Cremona, 24 novembre 2013- La Virtus Roma interrompe una serie di tre sconfitte di fila, tra campionato ed Eurocup, e vince 68-78 a Cremona sul parquet di un Pala Radi dove di recente ci avevano lasciato le penne Sassari e Cantù.
Già questa sarebbe una notizia. Ma aggiungiamo che la vittoria romana non è arrivata con il tiro da 3 punti (5-24), che la Vanoli è stata annientata sotto le plance (38-24 i rimbalzi), che sei riuscito a tenere a 68 punti totali una squadra che ne aveva messi 62 in venti minuti alla difesa di Cantù una settimana prima e che il tuo centro è andato per la seconda settimana di fila in doppia/doppia.
Annotazioni importanti. Tuttavia la ” vera ” buona notizia, quella che conta oltre al risultato è che Roma, malgrado abbia dilapidato un vantaggio di 16 lunghezze con il purtroppo solito brutto quarto da oltre trenta punti subiti, è riuscita a reagire ed a rivincere la gara nel secondo tempo, complice anche una Vanoli con le bocche da fuoco spente (6-21 dall’ arco) e poco incisiva nel pitturato.
Come contro Bologna domenica scorsa, devastante l’ impatto di Trevor Mbakwe autore di una prova da 18 punti e 17 rimbalzi.
Il giocatore si sta finalmente ambientando, ma adesso va rivisto contro avversari di livello, ad esempio la settimana prossima contro Samuels e Lawal, perchè francamente Kalve e Kelly non costituiscono un banco di prova attendibile.
Molto bene anche Righetti e Moraschini, la coppia italiana autore di punti importanti e prestazione di grande personalità. Alex, partito in quintetto, ha sparato a canestro ogni qualvolta ne ha avuto la possibilità, senza pensare agli errori passati e siglando due triple importantissime. Moraschini oramai ha dimostrato di meritare un minutaggio da protagonista. I suoi diciotto minuti a Cremona sono stati conditi da canestri, penetrazioni ed una tripla decisiva nei calienti minuti finali.
Non bene invece Eziukwu, nei minuti in cui è stato in campo per far rifiatare Mbakwe. Il giocatore, e duole scriverlo, sembra sempre più catapultato in una realtà più grande di lui, abituato a giocare in passato in categorie inferiori, eccezion fatta per le dodici partite giocate lo scorso anno ad Eleusi in Esake.
Cremona è stata solo e soltanto Jason Rich ( 20+7 ). Per contenerlo ci sarebbe voluto D’ Ercole, fermo invece ai box per il problema alla spalla che lo aveva già messo fuori nel mercoledi di Coppa.
Roma parte con Goss, Taylor, Mbakwe, Hosley e Righetti.
Gresta al solito con Rich, Jackson, Woodside, Kalve e Kelly.
La Virtus parte subito forte con Mbakwe che sotto canestro fa da subito la voce grossa.
Parte male invece Hosley che alla prima persa se ne ritorna immediatamente in panchina. L’ ex sassarese comunque migliorerà nella seconda parte di gara, anche nell’ atteggiamento.
Al primo intervallo la Virtus è avanti 11-23 con 10 di Mbakwe e ad inizio 2/4 il vantaggio si dilata fino alle 16 unità.
Dal +16 però incominciano i guai e si rivede la squadra sciagurata che abbiamo ammirato in dieci minuti di ordinaria follia contro Bonn e Bologna.
Dal 21-37 Cremona, sospinta da Rich, mette a segno un parziale di 14-0, interrotto solo da due liberi di Hosley e si va al riposo con Roma sotto di 3 ( 42-39 ) e 31 punti presi in un amen.
Dalmonte aveva detto che la partita l’ avrebbe vinta chi sarebbe uscito in maniera migliore dall’ intervallo ed ha avuto ragione.
Dopo un tecnico alla panchina romana, dal 46-43 a 6′ 42 si rivede la Virtus del primo quarto ed arriva un parziale di 10-0 romano siglato dalle triple di Righetti e Hosley e da una schiacciata di Mbkawe.
Tripkovic infila la retina da 3 a 24″ dallo scadere e si va all’ ultimo intervallo sul + 8 Roma ( 54-62 ).
