Roma, 2 ottobre 2013 – Ad undici giorni dal via al campionato, Roma e Caserta si son ritrovate questa sera al Pala Tiziano per uno scrimmage a porte chiuse, un galoppo a briglie sciolte per capire a che punto potevano trovarsi due squadre che dovrebbero avere obiettivi diversi nella prossima stagione.
La Virtus Roma l’ha giocata senza badare molto al punteggio ma anche con un discreto livello di acido lattico nelle gambe (due ore e mezzo di pura atletica…), mentre Lele Molin ha dato licenza d’uccidere ai suoi, apparsi tonici e reattivi in maniera sorprendente. Ad onor del vero, il lavoro mattutino sconsigliava l’utilizzo di Goss e Baron oltre all’assenza di Mbawke alle prese con un visto birichino in America, perciò la Virtus Roma giocava in assoluta scioltezza l’inizio del match come del resto Caserta ma prestando attenzione ovviamente ai movimenti in fase di possesso, alle distanze tra i reparti, a perfezionare i tempi in uscita dai blocchi (sì, la notizia è che quest’anno la Virtus Roma appare molto attento a questo fondamentale tecnico), e ad oliare, in fase di non possesso, i cambi sull’uomo battuto ed il comunissimo tagliafuori, questo “sconosciuto”. Ma non sono mancate le proverbiali “incazzature” di Dalmonte con chewingum d’ordinanza su qualche svarione di troppo spalle a canestro (Eziukwu…?), mentre dall’altro lato del campo Lele Molin ha insisito molto sui giochi in avvicinamento a canestro considerando l’atletismo dei suoi Moore, Roberts e l’ex-canturino Jeff Brooks. Primo quarto quindi in velocità su ambo i lati con Roma che partiva con Taylor, D’Ercole, Hosley, Jones ed Eziukwu, Caserta con un Hannah sonnecchiante e poco incisivo mentre The Other Vitali attento a sfruttare lo spazio offertogli dai giochi disegnati per un tiratore dal perimetro.
E sull’onda lunga di questa capacità, frizzante quasi, dei neri casertani di trovare con frequenza un tiro aperto, in evidenza Tomassini. L’ex Forlì riusciva ad emergere anche perchè di base Roma soffriva adesso parecchio senza possesso: poca aggressività, poca incisività, poca concentrazione per buona parte del secondo quarto, i carichi di lavoro giornalieri iniziavano a farsi sentire, con la Pasta Reggia a bucherellare con costanza l’area avversaria ed a cogliere anche il tempo per qualche zone-press dopo canestro. I decibel aumentavano da parte di Dalmonte nei time-out chiamati, consigli elargiti a piene mani a Moraschini e ad un JT forse appensantito dall’acido lattico. Spazio anche per Tonolli ed ovviamente Righetti ma senza poi brillare particolarmente, come del resto un Michelori tosto come sempre ma un po’ pasticcione.
Inizio terzo periodo e mentre Hannah continuava di fatto a litigare con le scelte da effettuare ed un po’ anche con il palleggio, Taylor si destava mettendo molta pressione allo stesso play nativo di Chicago. Ma proprio quest’ultimo innescava un Brooks micidiale che affondava a due mani nel canestro romano un suo assist volante, l’azione più bella del periodo. Roma in apnea realizzativa, Caserta che invece perdeva pochi colpi, anche dopo che Dalmonte ordinava una match-up classica, per spezzare un po’ il ritmo degli avversari, ripagato con egual moneta dal dirimpettaio Molin.
Terminava con un quarto periodo nel quale l’ACEA riusciva ad alzare le percentuali realizzative ma restava l’immagine di una Caserta più viva che mai per la soddisfazione di un Lele Molin convinto di avere tra le mani un bel giocattolo quest’anno, dove Roberts, Brooks e Moore sembrano stare insieme da tempo e non da un mese appena, per la gioia degli appassionati casertani. Sponda Virtus, un Taylor più ordinato ed il solito Hosley attento a cogliere qualche canestro apparantemente facile ed un Eziukwu ripreso più volte per dei movimenti spesso poco armoniosi in fase di possesso, letale un entrata di Taylor quasi “placcata” dal ragazzone ex serie B greca.
Roma contro Venezia tra due giorni proprio per smaltire il lavoro duro di ieri ed oggi e per riavere al più presto tutto il roster a disposizione e, chi lo sa, forse qualche altro tassello in squadra.
Fabrizio Noto/FRED
2 Comments
Davide
Fred, ma e’ vera sta cosa che per aspettare Jones (che probabilmente sto passaporto non lo avra) vogliono prendere Mike Hall? Un ex- giocatore di basket, e pure pippa? Ma siamo scemi???
FRED
Non mi risulta, non dare retta a tutto quanto viene pubblicato, è un modo solo per attirare contatti.