Gruppo A
GERMANIA – UCRAINA 83-88
Terzo successo in altrettante gare per la truppa di Mike Fratello, che forse non avrà grandi campioni ma ha un gioco spumeggiante e a tratti ben incisivo in difesa. Scarti non eccessivi ma sufficienti a garantire il passaggio del turno. Sono i punti da palle perse e in transizione primaria a fare la differenza, oltre ai 25 punti di Gladyr e ai 19, con 5 rimbalzi e 6 assist di Jeter. La Germania, guidata da Schaffartzik (22 punti per lui) dopo un iniziale vantaggio anche di 9 punti, subisce la rimonta firmata Kvastov e Zaytsev e si ritrova impelagata in un match punto a punto. I canestri Natyazhko e la mano calda di Gladyr a metà del secondo periodo spaccano la partita a favore degli ex sovietici, che arrivano al +9 a metà gara. Le triple di Benzing e Gunther riportavano i tedeschi più vicini, ma con egual moneta prima Natyazhko e poi il solito Gladyr ricacciavano ogni tentativo di rimonta. Il cuore di Scahffartzik, bravo a guidare i suoi con punti, falli subiti e tanta legna, riuscivano a portare i teutonici fino al 67-68 su cui la gara potrebbe cambiare, anche perchè se è vero che Gladyr piazza subito la bomba, Zwiener e Giffey fanno altrettanto per il sorpasso a 3’26”. E’ un 6-0 firmato Gladyr e Zabrichenko a chiudere le ostilità. Germania ancora sconfitta, sempre con qualche dettaglio che fa la differenza.
BELGIO – GRAN BRETAGNA 76-71
Altra vittoria per il Belgio, che si sbarazza dell’ostacolo britannico e può ancora dire la sua per la qualificazione. A decidere una gara mai decisa fino in fondo sono Massot (scorer a quota 15) e il veterano Moors, che si distinguono nel finale. Per gli inglesi non basta un Clark da 19 e 9 rimbalzi, ci sono inoltre troppi liberi sbagliati. Un avvio sprint di Mukumbu porta i belgi avanti nel punteggio, ma Hesson e Clark evitano la doppia cifra con belle soluzioni esterne. Hervelle continua a mettere punti importanti per i suoi ma alla prima sirena è solo +4. Si segna molto meno nel secondo quarto e su questi ritmi bassi Achara e compagni si trovano a proprio agio, trovando il pareggio al 18′ con Lawrence, che apre un parziale di 7-0 in cui Johnson e Clark puniscono Beghin e compagni, troppo pigri in difesa. E’ 33-38 alla pausa lunga. La musica cambia nella difesa, con Massot, Moors e Mukubu ad alzare le percentuali. La gara rimane bloccata sulla parità, che viene scritta da Van Rossom all’ultima sirena. La gara si decide negli ultimi 5′ di gioco, con Moors che non sbaglia più niente firmando 6 punti essenziali e il solo Hessom che prova a rispondere per i suoi. Finisce così con i belgi che si giocheranno le proprie chances per il passaggio del turno.
FRANCIA – ISRAELE 82-63
Passeggia sul velluto la Francia, che batte con agilità un Israele davvero irriconoscibile, che oggi sembra ritrovare Casspi ed Eliyahu, ma che non possono da soli sopperire ai deficit di questa squadra. Parker firma 12 punti e 7 assist, Ajinca 13 con 6 rimbalzi, Petro 10 punti. Partita di puro garbage time con rotazione amplissima per i galletti. Solo nel primo quarto c’è partita con Halperin che con le triple prova a tenere i suoi in scia, ma De Colo taglia la difesa come il burro e firma il +6. E’ nel secondo quarto che il solco viene scavato e da chi se non Tony Parker, che inventa pallacanestro e diviene immarcabile. Nella ripresa ci pensano Boris Diaw e Batum a chiudere la pratica regalando ai tifosi 20′ di puro garbage time. Francia che vince per il secondo giorno in scioltezza ma che, dopo lo scivolone del primo giorno non può avere un riscontro attendibile della sua forza date le avversarie davvero di basso profilo affrontate negli ultimi due giorni.
Classifica: Ucraina 6, Francia 4, Belgio 4, Gran Bretagna 2, Germania 2, Israele 0.
