A poco più di tre mesi dall’intervista in esclusiva rilasciata ad all-around.net (https://all-around.net/2013/09/02/luca-lagana-la-parola-dordine-e-ricominciamo/), torna a parlare Luca Laganà, attualmente impegnato con la Cestistica Bernalda in un campionato di DNB caratterizzato da grande equilibrio e dalla presenza di tanti pezzi da novanta per la categoria. Siamo praticamente all’inizio del rapporto con la sua nuova squadra e l’ambiente cestistico lucano, fra l’altro caratterizzato da qualche infortunio di troppo, ma la voglia di Luca è la stessa di sempre, mettendosi in gioco giorno dopo giorno per migliorare. Di seguito, le parole rilasciate al nostro portale.
Ciao Luca, come va?
Ciao a tutti, abbastanza bene grazie.
Dal cittadino, come giudichi la tua nuova casa cestistica?
Una piazza che vive di pallacanestro. Una cittadina di 12.000 persone, molto tranquilla, si sta bene e andando in giro avverti, in ogni momento della giornata, l’affetto della gente. C’è molto seguito e non solo alle partite, tant’è che ad ogni seduta dall’allenamento ci sono sempre una ventina di persone a seguirci.
Tutto molto bello.
Quali sono le tue impressioni su questa prima parte di stagione a Bernalda?
Negative. Purtroppo non sono riuscito a dare molto alla squadra, vuoi un po’ per la “ruggine” dovuta all’anno di riposo, vuoi per un po’ per qualche piccola sfiga come la distorsione alla caviglia.
Fa tutto parte del gioco e adesso sono pronto a rimettermi in carreggiata e portare il mio contributo a questa squadra.
Un inizio di avventura per te condizionato dagli infortuni. Pochissimi minuti fino alla scorsa partita, in cui hai finalmente trovato il campo con continuità (20 min e 5 punti), possiamo dire “era ora”?
No, ancora non si può dire. Posso e voglio dare di più, sto lavorando ritrovare un po’ di ritmo partita che mi è un po’ mancato in questa prima parte di campionato, però la strada è ancora lunga e voglio farmi trovare pronto quando la squadra e il coach avranno bisogno di me.
Sono venuto a Bernalda per riprendere un percorso che si è interrotto due anni fa a Reggio, sono motivato e sicuramente non mi fermeranno queste difficoltà iniziali.
State facendo molto bene finora, sesti in classifica con 5 vittorie e 4 sconfitte, compreso uno stupendo successo ottenuto contro Scafati, unico stop finora subito da Chiacig e compagni che gravitano stabilmente nelle zone altissime della classifica.
Si stiamo andando abbastanza bene, credo che in pochi se lo aspettassero però questo gruppo ha grandi potenzialità.
Il nostro obiettivo rimane una salvezza tranquilla però chissà…
La vittoria con Scafati è stata meritata, avevamo lavorato tanto in settimana per provare a limitare i loro punti di forza, ci siamo riusciti, in un palazzetto pieno e soprattutto rovente nei momenti importanti della partita. Portare a casa i due punti credo che ci abbia dato consapevolezza dei nostri mezzi.
A tuo parere, chi ha più impressionato fra i tuoi compagni di squadra e chi ha i margini di miglioramento più ampi?
E’ una squadra abbastanza equilibrata, c’è talento e abbastanza fisicità. Credo che tutti abbiamo grandi margini di miglioramento.
Marisi è un play assolutamente fuori categoria, Russo è uno che trova il canestro come pochi in questo campionato, Derra quando cambia marcia gli puoi prendere la targa, Candela e Martone sotto canestro sono una garanzia, Savo Sardaro, Cota e Rodriguez entrando dalla panca portano tanta energia e tanta voglia di fare bene.
Più volte si è avuto modo di verificare l’affetto che i tifosi bernaldesi riescono a trasmettervi in ogni gara, ma è effettivamente così importante avere dei “fedelissimi” al seguito sia in casa che in trasferta?
Sono fantastici. Abbiamo la curva più giovane della storia ma si fanno sentire costantemente nei 40 minuti di gioco, sostenuti dai “vecchi” tifosi che ancora oggi sono il vero motore del PalaCampagna. E’ bello e soprattutto gratificante vedere che i tifosi vogliono seguire la squadra, vuol dire che siamo riusciti a fargli capire che questa squadra ci tiene alla maglia che indossa.
Da un Laganà ad un altro, tuo fratello Marco sta facendo benissimo a Biella, sembra l’anno della definitiva consacrazione per lui dopo la vittoria all’europeo under 20 con la Nazionale. Ti aspettavi una sua così rapida ascesa nel basket di vertice?
Sì, ne ero sicuro. Lui ha avuto la GRANDE forza di sconfiggere la nostalgia e rimanere lontano da casa, questo l’ha aiutato tantissimo a maturare come uomo e come giocatore. Credo comunque che uno che vince da capitano un Campionato Europeo U20 non abbia bisogno di ulteriori consacrazioni, semmai di conferme e credo che abbia tutte le carte in regola per migliorare ancora tantissimo.
La guida di Coach Corbani e l’ambiente di Biella sono il contesto ideale per continuare il suo percorso verso i piani altissimi del basket europeo.
Per chiudere, tre pronostici: i vincitori di Serie A, Eurolega ed NBA.
La Serie A la vedo molto più equilibrata degli anni scorsi, anche se da meridionale mi auguro che Brindisi, Avellino e Roma possano dire la loro.
Per l’Eurolega vedo tutte le squadre turche abbastanza avanti rispetto alle altre, però occhio al CSKA che in panca ha un certo Ettore Messina.
L’Nba è un tasto dolente per chi come me è un tifoso dei Lakers, comunque credo che alla fine se la giocheranno Miami e San Antonio.
Augurandoti che il futuro prossimo possa portarti in dote tanti minuti sul parquet, non possiamo far altro che ringraziarti per la disponibilità e lasciarci con un…forza Bernalda!