Roma, 10 dicembre 2014 – Alla quarta partita in otto giorni, Roma trova energie e concentrazione per battere di misura al Palatiziano 83-81 Saragozza.
Paradossale come tutto quello che è mancato in gran parte di questa Eurocup, sia stato invece ritrovato d’un colpo in una gara perfettamente inutile, perchè la Virtus ha fatto capire fin dal primo minuto che questa sera non era affatto intenzionata a regalare la partita agli avversari.
Non l’ha fatto neanche sul -10 ad inizio 3/4, quando invece ha incominciato a difendere con vigore, costringendo il Saragozza a sprecare con Llompart due attacchi di fila allo scadere dei 24″ , ad attaccare il ferro con Hosley ed a centrare il bersaglio con i missili terra-aria di Baron.
Ancora una volta “The Killer” ha lasciato il segno. E’ uscito fuori alla distanza, dopo un inizio in punta di piedi, solo 5 punti per lui all’intervallo. Provocato dall’arroganza dei vari Shermadini, Sanikidze e chi per loro, si è prima riscaldato andando spesso anche lui in 1 contro1 a procurarsi falli e tiri liberi (tutti messi a segno 6/6), e poi ha colpito anche con la sua specialità nel quarto periodo.
Alla fine per lui 21 punti, con 5/8 nelle triple (18/31 il suo score dall’arco nelle ultime quattro partite), e perfezione dalla lunetta, con cui eguaglia con uno straordinario stagionale 29/29 il suo record dello scorso anno in Eurocup con la maglia della Lokomotiv Kuban.
Hosley ha giocato un gran terzo periodo, è diventato un altro giocatore quando ha smesso di cercare la conclusione dalla lunga ed è andato ad attaccare il ferro, portando a casa tanti viaggi in lunetta e spezzando la difesa spagnola, imperniata sulla presenza costante dei due lunghi nel pitturato.
Mbakwe ha limitato lo strapotere sotto le plance di Shermadini e Sanikidze, catturato 13 rimbalzi pur sbagliando forse qualcosina di troppo da sotto per poca aggressività.
Bene Lollo D’Ercole che, partito in quintetto come a Pesaro, ha giocato il giusto e ritrovato un paio di triple, dopo l’1/10 dalla lunga in Eurocup precedente, che fanno morale e molto più.
Il “Professore” Goss ha dato l’ennesima dimostrazione del fatto che i canestri vanno “pesati”, perchè al momento giusto quelli che doveva mettere li ha messi tutti.
Cronaca:
Roma col quintetto di domenica a Pesaro e quasi sempre avanti nel 1/4 fino al canestro di Fontet sulla sirena che sancisce il 18-18 alla prima pausa.
Molto Saragozza e poca Virtus nel 2/4. La tripla di Michael Roll regala il +8 spagnolo sul 18-26, ma una tripla di Baron ed una di Goss a fine quarto, frenano l’emorragia e si va al riposo lungo sul 37-43.
Il tracollo sembrerebbe arrivare ad inizio 3/4 con il Saragozza che si prende il +10 (40-50) dopo appena due minuti, ma invece Roma incomincia a difendere duro, Hosley segna dieci punti, quasi tutta la lunetta ma sudati aspramente e si va all’ultimo riposo sul 56-61.
Ci provano gli arbitri a rovinare la partita ad inizio dell’ultimo periodo. Un tecnico a Dalmonte ed un paio di falli fischiati tra il serio ed il faceto, mandano cinque volte in lunetta Shermadini che ricaccia indietro Roma a -10 sul 61-71.
Ma non è finita, anzi. Incomincia semmai una infinita gragnola di triple che mette in ritmo anche i 1.431 aficionados presenti al palazzetto.
Righetti e Baron, con due missili riportano Roma a -4 sul 71-75, poi ancora Baron ed un canestro di Goss fissano lo score sul 76-79 a 2’55” dalla fine.
Un persa di Goss potrebbe costar cara, ma Rudez non punisce da 3 dall’altra parte e così due liberi di Baron siglano il -1 (78-79) allo scoccare dell’ultimo minuto. Sanikidze ma 2/2 dalla lunetta per il +3 Saragozza a 47″ ma dieci secondi dopo ancora Baron infila da 3 la parità perfetta sul 81-81.
La panchina spagnola, fino a quel momento ridente e spensierata, di colpo piomba in un silenzio irreale, con qualche giocatore con le mani tra i capelli ed i compagni in campo nervosissimi e senza idee.
La frittata per gli spagnoli la combina Tabu, che macchinosamente imbroglia l’ultimo assalto aragonese e consegna a Bobby Jones la rubata con relativo canestro che vale rimonta e vittoria.
Sala Stampa:
Abos:
“Incredibile aver perso una partita così, ma abbiamo giocato bene il primo tempo ma poi difeso male nel secondo. Dovevamo vincere per qualificarci contro una squadra senza più possibilità di andare avanti, ma invece abbiamo perso. Complimenti comunque a Roma che senza possibilità si è comunque battuta ed ha vinto”.
Dalmonte:
“Avevo chiesto alla squadra che orgoglio e professionalità avessero il sopravvento. Otto giorni fa eravamo qui a commentare la prima di quattro partite e oggi serviva qualcosa che venisse da dentro. Al di là di una palla che va dentro o fuori, abbiamo avuto rispetto e abbiamo fatto cose che incominciano ad essere cementate”.
Virtus Roma-Cai Saragozza 83-81 (18-18; 19-25; 19-18; 27-20)
Alessio Teresi