Cremona, 20 ottobre 2013 – Vittoria al cardiopalma per una Granarolo Bologna dai due volti: prima da incubo con un quarto d’apertura terminato sotto 28-7, poi con la cera delle grandi occasioni, grazie a un secondo tempo di grande durezza difensiva e ritrovata mira in attacco. Ancora una volta è Dwight Hardy l’uomo del destino, che dopo il 10/11 contro Sassari grifa un supplementare da doppia cifra, con la tripla spacca gambe e i liberi della staffa. Alla fine 27 punti per lui. Ma senza Matt Walsh tutto questo non sarebbe stato possibile: è lui infatti, dopo una partita con tante sbavature, a indovinare il passo (passi…) e tiro del pareggio allo scadere dei regolamentari. Lui pure terminerà come protagonista nel finale infuocato, con 11 dei suoi 13 punti nei 15′ conclusivi. Cade, invece, incredula Cremona che, va detto, ha fatto il possibile per non vincere la partita. Dopo la partenza a razzo di cui sopra gli uomini di Gresta un pò hanno subito la difesa bolognese fatta di pressione sulla palla e intimidazione in area con i centimetri di King e Jordan (17 punti, 15 rimbalzi e 4 stoppate in coppia), un pò hanno smesso di giocare, prendendo tanti tiri scriteriati (4/24 da 3) e vanificando così tutta l’adrenalina caricata nei primi 10′ di gioco. Ma anche nel finale, quando la gara è stata punto a punto, in più di un’occasione i cremonesi hanno peccato di presunzione, tra palle perse in contropiede e falli mal spesi. Un tonfo pesante insomma, soprattutto perchè erano due punti tranquillamente intascabili.
Come detto, il primo quarto ha condizionato la gara di tutte e due le squadre, anche se all’opposto di quello che ci si sarebbe attesi. La supremazia nei pressi del ferro di un ottimo Curtis Kelly (21+14, ma dimenticato colpevolmente dai compagni nel finale) lanciava la Vanoli a vantaggi inattesi. Sulle giocate del lungo si accendevano anche i compagni e così trovavano il canestro un pò tutti, mentre Bologna in attacco farfugliava tra palle perse (tre consecutive di Jordan) e tiri aperti sbagliati. Ne venivano fuori parziali da minibasket, con il massimo vantaggio proprio sulla sirena: 28-7 Cremona. Da lì, come detto, cambiava tutto. I padroni di casa alzavano leggermente il piede dal gas, attaccando in maniera meno oculata, mentre Bologna aumentava la pressione, sul portatore di palla con Imbrò e con le stoppate di King in area (presente anche in attacco). Il vantaggio non si restringeva di molto, ma lentamente veniva eroso e soprattutto arrivavano i primi scricchiolii in offensivi per Cremona, tenuta a soli 12 punti nella seconda frazione, così che Bechi poteva andare al riposo lungo con un -13 più maneggevole da gestire. Le sensazioni erano confermate al rientro in campo, quando si accendeva Casper Ware che faceva fiamme per tutto il terzo periodo, segnando in penetrazione e trovando spesso smarcato al ferro Jerome Jordan. Sul 53-52 c’era il primo sorpasso Granarolo e ormai l’allarme rosso per Cremona era totale. Giochi rotti e difficoltà ad andare in area costringevano i padroni di casa a rifugiarsi spesso in conclusioni difficili da tre punti, con solo qualche assolo dei vari Jackson e Spralja a bucare il canestro virtussino. 55 pari all’ingresso dell’ultima frazione dove anche gli ospiti finivano un pò per smarrirsi, tra palle perse e rimbalzi offensivi concessi. Klaudio Ndoja veniva fuori dal nulla dando grande sostanza ai suoi e Jason Rich provava a prendere in mano la squadra per condurla in fondo a una traversata più difficile del previsto: suoi l’appoggio e il jumper del +2 in due occasioni diverse, uno a 49” e uno a 14” dalla fine, intervallati da due liberi di Ware (fallo dubbio di Woodside). Dall’altra parte fallo su Hardy che però fa solo 1/2. Sembra fatta per la Vanoli: fallo della difesa Virtus e Rich, ancora lui, in lunetta. Trema la mano anche al bomber dei lombardi però, ed entra un solo libero. Time out Bechi e rimessa in attacco con 7” da giocare. Palla al leader della squadra Matt Walsh, palleggio verso il centro dell’area, arresto (con un’infrazione di passi chiara al replay televisivo), incrocio sul perno e appoggio del 71 pari. Overtime. E anche qui gara di sprechi: prima Bologna si mangia una serie incredibili di appoggi con King sugli scudi al contrario e Woodside punisce con la bomba del +3, ma dall’altra parte Rich commette un fallo sanguinoso cercando di anticipare Hardy con la squadra in bonus. La Virtus così ricuce subito senza accusare troppo il colpo e poco dopo è ancora Hardy a mettere la tripla del +3 questa volta bianconero. Finita? Neanche per sogno. Kelly fa subito -1, Ware perde una palla sanguinosa e concede a Rich il tiro del sorpasso che però Gaddefors difende bene. Rimbalzo di Walsh e 2/2 dalla lunetta. +3 Virtus e ultima chance Vanoli che però perde palla sulla rimessa. E questa volta il tempo scade.
VANOLI BRAGA CREMONA – VIRTUS GRANAROLO BOLOGNA 82-87
Parziali: 28-7; 12-20; 15-28; 16-16; 11-16;
Progressione: 28-7; 40-27; 55-55; 71-71; 82-87;
MVP: Per la seconda settimana consecutiva è Dwight Hardy il migliore dei bianconeri. Continuo in attacco per tutti e 45′ i minuti, forza il giusto e quando lo fa segna. Nel supplementare mette 10 dei 16 punti dei suoi. E pure in difesa contribuisce.
WVP: Jarrius Jackson, troppo innamorato delle sue palombelle infruttuose a centro area e che chiude con un magro 3/12 al tiro.
Nicolò Fiumi