Dopo l’Atlantic Division è giunta l’ora di presentare la seconda delle nostre preview, sempre per quanto riguarda la Eastern Conference: la Central Division. Qui il discorso si complica, le possibili outsider dei grandi team potrebbero nascondersi proprio in questa Division. L’eccellente prestazione nella scorsa stagione degli Indiana Pacers la colloca come favorita del gruppo, ma come vero e proprio fattore x ci sono i Chicago Bulls: riuscirà Derrick Rose a portare la franchigia dei tori all’anello Nba? Lo scopriremo assieme di settimana in settimana qui su All-Around.
Analizziamo una per una le cinque squadre che la compongono e le loro aspettative stagionali.
CHICAGO BULLS: Dopo più di un anno dal suo infortunio sta per tornare in campo Derrick Rose, con molte incognite: il ginocchio reggerà? Sarà tornato quello di prima? Lo staff medico ha assicurato che il giocatore è pronto a tornare in campo già dalla Pre-season, i più scettici dicono che non lo si vedrà in campo per tutte le 82 partite di stagione regolare. Le cessioni di Marco Belinelli e di Nate Robinson indeboliscono ulteriormente un reparto piccoli scarso di alternative. Tom Thibodeau è una garanzia, l’anno scorso senza Rose e con Luol Deng fuori per i Playoffs è riuscito a centellinare ogni energia in un roster che pare, dati alla mano, un pò troppo corto di alternative. Le alte scelte al draft non hanno permesso alla città del vento di potenziare il roster (Tony Snell e Erick Murphy, buoni giocatori, ma non ai livelli di Noel, Oladipo o Bennett per intenderci). Con i Playoffs alla portata, questa squadra può dire la sua, Miami avvisata.
RECORD: 55-27
CLEVELAND CAVALIERS: Squadra giovanissima, il possibile quintetto titolare prevede: Irving (21 anni), Waiters (21 anni), Bennett (20 anni), Thompson (22 anni), Bynum (25 anni). Futuribilità alle stelle. La prima scelta del draft 2013 a sorpresa Anthony Bennett, dovrà dimostrare di meritare quel ambito traguardo (momentaneamente è infortunato). Bynum è fermo da una stagione intera causa infortunio al ginocchio in maglia 76ers; la dirigenza, si è mossa molto bene nel mercato, offrendogli un contratto di 12.5 milioni di dollari, dei quali solo la metà saranno garantiti se dimostrerà di essere tornato quello dei due anelli in maglia Lakers. Se Waiters regge le sue medie da rookie e Kyrie “Uncle Drew” Irving riuscirà a trascinare la squadra, i playoffs potrebbero essere alla portata; Varejao da sesto uomo è un ottima alternativa a Tristan Thompson.Lo scorso record di 24 vinte e 58 perse sembra solo un lontano miraggio. I tifosi di Cleveland possono finalmente essere soddisfatti della propria squadra.
RECORD: 41-41
DETROIT PISTONS: Sembra lontanissimo il 2004, l’anno dell’ultimo anello della franchigia Motor City. Dopo anni di buio atroce finalmente la luce: non per quanto riguarda i soldi (la città sta vivendo una crisi monetaria di livelli giganteschi) ma per quanto riguarda i movimenti di mercato: Tornato Billups, preso Jennings e Josh Smith dal mercato dei free-agent, la squadra sembra promettere bene, se non fosse per un alchimia di squadra tutta da constatare: Greg Monroe, la stella del gruppo, spesso prende scelte affrettate e non ragiona da All-Star. Gli scout hanno adocchiato il nostro connazionale Luigi Datome, prendendolo subito con un ruolo da gregario; Andre Drummond, talento tanto cristallino quanto acerbo, dovrà allenarsi molto per diventare un pericolo anche fuori dal pitturato, per aprire le difese avversarie. Nel complesso, Maurice Cheeks avrà da lavorarci molto per entrare nei playoffs (cosa che non accade dalla stagione 2008-2009, eliminazione al primo turno contro i Cleveland Cavaliers).
RECORD: 36-46
INDIANA PACERS: Non sono più la sorpresa dell’anno scorso, bensì una realtà. L’arrivo di Luis Scola li ha ulteriormente rinforzati e sembrano una compagine da titolo, o per lo meno in grado di impensierire i Miami Heat. Frank Vogel, l’artefice della strepitosa stagione scorsa culminata con la sconfitta in finale di Conference contro Miami non si da per vinto, e vuole sicuramente migliorare: Per farlo, ha mandato Roy Hibbert ad allenarsi con Hakeem Olajuwon,celebre per allenare centri come Bynum, Howard e ha in casa un uomo dal talento mai in discussione: Paul George. Vuole diventare un All-Star di primissima fascia, non si accontenta del suo attuale ruolo. E’ lui la star indiscussa del team. L’anello non è mai arrivato per la franchigia dell’ Indiana, dove i ragazzini della zona mangiano pane e basket. Può essere l’anno giusto se Vogel avrà in ogni partita tutti i suoi Top player. Sarà una stagione più dura per loro, come recita il detto: “Confermarsi è più difficile che affermarsi”.
RECORD: 59-23
MILWAUKEE BUCKS: Il GM Josh Hammond ha smantellato la squadra, prima cedendo Ellis e Jennings, poi licenziando Scott Skiles e prendendo come coach l’ex di Atlanta Larry Drew. Tra le cinque analizzate è la più debole e avrà un ruolo marginale all’interno della conference: la squadra, così composta, sembra avere seri buchi sia all’interno del pitturato, con l’incostante Ersan Ilyasova a muoversi da 4 e Larry Sanders da centro, sia fuori con i nuovi innesti O.J. Mayo e Gary Neal a coprire i buchi lasciati da Monta Ellis e Brandon Jennings. Difficile bissare i Playoff delle scorso anno, quando sono riusciti ad agguantare un ottavo posto in extremis. Il draft ha portato un’altro europeo in squadra, si tratta di Giannis Antetokounmpo, classe 1994. Una scelta senza dubbio futura, come il mercato dei Bucks, che proveranno certamente a strappare qualche Superstar nella prossima estate, quella dei grandi Free-Agent.
RECORD: 20-62