Avellino, 16 novembre 2013 – Doveva essere partita vera e le premesse sono state rispettate. Vince la squadra più forte, ovvero la Sidigas, al termine di una gara che dopo i primi 15 minuti ha visto i lupi scappare via e non voltarsi più, con un sussulto nel finale targato Mordente che non può bastare a salvare da solo la squadra. I bianconeri di Molin tirano malissimo dal campo, con percentuali complessive sotto il 50% dal campo (5/21 da 3), fanno ancor peggio dalla lunetta (10/21) e subiscono maledettamente a rimbalzo dove il solo Michelori riesce a fare la voce grossa (39-29). Avellino ha un po’ da tutti i suoi elementi. All’inizio si va da Thomas, poi si scatena Cavaliero, con un Ivanov nel bene e nel male sempre presente (15 punti +15 rimbalzi ma anche 7 perse) e un finale in cui Lakovic la chiude con esperienza. Vince la squadra che se lo è meritato di più e Caserta palesa ancor di più i suoi limiti nell’attaccare la difesa schierata.
Caserta sfrutta molto in avvio la velocità dei suoi ragazzi, pronti a correre in contropiede e schiacciare. La Sidigas risponde col post basso per Thomas che fa quel che vuole, avendo sempre la meglio e dominando sotto i ferri. Vitali prova a dare la scossa prima con una tripla poi col gioco da tre punti ma Ivanov, una spina nel fianco nonostante qualche persa di troppo manda tutti a lezione di giro dorsale arrivando al ferro. Caserta ingabbia bene i portatori di palla avversari con un press sistematico e con i canestri ravvicinati di Brooks e Moore arriva al +4, ma il finale premia i lupi che con Hayes, appena entrato, trovano il punto del 15-17 che chiude la prima frazione. Molin getta nella mischia Michelori e questi risponde presente con 4 punti e uno sfondamento. Ivanov però non demorde e riporta i suoi a contatto. La rotazione casertana prevede l’ingresso di Tommasini, quella irpina invece la fanteria leggerissima con Spinelli e Cavaliero. Alla luce la scelta di Vitucci pagherà i dividendi. Il canestro di Tommasini, unico acuto della sua gara, segnerà sul 19-23 l’ultimo vantaggio ospite, perchè da qui in poi la Sidigas prende le redini dell’incontro. Prima Dean riceve un regalo di Moore che stoppa al tabellone un volatile inutile. Poi si accende Cavaliero: prima è imbeccato da un tracciante preciso di Spinelli, poi si inventa due triple di difficoltà immane. E’ un 10-0 cui Caserta risponde a stento con Brooks. Ma il piccolo play ex Pesaro continua a colpire con un tiro in sospensione meraviglioso per il +6, che poco dopo aumenta fino al +8 con lo splendido pick and roll imbastito da Spinelli e chiuso da Thomas. Caserta non segna mai, sbaglia tantissimo da tre, perde Brooks per 3 falli in un niente, di cui 2 in attacco, e trova il fondo del secchiello solo in contropiede. E’ Moore a segnare per i suoi, con due schiacciate in bello stile. Un 2/2 di Spinelli chiude all’intervallo la faccenda sul 37-32. La ripresa si apre con percentuali basse e tanto agonismo, con Vitali che prova a sbloccarsi imbucando il canestro dalla lunga. Avellino costruisce tantissime conclusioni che non vengono premiate dalla fortuna dei ferri del paladelmauro, ma se a rimbalzo offensivo Thomas e Ivanov la fanno da padrone è ovvio che il peso degli errori è minore. L’illusorio -2 firmato da Roberts in semigancio fa sbandare Caserta che perde palle in sequenza e viene punita da Lakovic, che prima va col jump dall’angolo, poi taglia in due la difesa in penetrazione e infine fa ben girare la palla che trova pronto Richardson a imbucare la bomba del 46-37. Un parziale di 9-0 in cui la Juve sbaglia 2 liberi con Hannah, perde palloni a raffica e vede uscire Brooks col 4°fallo sul groppone. Sembrerebbe finita ma Molin vara un quintetto italiano, dove Mordente inventa dal palleggio (data la serata assai negativa di Hannah, che incappa in pessime scelte), Michelori sgomita a rimbalzo e Vitali si fa trovare pronto e aggressivo in uscita dai blocchi. Da loro 3 nasce il controbreak di 0-6 che riporta la Pasta reggia fino al 46-43, propiziato anche da tre banali palle perse degli irpini, ma nel momento di maggior difficoltà l’energia sul campo di Ivanov e la buonissima pescata di Dragovic dalla panchina per coach Vitucci, con tanto di tripla del giocatore slavo, rimettono a posto le cose. Chiude ancora Spinelli con un altro giro in lunetta: 2/2 e 52-44 al 30′.
