Mestre (VE), 20 ottobre 2013 – Venezia riscatta la pesante sconfitta di settimana scorsa contro Pasta Reggia Caserta e rifila 102 punti ad una Sutor priva di Mitrovic e con un roster molto corto. Sotto i colpi di Vitali e Andre Smith gli orogranata hanno la meglio in un incontro quasi mai in discussione. Ora i Veneti sono a quota due punti in campionato, mentre i gialloblu sono ancora fanalini di coda con zero punti.
Venezia parte con Giachetti, Taylor, Linhart, Smith, Easley in quintetto, mentre Charlie Recalcati risponde con Mayo, Cinciarini, Detrick, Sakic, Skeen, facendo riposare Mitrovic infortunato e mettendo subito in quintetto il neo acquisto Detrick. Parte male Venezia con una serie di errori e un 0-5 per gli avversari, che però dura poco. Si sblocca subito Taylor, il quale veniva da una deludente prestazione a Reggio, dopo un iniziale 0-3 dal campo. A scaldare il pubblico ci pensa Tony Easley, con una stoppata sontuosa su Sakic e un coast-to-coast condotto da Luca Vitali e finalizzato da lui. Alla prima sirena il tabellino segna 21-13 per i padroni di casa.
Si apre il secondo quarto di gioco con un grandissimo passaggio di Luca Vitali dietro la schiena per Daniele Magro che finalizza e porta a casa pure il fallo. L’errore al tiro di Lauwers che porta al contropiede Peric è un pretesto per il Coach dei marchigiani per chiamare il Timeout a quota 26-13 per la formazione casalinga. La sinfonia non cambia. Gli americani di Recalcati non vengono mai imbeccati puntualmente da Cinciarini e decidono di schierarsi a zona in difesa, puntualmente bucata prima da Vitali. L’unico momento di sbandamento per i veneti avviene tra il 17′ e il 20′ minuto quando un tecnico fischiato a Andre Smith (il quale poco prima aveva subito un fallo antisportivo da Valerio Mazzola) regala 4 tiri liberi per Mayo. La guardia da Chicago University realizza altri due canestri portando così le formazioni a riposo con il risultato di 39-31.
Tornati dagli spogliatoi, Mazzon decide di mettere subito in quintetto Magro ( a fine partita saranno 10 rimbalzi e 5 punti per lui in 18 minuti complessivi), al posto di Easley aggravato di 3 falli. Le corte rotazioni marchigiane non danno fiato ai titolari, e i pochi ricambi non rendono facendo siglare un parziale di 23-10 prima del Timeout chiamato dal coach degli ospiti. Gli orogranati si trovano ad occhi chiusi: Luca Vitali realizza un splendido canestro dopo un ottima azione corale veneziana; poco dopo rientra Rosselli per un vivace Linhart, meritandosi pure la standing ovation di un Taliercio sold-out. L’unico a reagire sembra Josh Mayo, troppo poco per arginare la strapotenza lagunare nel quarto. Venezia sempre in testa 79-50.
L’ultimo quarto vede Mazzon inserire il giovane classe ’95 Nicola Akele esordendo in Serie A con un 2/2 dalla lunetta. Gli ultimi minuti sono Garbage Time, se non altro servono a entrambi i Coach per sperimentare situazioni nuove in vista di un campionato che sarà molto più equilibrato del previsto: Mazzon prova Linhart Playmaker, mentre Recalcati da fiducia a Detrick. Venezia c’e la mette tutta per scavalcare quota 100 punti. Inerme Montegranato che dovrà riprendersi in vista della sfida contro Reggio Emilia. Venezia invece corona un ottima settimana di allenamento con questa prestazione, e spera di continuare così e di arrivare con la stessa intensità mentale/fisica di oggi per dare filo da torcere ai vice-campioni di Italia di Varese.
Umana Reyer Venezia – Sutor Montegranaro 102-68 (21-13, 39-31, 79-50)
Arbitri: Vicino, Martolini, Quarta
Note: 3509 spettatori.
MVP Andre Smith: 9/9 da due, 19 di valutazione per un totale di 18 punti.Parte male, con un 0/2 da tre e pure un tecnico per proteste nel secondo quarto, ma poi da grande campione si ritrova. Il pubblico lo adora, e lui ripaga l’entusiasmo offerto dai tifosi con ottime giocate e tanta grinta. Si intende a meraviglia con Tony Easley. Granitico in difesa, preciso in attacco.
WVP Dimitri Lauwers: difficile scegliere il peggiore quando perdi di 34 punti. Abbiamo scelto la guardia belga, 23 minuti di utilizzo con 3 punti a referto. Poca sostanza, . Roster troppo corto, forse la mancanza di Mitrovic ha ridotto ulteriormente le rotazioni, ma Charlie Recalcati dovrà lavorare molto per amalgamare meglio gli americani al suo stile di gioco.
Giulio Pizzaia