L’immagine del fallimento in terra di Slovenia è ancora davanti agli occhi di tutti, ma per il basket greco è tempo di ripartire o almeno di inventarsi qualche cosa per tentare di uscire dallo stato di depressione provocato da due anni di umiliazioni. Con una nazionale bastonata prima dalla Nigeria in sede preolimpica e poi defenestrata subito senza troppi complimenti dal recente Eurobasket.
Giorgos Vasilakopoulos, presidente factotum della Federazione ellenica, può essere tranquillamente ritenuto uno dei protagonisti principali dei fiaschi appena ricordati.
Ha sempre deciso in totale autonomia il da farsi, ritenendosi sempre l’ unico in grado di prendere le decisoni migliori, in primis quelle di affidare la panchina prima a Zouros e poi a Trinchieri.
Scelte che non hanno fatto impazzire di sicuro l’opinione pubblica, da sempre dedita a perorare la causa di Fotis Katzikaris, che già nel 2009 si era visto sfilare da sotto gli occhi all’ultimo minuto la panchina della nazionale da Kazlauskas. Katzikaris si legò al dito questo sgarbo fattogli dalla federazione e trovatosi appiedato non potè fare altro che accettare a pochi giorni dall’inizio del campionato la panchina dell‘Aris di Salonicco che, in un momento di solita follia, nel frattempo aveva cacciato il nostro Mazzon. Il tutto si risolse in una figuraccia annunciata con una squadra messa su in fretta e furia e la fuga sbattendo la porta verso Bilbao con l’intenzione di stare il più lontano possibile dal basket greco per un po’, anzi per un bel pò.
Il resto è storia dei nostri giorni con Trinchieri (soprattutto per motivi di budget), questa volta lui a soffiare la guida della omada ellenica al povero Fotis, riciclatosi a sua volta come ct della nazionale russa salvo fare dietrofront a pochi giorni dall’inizio dell’Europeo, dopo aver saputo delle rinunce di Kirilenko, Khryapa e degli altri big ed evitando quindi una figuraccia annunciata che lo avrebbe screditato pesantemente.
Fatta questa premessa, sarebbe adesso carino magari capire cosa accadrà o meglio cosa questo kyrio Vasilakopoulos deciderà di fare.
Via Trinchieri e dentro Katsikaris?
Ancora Trinchieri e terza beffa in quattro anni per Katsikaris?
Molto dipenderà dall’eventuale wild card per il Mondiale della prossima estate in Spagna che la Grecia potrebbe ricevere dalla Fiba.
Questa wild card infatti costringerebbe la federazione ad un enorme esborso economico per ottenerla e visto che ad Atene non navigano nell’oro, potrebbe essere conveniente la riconferma, anche per il secondo anno, del contratto tutt’altro che oneroso (visto che è partime), con Trinchieri.
In caso contrario, quindi senza appuntamenti per il 2014, non avrebbe alcun senso proseguire con l’ex canturino ma sarebbe più logico programmare il futuro a lunga scadenza con il nome nuovo (e quello di Katsikaris stavolta potrebbe essere finalmente quello buono).
La situazione è in una fase di stallo, l’unico vero interesse della Federazione in questo momento è rivolto alla benedetta wild card che permetterebbe al basket greco di respirare un pochino dopo il collasso sloveno.
La sera della sconfitta contro la Croazia, Trinchieri incontrò casualmente in un ristorante di Lubjana alcuni dirigenti della Federazione greca, che tra una portata e l’ altra probabilmente stavano parlando del futuro dell’allenatore.
Da quel giorno, da quella sera non ci sono stati ulteriori contatti tra le parti ma presto qualcuno dovrà per forza fare la prima mossa.
Alessio Teresi