Gruppo B
MONTENEGRO – BOSNIA HERZEGOVINA 70-76
Importante vittoria della nazionale bosniaca, che si sblocca e batte nell’ennesimo derby di questo europeo balcanico il Montenegro, in calo dopo la bella vittoria all’esordio. Servono alla causa 18 punti e 11 rimbalzi di Teletovic (ma con brutte percentuali), 17 punti, 6 rimbalzi e 4 assist di Gordic, forse il migliore dei suoi, nonchè 13 decisivi punti di Djedovic. Non basta il cuore di Sehovic (14 rimbalzi), nè i 16 punti di Dubljievic. Oggi il Montenegro è tradito da Rice, troppo discontinuo al tiro. Primo quarto equilibrato, con Sehovic che sulla sirena regala ai suoi 4 punti di vantaggio. La Bosnia esce fuori con calma nel secondo periodo, illuminata da Gordic, scossa da Teletovic e con un positivo Stipanovic. I liberi di Rice e Bjelica fanno di nuovo andare i montenegrini fino al +6, ma Sutalo con le sue triple riemette la partita in totale equilibrio. Dopo il 37-34 dei primi 20′, la ripresa vede Dubljievic sparare dal parcheggio una delle bombe di serata che fanno volare la sua squadra, poi anche dalla media e dalla lunetta per il +12, con Ivanovic che scrive +10 all’ultimo stop and go. Il finale è tutto però della Bosnia con triple che arrivano a grappolo da ogni dove: Gordic, Teletovic, Sutalo, al 35′ siamo di nuovo punto a punto e sono solo i rimbalzi offensivi di Sekulic a tenere in piedi i rossi. Il sorpasso è firmato Kikanovic e solo Sehovic riesce con una tripla a chiudere la fuga bosniaca. Ma c’è solo il tempo per il fallo sistematico, con Djedovic che non sbaglia e regala alla sua squadra il primo successo in terra slovena.
LETTONIA – LITUANIA 59-67
Bella prova di forza della Lituania, che guidata dal duo sotto i tabelloni Valanciunas – Motiejunas (20 punti e 16 rimbalzi in 2) riesce a domare la positiva Lettonia, oggi tradita da basse percentuali. Valanciunas apre gli spazi in vernice e segna tanto nel primo quarto, Maciulis e Delininkaitis colpiscono dalla lunga distanza ed il vantaggio 17-22 alla prima sirena è già un buon inizio. Motiejunas e ancora Maciulis (9 punti con 3 tiri e 100%) estendono il vantaggio fino al +10, ma Blums (11) risponde da par suo e riesce a tenere a galla i suoi. E’ soprattutto Kleiza a formare quel break di 8 punti che i lituani si portano in dote all’intervallo. Janicenoks e Strelnieks riportano la parità sul tabellone al 26′ ma 5 punti di D.Lavrinovic e due in chiusura di Delininkatis ridanno ossigeno ai verdi baltici. L’ultimo quarto è di pura amministrazione, con Kalnietis e Lavrinovic bravi a colpire nel momento del bisogno. Alla Lituania il derby baltico, ma la qualificazione in un girone così equilibrato, è davvero impresa ancor lontana.
MACEDONIA – SERBIA 89-75
Potremmo sintetizzarla così. Bo McCalebb 27 punti in 33 minuti, 8 falli subiti, 11 liberi a referto e leadership come pochi in questa squadra. Non ci sarebbe gusto a dire cose ovvie. Serbia annichilita per 30′ che solo nel finale, guidata da Andjusic (19) prova ad uscire dal suo guscio quando i buoi sono già fuori dalla stalla. Altra conferma che in questo europeo e specie in questo gruppo B di certezze ce ne sono ben poche. Pronti via e Stojanoski e Antic fanno capire che i macedoni oggi hanno qualcosa in più. Bjelica si prova a caricare la squadra sulle spalle, ma Gechevski prima e un coraggioso McCalebb poi, bravo ad andare sempre in lunetta in questa fase, allargano il gap. Andjusic segna il 20-15 al 9′ che sembra lasciar presagire qualcosa di buono per i serbi, ma in quel minuto finale, due triple di Ilieski provocano un break di 9-0 che di fatto chiude già la gara sul +12. La Macedonia colpisce dai 6,75 con Ilieski ancora e poi con Antic, McCalebb fa il resto e siamo +16 all’intervallo. La pausa non scuote i serbi che si aggrappano a Bjelica per provare a risalire la china ma invano. La tripla di McCalebb e un pregevole jump di Stojanoski tengono a debita distanza ogni possibile rimonta. Samardzinski e Antic acuiscono la ferita, col 70-45 al 30′ che regala garbage time. Inutili le triple di Andjusic e Markovic, il vantaggio resta sempre enorme e la Serbia subisce la prima sconfitta, sanguinosa anche perchè la Macedonia può ancora dire la sua in fase di qualificazione.
Classifica: Lituania 4, Lettonia 4, Serbia 4, Macedonia 2, Montenegro 2, Bosnia 2.
Domenico Landolfo