PESARO – Saranno Barcellona e Granarolo Bologna a disputare domani la finale dell’ Euro Hoop Series 2013. Se i catalani hanno battuto a fatica i padroni di casa della Vuelle Pesaro, gli uomini di Bechi sono stati la grande sorpresa di giornata, battendo in rimonta il CSKA dopo essere stati sotto di 19 e con un buzzer beater di un grande Matt Walsh.
Davanti a poco pubblico è andata in scena prima la sfida tra i padroni di casa della Vuelle e gli uomini di Xavi Pascual, con parecchie assenze (Lorbek, Nachbar, Navarro, Papanikolau, Tomic) buone però per dare minuti di campo ai giovani molto promettenti Abrines, Todorovic e Hezonja. Pesaro, dal canto suo, non si è fatta impressionare dal blasone dell’avversario e ha lottato colpo su colpo, arrivando a tirare per ben due volte per la vittoria sulla sirena del quarto periodo. Gli spagnoli hanno mantenuto il vantaggio per buona parte del match, ma sempre di poche lunghezze e con gli uomini di Dell’Agnello che hanno messo il naso avanti in più di un’occasione, anche grazie a un collettivo che ha trovato diversi protagonisti in diversi momenti della partita. Da Elston Turner (15 punti) con le sue triple, al primo tempo molto positivo del lungo Marc Trasolini, passando per una gara molto solida di Alessandro Amici (10 punti) e di Bernardo Musso e sprazzi di Pecile e Hervè Tourè. Insomma, tante buone indicazioni per i marchigiani. I catalani, come detto, viste le molte assenza hanno allargato le rotazioni ai più giovani che, però, non si sono certo fatti trovare impreparati. Todorovic è stato rebus irrisolvibile per la difesa avversaria (15 alla fine per lui) e Abrines ha messo in mostra tutto il talento che lo ha portato alla chiamata all’ultimo draft NBA. Ma la differenza è venuta sotto canestro, dove Joey Dorsey ha fatto letteralmente il vuoto (21), conquistando palloni a ripetizione e mettendo in croce Anosike, Trasolini e chiunque gli si fosse parato di fronte. Pesaro ha anche accarezzato la vittoria quando a 3 minuti dalla fine ha toccato il +4, ma lì è arrivato puntuale il time out di Pascual, servito alla squadra per trovare il break giusto e rimettersi avanti nella volata finale. Una tripla di Bernardo Musso, però, ha rimesso tutto in gioco, riportando i padroni di casa a una sola lunghezza di scarto con 30″ da giocare. Sul possesso successivo schiacciata sbagliata di Dorsey in traffico, rimbalzo Vuelle e, sul ribaltamento, errore da tre prima di Musso e poi due volte di Trasolini in tap in. Finale 87-86 blaugrana. Peccato, ma comunque molto bene i ragazzi di Dell’Agnello.
Sorpresa, invece, nel secondo match della serata, dove la Virtus Bologna coglie un incredibile successo per 76-74 contro il CSKA Mosca, lui pure con assenti di lusso (Teodosic, Khryapa e coach Ettore Messina, a Lubiana per gli Europei). Gli uomini di Bechi partono malissimo e finiscono sotto anche di 19 (29-48), ma poi, poco per volta, rimontano tutto lo svantaggio e, sulle spalle di un Walsh da 14 punti nell’ultima frazione, vanno a vincere proprio sulla sirena con un canestro dell’ex Florida University. Partita, come detto, dai due volti. Pronti-via ed è subito fuga Mosca, con Sonny Weems che fa quel che vuole contro una difesa felsinea, obiettivamente, troppo passiva. Ware parte bene per i bianconeri, ma si spegne subito, Hardy e Motum faticano e King non è esattamente un’ancora di salvezza offensiva. Il vantaggio dei russi all’intervallo è di 16 lunghezze con anche un buon Fridzon. Bechi tiene i suoi a lungo in spogliatoio, King in particolare (con il quale rientrerà a terzo quarto già iniziato) e ottiene qualche risultato. La difesa comincia a essere decorosa e, anche se l’attacco non sempre è fluido, Bologna ora sta in partita. Al contrario Mosca inizia a perdere colpi lentamente. Pargo e Jackson non sono in partita, così come Kaun, mentre Weems non prosegue il buon primo tempo. Alla fine del 3° quarto sono 10 le lunghezze di ritardo ed è il momento per Walsh di accendersi, non prima, però, di un tecnico comminato alla panchina russa, che spinge ulteriormente la rimonta bolognese. L’esterno di Bechi, fino a quel momento parecchio in ombra, prende letteralmente in mano la partita e trascina i compagni a un quarto da 28 punti, 4/4 da 3 e 10/10 ai liberi. E anche grazie ai liberi si decide la partita, con lo staff tecnico bianconero che ordina l’hack-a-Kaun su un possesso a un minuto dalla fine e Bologna sotto 74-72. Il lungo dei moscoviti fa 0/2 e sul rimbalzo è Motum (molto positivo, 16 punti e 3/5 da 3) a subire fallo e a pareggiare dalla linea della carità. Palla persa CSKA con Jackson e palla in mano alla Virtus con 10″. Ci pensa Walsh (21 alla fine, 5 rimbalzi, 10 falli subiti, 35 di valutazione): palleggio, arresto, tiro e ferro che si beve (con un pizzico di fortuna) il tiro.
Domani sarà sfida al Barcellona alle 20.30, mentre alle 18.30 andrà in scena Pesaro-CSKA.
Nicolò Fiumi