Mestre (VE) – 18 novembre 2013 – Esordio positivo per il neo allenatore della formazione veneta Zare Markovski, che debutta con una prestazione superba ai danni di Milano troppo “Langford-dipendente”, è questa la sintesi del Monday Night della sesta giornata di campionato disputatasi al Taliercio di Mestre. Venezia sembra giocare più di squadra e con una grinta che mai aveva visto contraddistinguere la squadra di Mazzon. Milano invece paga le fatiche di Eurolega contro lo Strasburgo, Langford incide ma non abbastanza contro le guardie venete che sembrano rivitalizzate dalla cura Markovski. Avvistato Sani Becirovic in tribuna particolarmente interessato al match, chissà che non sia stato chiamato per rimpiazzare qualche giocatore Reyerino (Nate Linhart su tutti). Attualmente Venezia si rialza in classifica, navigando nelle zone medio-basse con due vittorie in 6 partite, mentre Milano con una sola vittoria in più è la delusione di inizio campionato.
Milano entra in campo con la nuova divisa blu-nera e con in quintetto Curtis Jerrels, David Moss, Alessandro Gentile,C.J. Wallace e il neo arrivato Gani Lawal. Coach Markovski invece sceglie di iniziare il match con Luca Vitali da playmaker, Donell Taylor, Guido Rosselli, Andre Smith e Tony Easley; parte ancora dalla panchina Daniele Magro. Parte bene Venezia con un 5 a 0 nei primi due minuti di gioco firmato Easley-Rosselli, ma il controsorpasso sta presto ad arrivare: Gentile e company impattano al 6′ su 7-7, per poi siglare il primo vantaggio del match con il capitano della formazione milanese Alessandro Gentile, obbligando Zare Markovski al primo Timeout del match. Si riparte nel segno di Andre Smith: con una tripla realizza un canestro splendido, subito oscurato dal solito Gentile.Danele Magro appena entrato porta la formazione veneta sul punteggio di 16-12 al 9′. L’ultimo minuto del primo quarto è letteralmente una bolgia: prima Haynes sigla una tripla che da una boccata d’ossigeno all’Armani, poi sale in cattedra Luca Vitali, trovando un tiro in isolamento anche se ben ostacolato da Haynes. Melli, con un buzzer beater molto discusso (secondo molti erano passi) regala il successo del primo quarto per 19-18 per Milano.
Il secondo quarto si apre con un bel botta e risposta Umana-Armani, e il pubblico si fa sentire per dare la carica ai propri beniamini (da segnalare lo striscione Grazie Andrea dedicato a Mazzon che per quattro anni ha dedicato anima e corpo al basket veneziano). Quando la partita si alza di intensità sul punteggio di 23-24 per Milano, i top scorers sono caldi al punto giusto per siglare due triple sontuose. Finalmente si iscrive al match Donell Taylor, che realizza il canestro del 32-30 a metà del secondo quarto, costretto, pochi minuti dopo, a lasciare il campo per un taglio alla tempia, al suo posto entra uno spento Nate Linhart. Easley regala ai spettatori una sontuosa schiacciata del 34 pari, prima della pazzia di Langford: realizza un canestro da sotto, raccoglie il pallone e l’arbitro giustamente fischia tecnico. Luca Vitali non si fa pregare e realizza entrambi i tiri liberi. duello ancora tutto italiano per chiudere il secondo quarto, con Melli che con un jump shot dall’angolo segna e Luca Vitali regali il pareggio a quota 38.
Venezia torna sul campo di gioco consapevole dei suoi mezzi e per nulla impaurita dalla formazione di coach Luca Banchi. Si incomincia con l’antisportivo di Alessandro Gentile su Guido Rosselli che frutta 5 punti. Anche Nate Linhart segna una tripla per il +6, di conseguenza Banchi chiama il Timeout intimorito dalla ripresa orogranata. Serve poco o niente però perchè Venezia non crolla e raggiunge la doppia cifra di distanza sul punteggio di 53-42 al 26′. Si fa vedere l’Armani con due tiri liberi di Jerrels e una transizione di Wallace su palla rubata a Linhart, costringendo Zare Markovski al secondo Timeout del quarto. Al 28′ sul punteggio di 56-49 viene fischiato tecnico all’ex caserta Andre Smith, reo colpevole di aver protestato troppo apertamente con l’arbitro. Parte così il break biancorosso di 7-0, prima della tripla di Andre Smith che riporta gli orogranata in vantaggio di 3 punti.
Si preannuncia un ultimo quarto di fuoco. Smith da lontano nel momento più caldo del match realizza una tripla. Gli arbitri la fanno da padrone e Milano non riesce a calmare gli istinti, provocando un doppio tecnico con un successivo 4/4 alla lunetta di Luca Vitali (sarà 12/12 per lui a fine serata). Non esistono parole per descrivere l’ultimo quarto di Smith, magnifico è quello che più gli si addice al giocatore veneziano, che realizza due bombe a -6′ dal termine per portare i lagunari a 71-61. La nota negativa è Donell Taylor, che non incide minimamente sul match ma Langford lo grazia siglando solo un tiro libero su due tentati. a 2 minuti e 45 secondi dal termine è Curtis Jerrels a tentare di cucire il distacco portando a -9 la sua squadra. Zare Markovski vuole il pieno controllo del match e decide così di chiamare ancora Timeout. La chiusura di match vede ancora i due protagonisti veneti, Andre Smith e Luca Vitali, dar spettacolo e per concludere in bellezza, la straordinaria stoppata di Guido Rosselli che spedisce al mittente il tentativo di tripla di Curtis Jerrels. Si conclude così il match 88-82 per la Reyer Venezia.
Umana Reyer Venezia – Armani Jeans Milano 88-82
Parziali :18-19; 20-19; 21-18; 29-26
Progressione : 18-19; 38-38; 59-56; 88-82
MVP: Andre Smith. 5 su 8 da tre, 5 su 9 da due. Decide di prendersi carico della squadra nei momenti clou, e non delude nessuno. Cinico sia dentro che fuori area, una vera macchina da guerra per le barricate milanesi. Conferma di essere una certezza per i lagunari, un giocatore a tutto tondo.
WVP: Charles Judson Wallace. Deve marcare Andre Smith, compito arduo il suo, difesa veramente pessima, tanto che sta in campo solamente 17 minuti. Nulla a che vedere con il giocatore di Barcellona, una brutta copia. Si iscrive al tabellino della partita nel terzo quarto con un tiro da due e basta. Troppo poco per Milano che punta forte su di lui. Da rivedere.
Giulio Pizzaia