/1). Allenatore Simone Pianigiani. Assistenti Luca Dalmonte, Mario Fioretti.
Polonia. Wisniewski, Chylinski ne, Lampe* 16 (5/8, 0/2), Szubarga 9 (2/2, 1/3), Zamojski 3 (1/ 3 da tre), Ponitka, Kulig ne, Waczynski* 2 (1/1, 0/1), Gortat 18 (7/8), Hrycaniuk ne, Koszarek 12 (3/3 da tre), Gielo ne, Ignerski 7 (1/3 da tre ), Kelati* 7 (0/1, 1/4), Karnowski 8 (4/4). Allenatore Dirk Bauermann.
* In quintetto
Arbitri: Delestree, Oved, Denis
Note: Fallo tecnico alla panchina italiana (9-5 al 4′). Fallo antisportivo a Ignerski (54-60 al 31′).
5 falli: Gortat (77-80 al 40′), Belinelli (79-80)
Tiri. T2: Ita 17/30, Pol 19/24; T3: Ita 6/30, Pol 7/19; TL: Ita 27/33, Pol 23/29. Rimbalzi: Ita 30 (Cusin 5), Pol 28 (Lampe e Gortat 5).
Assist: Ita 5 (Diener 2), Pol 13 (Szubarga )
Parziali: 5′ 11-12, 15′ 26-29, 25′ 42-51, 35′ 64-66.
Fabrizio Noto/FRED