
La foto di squadra al Media Day di Roma (gentile concessione Ciamillo&Castoria)
Ad Atene per l’Acropolis con il bicchiere mezzo pieno, indiscutibilmente. Le due amichevoli in terra slovena, la prima vittoriosa contro il Montenegro e la seconda con sconfitta contro i lanciatissimi padroni di casa, hanno fatto tornare il sorriso in Casa Italia.
Intendiamoci, buone prestazioni sì ma non così esaltanti da non dormirci la notte dalla gioia: si son visti dei miglioramenti decisi rispetto alla semi-disastrosa trasferta in terra belga ma c’è ancora molto da fare. Poi si sa, perdere ancora ci può stare, questa squadra non è una corazzata invincibile ma se l’atteggiamento è e sarà quello visto ieri sera, nella sconfitta contro i favoriti sloveni padroni di casa, allora la partecipazione agli Europei sarà sempre “complicata” ma sarà da squadra volitiva, vogliosa di far bene e di lasciare un segno nella competizione.
Lasciamo per un attimo il lato tecnico-tattico, anche nella sfida di ieri sera a Capodistria i limiti degli azzurri son parsi nitidi ma si è vista palpabile il desiderio di superarli con la dedizione e la voglia di darci dentro, specie in attacco dove si è cercato di forzare un pò meno del solito (vero Belinelli?), e dove finalmente si è tirato da tre con una percentuale decente (33%, sempre meglio delle inadeguate percentuali esibite ad Anversa). La concentrazione, quella purtroppo ancora manca per 40′ e la prova è stata il parzialone dei verdi padroni di casa che hanno ribaltato il risultato irreparabilmente con un 6/6 dalla lunga che avrebbe stroncato qualsiasi squadra avversaria. Troppe pause mentali dunque nel match, letale per chi ha un tasso di talento minore in campo, un dazio non pagato contro un Montenegro molto superbo e poco disposto a difendere come si dovrebbe.
Ma se Pianigiani è risultato soddisfatto a fine gara, al termine di una gara spigolosa e vera, è doveroso dargliene atto, lui vede e sente i ragazzi ogni giorno e non credo sia mai stato un venditore di fumo al punto tale che la sua dichiarazione del post-Polonia in Belgio (“..Questi siamo e dobbiamo rendercene conto!”), poteva essere interpretata come la solita presa di posizione a pararsi le spalle dal pessimo torneo disputato nelle Fiandre. Invece è stata una sveglia, sonora e forte, a chi ancora credeva e sperava nel ritorno del Mago per poter migliorare le deficitarie percentuali al tiro ed a chi pensa o pensava che qualcun’altro avrebbe funto da salvatore della Patria cestistica. E qualche segnale s’è visto, specie contro il Montenegro e ripetuto contro la Slovenia, quello che insomma il coach attendeva e sperando nel pieno recupero dei tanti acciaccati (Datome in testa), per aumentare il tasso di competizione.
Per questo motivo il Torneo dell’Acropolis sarà determinante per proseguire in questo livello di crescita mentale, d’approccio ad Euro 2013 con lo spirito giusto: umiltà, dedizione, gioco di squadra in attacco senza forzare e difesa forte, strenua, dove si è visto che si può pareggiare ad esempio nel computo dei rimbalzi contro i colossi sloveni quando si è decisamente più bassi di loro (30 a 30).
Il debutto al Torneo dell’Acropoli sarà Martedì sera contro la Lituania, poi sarà il turno della Bosnia la sera successiva, infine l’antipasto dell’attesa sfida del girone eliminatorio in Slovenia contro i padroni di casa che, presumibilmente, dirà molto di più a 6 giorni dal debutto contro la Russia che intanto ha dovuto rinunciare ieri anche a Vorontsevich, della serie “La sfortuna non è solo amica degli altri”.
Fabrizio Noto/FRED
4 Comments
RonRon
Purtroppo questa squadra non andrà da nessuna parte, il destino è già stato segnato nel momento dell’infortunio del Gallo, le rinunce successive degli altri NBAers faranno il resto. E forse non è un male visti i risultati ottenuti la scorsa estate senza quei pagliacci di Belinelli e Bargnani
FRED
In teoria è una squadra monca ma su Belinelli e Bargnani non sono d’accordo, se giocano in NBA sono giocatori di livello. Attenzione, se questa squadra tira fuori l’orgoglio può stupire, il podio è però un sogno
RonRon
Di livello è un discorso (e concordo con te) con a cuore le sorti della Nazionale un altro, vedi Belinelli che la scorsa estate ha anteposto i suoi interessi personali, ovvero la ricerca di un contratto, alla maglia azzurra. Comunque ieri altra figuraccia, e avanti così!
FRED
Questa Nazionale sembra essere demotivata, sono poco fiducioso ma nello sport i miracoli esistono.