Malgrado le nefandezze di un Eziukwu ancora una volta in versione pesce fuor d’ acqua in questa categoria, Roma riesce ad evitare brutte sorprese negli ultimi 10 minuti grazie alle giocate di Taylor, una tripla d’ oro di Moraschini ed una Vanoli che riesce a riavvicinarsi a -5 negli ultimi minuti, ma manca maldestramente tutte le occasioni di riaprirla del tutto.
Buoni i due punti, per questa Virtus formato trasferta da 3 vinte su 4.
C’ è comunque ancora da lavorare, e forse da fare qualche scelta coraggiosa, se si vuole essere competitivi ad alti livelli, almeno in campionato.
Vanoli Cremona- Acea Roma 68-78 ( 11-23: 42-39: 54-62; 68-78)
Progressione: 11-23; 31-16; 12-23; 14-16
Mvp: Trevor Mbakwe
Wvp: in condominio Eziukwu da una parte e Kelly dall’altra.
Alessio Teresi
4 Comments
Antonio
Questa vittoria ci voleva, soprattutto in vista della sfida con Milano, che sarà dura.
Più guardo giocare la Virtus e più mi sembra una squadra con un’anima poco difensiva; i giocatori mentalmente adatti a giocare una difesa aggressiva per tutta la partita sono una minoranza Lollo, Jones, Mbakwe e forse Moraschini. Gli altri lo sono al 50%, gli ultimi arrivati Baron, Hosley e Eziukwu per niente. Lo sforzo che fa la squadra per agire questa difesa, secondo me, la penalizza in attacco, da cui i crolli improvvisi e lo scarso rendimento degli ultimi tre giocatori che ho nominato. Insisto nel dire che se quando sei a +16 scegli una difesa a zona 2-3 o 3-2 (meglio con questa squadra) amministri la partita, tuteli i lunghi, sfrutti il contropiede e le caratteristiche più offensive dei giocatori.
Sbaglio?
In ultimo, non capisco il criterio che usa Dalmonte per gestire i cambi. Resta un dato: Brindisi l’abbiamo battuta, con Cantu e Bologna ce la siamo giocata. La squadra ha potenzialità, incrocio le dita.
davide
Non voglio commentare la partita, ma dire un grande BRAVO Luca Dalmonte. E’ stato fino ad oggi il piu criticato, ha messola faccia quando era palese che non stava avendo nulla dai lunghi, da hosley e a turno dagli altri senatori. Nonostante questo non ha mai perso la calma,e con un po di fortuna stava almeno a 6 a 1 in classifica. E’ ora che cominci a raccogliere quanto seminato, e i progressi di Mbakwe e moraschini sono li a dimostrare che di Luca ci si puo fidare (lo dice anche Gigi).
DIAMANTIDIS
Caro Antonio,
lo scorso anno c’erano le conferenze stampa di Calvani pre-partita ed avrò presenziato ad almeno una ventina di queste.
Ricordo sempre la frase che immancabilmente ogni volta il coach evidenziava alla prima occasione:”Noi dobbiamo trovarci pronti ad approfittare delle eventuali mancanze e dei passi falsi degli altri”. Quest’anno a mio giudizio non sta accadendo, vedi la partita di Avellino dove non sfrutti la serataccia di Lakovic e Richardson, vedi contro Cantù quando non sfrutti l’assenza di un uomo come Aradori,per non parlare delle partite di Coppa ed in parte anche quella con Bologna.
I motivi e le ragioni,beh questi deve scovarli e risolverli Dalmonte che è deputato per farlo.
Ancora la gestione dei giocatori,ad esempio,mi lascia un pò perplesso,soprattutto vedendo come avviene altrove, e penso a come ieri sera,ad esempio,Sacripanti abbia saputo ruotare alla perfezione Gentile e Ragland nel finale di partita contro Siena.Ottenendo il massimo da ognuno e vincendo la partita.
FRED
Quoto quanto scrive Diamantidis, eppoi non dimentichiamo che questa Virtus non parte più da “underdog” bensì da vice-campione d’Italia e con una rotazione densa, più importante di quella dello scorso anno, battere Roma per molte squadre è quest’anno importante.