In questi giorni, il mondo del basket femminile è animato da una polemica riguardante la nuova divisa da gioco proposta dalla società del “Lussana Basket Femminile”, che giocherà il Campionato di A3.
La divisa è composta da canottiera aderente, leggins e – sopra i leggins – un gonnellino.
Tale abbigliamento non è solo scomodo per la pratica sportiva del basket, ma anche vietato dalla normativa federale.
Inoltre, alcune giocatrici del “Lussana Basket Femminile” si sono pronunciate apertamente contro la divisa, per la sua poca praticità.
La GIBA ritiene di dover prendere posizione in merito alla questione, per sottolineare come non sarà certo una divisa – non regolamentare e scomoda – a ridare forza al movimento cestistico femminile, che ha comunque bisogno di nuove idee ed entusiasmo.
In un momento storicamente delicato, in cui c’è bisogno di una sempre maggiore sensibilità verso il ruolo della donna nella società, proteggendo la figura femminile dai continui attacchi – morali e fisici – provenienti dal più becero machismo spacciato per “cultura”, la GIBA invita tutti a rispettare il movimento cestistico femminile, partendo dai settori giovanili.
Alle persone che hanno avuto l’idea della divisa da gioco, la GIBA rivolge un sincero e sportivo invito a canalizzare i loro sforzi e le loro capacità di comunicazione – evidenti, stante l’eco avuta dall’iniziativa – verso proposte finalizzate ad una reale valorizzazione del basket femminile, per fornire una concreta spinta positiva ad un movimento che ha bisogno di tornare a crescere.
Il basket femminile ha bisogno di nuove idee, non di nuove divise. La GIBA invita tutte le componenti del movimento a lavorare insieme, con idee innovative che rispettino le donne e coinvolgano gli sportivi.
da www.giba.it