
Verona al lavoro da ieri, www.scaligerabasket.it
Primo giorno di lavoro per la Tezenis Verona, ai nastri di partenza della stagione 2013-14 con rinnovate ambizioni. Dopo i mercati scoppiettanti delle scorse estati con risultati alterni, stavolta si punta meno sui grandi nomi e proclami e più su giocatori vogliosi di fare, crescere e lavorare assieme.
Intenzioni chiaramente espresse da Ramagli. “Se guardiamo i nomi sono altri i favoriti, ma spesso questi non si traducono in punti, rimbalzi, contropiedi, alla fine tutti i pezzi devono essere al loro posto. Abbiamo dovuto in parte rivoluzionare il roster, non è stata una scelta voluta ma imposta dal cambio di regolamento e da altre considerazioni. Dopo i tanti problemi di tipo medico dello scorso anno abbiamo posto più attenzione a queste situazioni. Taylor è un americano di grande esperienza europea, ha giocato in campionati diversi, Green ha avuto una stagione difficile per l’infortunio ma è elemento di valore e con voglia di riscatto. L’ultimo italiano a roster non sarà un elemento da NBA ma funzionale, non abbiamo fretta di prenderlo perché l’impalcatura di squadra c’è già. Carraretto? Non so nulla, non lo conosco…”
Assente Smith ma presenti sia Callahan che Taylor, con quest’ultimo apparso legittimamente un po’ frastornato dal viaggio e dal jet-lag, unici confermati rispetto allo scorso anno Boscagin e Da Ros. Il primo fresco di rinnovo di contratto al ritorno da un lungo viaggio dall’altra parte del mondo e perfettamente calato nel ruolo di leader e capitano della squadra, il secondo in gran forma da subito dopo un’estate di lavoro e pronto ad un ulteriore salto di qualità.
Voglia che si legge anche nelle parole del capitano: “Penso sia naturale avere un po’ di pressione, è il momento di sentirla sempre addosso ed usarla come spinta per fare sempre di più. Le valutazioni sulla carta spesso sono sbagliate, qui c’è volontà di fare bene, adesso ci alleneremo assieme e vedremo il nostro valore.” A fargli compagnia un altro veronese a roster, Luca Gandini al secondo ritorno in maglia gialloblù. Molta la soddisfazione da lui espressa, “sono qui per dare più che posso. Vedo che qui si è puntato su di me, a 28 anni ho voglia di costruire qualcosa di importante”.