Per le condizioni con cui si è presentata, la Pasta Reggia avrebbe potuto firmare per una gara in equilibrio da giocarsi punto a punto. Con un Vitali a mezzo servizio e una rotazione giocoforza allungata, la Juve avrebbe dovuto profondere uno sforzo difensivo immane per provare a contenere la batteria di tiratori felsinei, non c’è stata la perfezione, ma vuoi le scarse percentuali ospiti, vuoi la spinta del Palamaggiò, è arrivata una buona prestazione, con uno scarto anche di 8 punti che, per una gara giocata a bassi punteggio, è gran cosa. Marce alte in avvio per i padroni di casa, che guidati dalle schiacciate di Moore e dalla buona verve di Roberts firmano subito un vantaggio importante sul 12-2. Bologna sparacchia dal campo senza trovare il bandolo della matassa, Ware è un fantasma, Motum non si fa vedere ed allora è solo Jordan a tirare acqua al suo mulino con tanto gioco spalle a canestro. Moore continua a imperversare sul campo, ma i canestri dalla lunga distanza di Hardy e Walsh chiudono il gap. Brooks e un positivo Gaddefors si rispondono colpo su colpo e siamo 19-17 alla prima pausa. Ancora super Gaddefors con la tripla spinge i suoi col naso avanti, ma Caserta non è da meno e con un Tommasini pescato abilmente dalla panchina trova il gioco da tre punti per il pareggio. Caserta quando può prova a correre in contropiede cercando quasi sempre la giocata spettacolare, Moore ringrazia e mette già a referto 16 punti all’intervallo, King prova a contenerlo, ma invano. Alla pausa lunga Caserta è avanti 34-31. Ci si aspetta il solito terzo quarto soft della Juve che invece stupisce. Brooks dalla media e Roberts dalla lunga fanno male ai bolognesi dopo pochi istanti. Walsh prova a caricarsi la squadra sulle spalle e a riportare i suoi sotto, finanche al -4, ma nel momento topico è Brooks a trovare un fallo e canestro importante. La gara improvvisamente vede ghiacciare le percentuali, Caserta prova a infuocare l’ambiente con l’alleyop tutto campo sull’asse Hannah-Roberts, ma si resta con poco altro a referto da segnalare, è 50-40 al 30′. Nell’ultima frazione, invece, girandola di emozioni, con Ware che si sveglia dal suo torpore e mette 7 punti di fila che riportano Bologna sotto di sole 3 lunghezze a 3′ dalla fine. Tra palle perse, tiri mancati e altri errori marchiani da segnalare, Caserta si vede rimontare fino al 56-55 realizzato da Hardy in una tonnara, Bologna ha la palla del sorpasso prima con Ware, che sbaglia l’ennesima tripla di giornata e con King da rimbalzo offensivo, ma la palla non entra, sul fronte opposto Moore capitalizza con un rimbalzo offensivo e un canestro il momento e di fatto chiude la gara. Ci saranno solo altri liberi, con Bologna che forza, sbaglia e perde anche il manubrio, finisce 65-57, con Caserta che sale a 8 punti in classifica.
PASTA REGGIA CASERTA – GRANAROLO BOLOGNA 65-57
Parziali: 19-17; 15-14; 16-9; 15-17
Progressione:19-17; 34-31; 50-40; 65-57
Tabellino
Sala stampa
Molin
Un solo risultato a disposizione, vittoria che arriva con la difesa forte. Forse nel finale abbiamo perso le mani dal manubrio, ma in fase di crescita questi cali possono esserci. Quando contava davvero, la difesa non ci ha tradito e abbiamo trovato le nostre certezze anche in attacco, andando dal nostro capitano Mordente.Bene Tommasini, questo è quel che mi aspetto da lui
Bechi
Tanti errori e abbiamo peccato in cattiveria, non riuscendo a mettere in pratica ciò che avevamo preparato in settimana. Troppi tiri dalla lunga distanza e poca aggressione in attacco. Nel finale, quando ne abbiamo avuta la possibilità, abbiamo fallito il sorpasso dopo un buon rientro. Le assenze han pesato perchè siamo arrivati più stanchi alla volata finale. Dobbiamo crescere, di squadra, anche perchè non tutti han capito che campionato stanno affrontando
MVP: Di sicuro un ottimo impatto per Moore e Roberts, ma nel finale ci pensa Mordente. Per Bologna bene Walsh e Gaddefors.
WVP: Malissimo Ware, abulico e con tante forzature, non incisivi King e Motum
Domenico Landolfo