Roma, 19 ottobre 2013 – Una sfida importante per entrambe le contendenti quella che si giocherà sul neutro di Bologna tra ACEA Virtus Roma ed ENEL Brindisi a causa della squalifica del Pala Tiziano, per le intemperanze del pubblico di casa viste in Gara 5 della Finale scudetto. Brindisi è partita non bene ma benissimo castigando Milano, stroncandola con le armi che potenzialmente dovevano essere tipiche delle scarpette rosse mentre Roma, dopo la buona vittoria di Porto San Giorgio contro la Sutor, è inciampata mercoledì in Eurocup destando più dubbi e perplessità, sottomessa dal BMC Dunkerque per quasi tutta la gara mostrandosi di fatto ancora un cantiere aperto nonostante i due mesi di preparazione alle spalle.
ACEA Virtus Roma
Un cantiere aperto questa Virtus, dove ancora si fa fatica a capire quale identità possa avere questa squadra nella stagione appena cominciata. Le individualità ci sono, non c’è dubbio, ma bisogna insegnare bene loro come agire di squadra come vuole Dalmonte e, alla luce di quanto visto non tanto con Montegranaro ma specie con i francesi in coppa, il lavoro appare sia quasi allo start. Il sistema del coach ex-Fenerbache prevede un’applicazione quasi maniacale affinché si possa, ad esempio, sfruttare al meglio il tiro da fuori di Baron, la capacità di Hosley d’incidere sotto canestro in rapidità ma anche da fuori grazie alla sua bidimensionalità offensiva e la fisicità di Mbawke, quest’ultimo poco, poco coinvolto mercoledì sera contro il BMC.

Quinton Hosley, al momento il più in forma della Virtus
Al momento incidono anche la fatica dell’inserimento di un Ignerski appena arrivato per tappare la falla del passaporto di Bobby Jones che sembra tardi ancora ad arrivare e la cattiva condizione fisica di JT, ancora alle prese con un piede malconcio che ne limita l’esplosività in attacco e la serenità per leggere correttamente al meglio la distribuzione della sfera in attacco. Di contro la difesa non è ancora apparsa un fattore determinante come invece dovrebbe essere secondo Dalmonte, troppi i buchi lasciati alle guardie avversarie che, sia a Porto San Giorgio che contro il Gravelines, nonostante si trattasse di avversari anche di differente lignaggio tecnico come possono essere considerate sutorini e normanni, si sono inseriti a proprio piacimento nel cuore dell’area romana generando canestri facili od altrettanto scarichi per buoni tiri da fuori.
Quindi una strada da percorrere in salita, forse non si pensava così irta ma al momento la situazione è questa ed a poco basta la classe dei singoli come Goss a dare corpo alle esigenze della squadra che fatica se non riesce ad esaltarsi nella propria metà campo difensiva, carburante indispensabile per attaccare poi con maggiore convinzione e concretezza. A rimarcare il momento di difficoltà, anche la panchina appare poco in grado di risolvere i problemi che si pongono in campo una volta chiamata in gioco, timido l’apporto dei vari Moraschini, Eziukwu e Righetti, quest’ultimo neanche utilizzato contro il BMC in Coppa. L’unico a rispondere bene è stato D’Ercole ma al momento solo in difesa, in attacco anche la guardia toscana ha faticato un po’ a trovare il suo gioco ed il suo ritmo per essere decisivo con le sue bombe dalla lunga.
Una gara quindi che Roma dovrà affrontare con la massima concentrazione perché Brindisi non scherza affatto. Poi è vero, siamo ad inizio stagione ma è sempre meglio salire di rendimento aiutandosi con le vittorie, le sconfitte possono insegnare se le si interpretano correttamente ma non portano né in Coppa Italia, né al secondo turno di Eurocup.
Dalmonte nella consueta conferenza stampa prima della gara:
“Il risultato di Brindisi contro Milano è una sorpresa relativa, rappresenta la punta di un iceberg di un precampionato che aveva manifestato una squadra costruita bene e allenata altrettanto bene. L’Enel Brindisi è una squadra estremamente atletica, a partire dal playmaker Dyson che ha vinto il campionato israeliano sovvertendo i pronostici e battendo il Maccabi. Inoltre può contare su una guardia di spiccato atletismo come Lewis e su elementi duttili che vanno visti e interpretati in modi diverso come Todic, Zerini, James e Aminu. Brindisi è una squadra che aggredisce difensivamente e forza l’avversario in attacco. Da parte nostra servirà un assoluto equilibrio offensivo, con una gestione importante del possesso e la capacità di essere pronti a giocare pick and roll difensivi con gli equilibri che noi vogliamo. Un altro aspetto essenziale sarà attaccare con più passaggi e meno palleggi, per coinvolgere più ogni giocatore e avere la capacità di essere pronti in ogni situazione”
ENEL Brindisi
Le vendette sportive si consumano fredde, ovvio, ma per Piero Bucchi, anche ex-allenatore di una Virtus Roma sconfitta in quel di Forlì nel 2006 in finale di Coppa Italia contro Napoli, battere Milano ha sempre un sapore particolare. Lui non lo dirà mai, così schivo e riservato com’è, ma iniziare il campionato con una vittoria sulla sua ex-squadra lo ha caricato parecchio come avrà caricato parecchio anche i suoi ragazzi.
A Brindisi l’entusiasmo, legittimo, regna sovrano anche perché con questi Dyson e James così ispirati si può veramente fare molto, molto bene per tutta la stagione. Se si pensa poi che anche Todic e Lewis han trovato comodamente la doppia cifra in attacco quando forse la si aspettava di più da Campbell o da un Snaer allora vuol dire che le cose vanno molto bene, e siamo appunto alla prima di campionato. E non sottovalutiamo l’apporto del Bullo che ha portato esperienza, ponderatezza e quel senso tattico che oggi dispensa a piene mani.
L’ENEL ha cambiato molto quest’anno ma l’impalcatura e la struttura del gioco è molto simile a quello dell’anno scorso: gioco rapido, pochi fronzoli, run & gun per cercare di cogliere il più possibile impreparata la difesa avversaria e molta intensità in fase di non possesso aiutandosi l’un l’altro, altrimenti ridono sempre gli altri. Ed a giudicare da come si è riusciti a mettere la museruola a Milano, perchè non credere di poter replicare l’opera al cospetto di un’avversaria sì titolata ma con evidenti problemi al momento, soprattutto in chiave offensiva?
Inutile rimarcare che Brindisi, approfittando anche del fatto che Roma non potrà contare sull’aiuto massiccio dei propri tifosi, potrebbe imporre il proprio ritmo ed il proprio entusiasmo grazie invece alla discreta mole di tifosi che si muoveranno dalla Puglia per sostenerla.
Precedenti: su 4 gare a Roma, i padroni di casa han sempre vinto ma stavolta si gioca a Bologna…Inoltre le ultime sette sfide sono state tutte appannaggio dei capitolini.
Si gioca: Unipol Arena di Bologna, ore 18:15 di domenica 20 ottobre 2013.
Arbitri: Taurino-Filippini-Rossi
Fabrizio Noto/FRED