Il quarto periodo è pura bagarre. Contatti sporchi e Vitucci fa sentire la sua voce con la terna, è tecnico. Mordente fa 1/2 dalla linea, e a tanto si ferma il bottino casertano, con la squadra capace di perdere palla sulla rimessa facendo doppio campo. Avellono sembra sull’orlo della crisi quando Roberts segna 5 punti in un amen che valgono il -4 (54-50), ma arrivano a salvarla i due soldatini Spinelli e Cavaliero, col play di Pozzuoli, ex dell’incontro, che piazza il jump dalla lunetta e l’altro estroso play che segna prima in penetrazione e pi in zingarata volteggiante. Dopo il timeout altro momento di possibile svolta con un tecnico per proteste a Hayes. Altro 1/2 dalla lunetta per Mordente, che sull’azione seguente si prende il fallo e va ancora a segnare col 50% dalla linea della carità, percentuale insolita per lui. Hayes dopo la sciocchezza si riscatta con 4 punti che regalano il massimo vantaggio alla Sidigas sul 62-52 che a poco meno di 5′ dalla fine sembrano chiudere la pratica. Non è così. Mordente ha un gran cuore, segna una tripla dall’angolo, poi va col furto con scasso e in 25″ riporta i suoi in gara. Vitucci prova a fermare il tutto col timeout, ma Brooks piazza la schiacciata del -3. Thomas, servito splendidamente sul pick and roll dal rientrante Lakovic torna a marcare punti preziosi, ma Moore si scatena e segna due volte, avendo anche il libero supplementare che sancirebbe il pareggio. Caserta però stasera dalla linea non ci prende e dal possibile “all squadre” si becca la tripla in faccia di Dean che fino a quel momento non aveva fatto alcunchè. Mordente di pura cattiveria agonistica si butta dentro e appoggia al vetro il -2, ma sul fronte opposto la difesa si dimentica di Lakovic che spara indisturbato la tripla. Ivanov piazza il recupero e il lay up della staffa. Mordente sarà l’ultimo ad arrendersi, ma il finale recita 76-70
SIDIGAS AVELLINO – PASTA REGGIA CASERTA 76-70
Parziali: 15-17; 22-15; 15-12; 24-26
Progressione: 15-17; 37-32; 52-44; 76-70
Mvp: Ivanov ha fatto di tutto, compreso perdere qualche pallone di troppo, ma i suoi 15+15 rimbalzi sono indiscutibili. Benissimo Cavaliero, ficcante e sempre caldo, e Spinelli, solito leone in partite ad alto tasso di agonismo. Si vede molto la regia di Lakovic, silenzioso killer decisivo, e Thomas ed Hayes sono molto concreti. Per Caserta si salva solo il coraggio e la voglia di capitan Mordente, la grinta del gladiatore Michelori e a tratti, i picchi di rendimento di Moore e Vitali.
Wvp: Caserta gioca malissimo se non ha il contropiede, Hannah stasera disastroso, Brooks non importante, Roberts spara a salve, Scott è un fantasma, Tommasini forse ancora acerbo. C’è tanto da lavorare.
Domenico Landolfo