SIENA- Erano anni che il derby Siena-Pistoia non si giocava, le due tifoserie sono radicalmente cambiate rispetto a quei ruggenti anni Ottanta/Novanta nel corso dei quali si rinsaldò un forte gemellaggio tra i tifosi delle due squadre. Per anni il derby fu “annacquato” dall’amicizia tra le opposte fazioni e in più occasioni si assistè a scambi di cortesie, omaggi floreali, cori reciproci di sostegno. Poi tutto finì, una rissa in campo tra american suggellò il termine di quel gemellaggio e, complice anche il diverso destino delle due squadre, il derby sparì. Ieri sera si è però ripresentato in tutto il suo splendore, 400 tifosi pistoiesi assiepati nel settore ospiti che hanno sostenuto i propri beniamini per tutto l’incontro, tanti cori, tanto colore, diversi sfottò ma tutto nell’ordine “naturale” delle cose. Purtroppo per i tanti sostenitori della squadra del presidente Maltinti le cose in campo sono andate a senso unico a favore dei padroni di casa, era prevedibile che tra le due compagini ci fosse una notevole differenza e così è stato. Non sono mancati momenti di nostalgia nel rivedere due grandissimi ex del passato mensanino, sulla panchina l’enfant prodige Paolo Moretti che proprio da Siena spiccò il volo verso una grande carriera densa di soddisfazioni, sul parquet quel Giacomo Galanda grandissimo protagonista del primo storico scudetto senese.
La cronaca ci parla di una gara senza storia, iniziata con un 13-2 in favore di Siena senza che Pistoia riuscisse in alcun modo ad arginare la superiorità dei campioni d’Italia. Al primo riposo sono già 17 le lunghezze di distanza tra le due squadre, e diventano 24 all’intervallo lungo. E’ ovvio che trovarsi sotto di 24 punti su un parquet difficilissimo come quello senese non lascia spazio a tante speranze per il prosieguo della partita. Ad onor del vero i ragazzi di Paolo Moretti hanno un sussulto nel terzo quarto, chiuso poi addirittura con una vittoria parziale di 18-15, che permette loro di riavvicinarsi fino a -12, ma si tratta di un fuoco di paglia, Siena riallunga in maniera perentoria e il +23 finale fotografa in maniera pressoché perfetta quello che si è visto in campo. Siena è stata superiore un po’ dappertutto, addirittura i biancoverdi hanno vinto in maniera netta anche la sfida sotto i tabelloni e cioè laddove la Mens Sana è cronicamente deficitaria essendo ultima in questa particolare classifica. La valutazione finale delle due squadre dice 105-60 in favore della Montepaschi. Un dato è altamente indicativo a parer nostro: i due quintetti iniziali si sono pressoché equivalsi in termini di produzione offensiva e, anzi, lo starting five ospite ha messo a segno 61 punti contro i 59 della Mens Sana. I problemi per Pistoia sono iniziati quando hanno cominciato ad alzarsi dalla panchina le “riserve”, tanto è vero che Siena ha avuto 30 punti da chi è subentrato mentre Pistoia solo 5!!!! Questo al dice lunga sulla diversa profondità dei due roster.
A livello di singoli possiamo notare come il quintetto di partenza tutto americano di Pistoia abbia ottenuto buone cifre da Wanamaker autore di 15 punti per 26 di valutazione grazie anche e soprattutto agli 8 rimbalzi e 8 assist distribuiti, il migliore dei suoi. Buono anche l’apporto di punti di Gibson e Johnson, il problema è che i due statunitensi hanno messo a segno insieme 31 punti ma con ben 33 tiri dal campo, decisamente troppi. Come già sottolineato l’apporto della panchina è stato impalpabile, merita solo una citazione Riccardo Cortese, abbastanza intraprendente ed unico italiano ad andare a referto. Gridano vendetta gli zero punti di Galanda e Meini.
Per la Montepaschi solita prova gagliarda di Hackett, MVP di serata, che ha segnato 18 punti, tutti nel primo tempo, subendo 5 falli e distribuendo ben 9 assist, ormai il leader incontrastato di questa squadra. Bene anche tutti gli altri, con note di merito particolari per Nelson, la cui presenza è una certezza che è mancata troppo a questa squadra, per Ress, tornato ai suoi livelli, per Hunter miglior rimbalzista di serata con 9 catture. Ma un po’ tutti hanno portato il loro contributo in una gara davvero di poca difficoltà. Qualche luce e qualche ombra per un Green che non riesce ancora a buttare sul parquet il 100% del proprio innegabile talento. Un minuto in campo anche per il giovanissimo Mattia Udom.
Ora Pistoia deve ripartire dalle proprie certezze e cercare i punti salvezza contro avversari più alla portata, probabilmente il roster dovrà essere innervato perché le frecce all’arco di Moretti non sembrano davvero molte. Siena si rituffa invece in Eurolega, arrivano in Toscana i polacchi dello Stelmet, per poi andare a far visita alla temibile Avellino.
Montepaschi-Tesi Group PT: 89-66
Parziali: 33-16, 25-18, 15-18, 18-14
Progressione: 33-16, 58-34, 73-52, 89-66
Tabellini: http://www.legabasket.it/game/65/65844.html
SALA STAMPA
Moretti: Serata di grandi emozioni per me, tornare in questo palazzo, rivedere vecchi amici, riassaporare questa atmosfera mi ha regalato delle bellissime sensazioni. Sulla partita ho poco da dire data la differenza tra le due squadre, oltre tutto abbiamo approcciato malissimo la gara con un primo quarto orribile del quale mi assumo tutte le responsabilità. Dobbiamo ripartire subito affrontando avversari più alla nostra portata. Devo sottolineare che abbiamo giocato 5 trasferte davvero terribili: Milano, Cantù, Sassari, Reggio Emilia e Siena, su questi campi ancora non ha vinto nessuno ed era impensabile che potessimo farlo noi. Siena forse delle pretendenti alla vittoria finale è quella che mi ha impressionato di più, ovviamente noi non siamo un banco di prova altamente attendibile, ma comunque abbiamo giocato qua con uno spirito e una compattezza unpo’ superiore rispetto a Milano o Cantù e quindi la vittoria di Siena, così netta, assume secondo me un carattere più importante rispetto alle altre che ci hanno battuto.
Crespi: Sono molto contento di quanto abbiamo fatto, come uomo e come tecnico. Ho visto buonissime cose e la nostra crescita è esponenziale ed evidente. Riguardo ad Hackett non posso che essere felice della sua crescita e della sua leadership, sta mettendo su anche un ottimo tiro dall’arco e ricordo che già l’anno passato lo spronavo a provarlo.
MVP: Di nuovo Daniel Hackett sugli scudi, ottima prova, ma grande partita anche del capitano Tomas Ress.
WVP: Troppo poco, quasi nulla da Galanda e Meini.
Alessandro Lami