Siena, 15 dicembre 2013 – Nonostante l’assenza più pesante che si potesse immaginare per Siena, quella di Daniel Hackett, la Montepaschi fa propria la gara contro Roma e vola in testa alla classifica mantenendo il passo di Sassari e Brindisi a loro volta vittoriose. Davvero due punti d’oro quelli di stasera per Marco Crespi, due punti d’oro perché ottenuti contro una buona squadra in grado di fermare perfino la favoritissima Milano e perché, come detto, ottenuti in condizioni di emergenza. La classifica si allunga e dietro alle 3 battistrada, Siena compresa, c’è solo Cantù vittoriosa nel derby di Varese mentre le altre al momento sono attardate di almeno 4 punti con Milano che recupera domani sera contro la Scavolini Pesaro.
La partita si è divisa in due tronconi ben distinti, a fronte di un primo tempo equilibratissimo si è infatti assistito ad una seconda parte di gara nella quale Siena ha preso le redini dell’incontro per non mollarle più fino alla fine. L’allungo vero e proprio si è avuto nell’ultimo quarto, ma già alla ripresa delle ostilità, dopo l’intervallo, la Mens Sana è riuscita a prendere 4-6 punti di vantaggio e a portarli fino all’ultima sirena quando poi ha preso il volo toccando il vantaggio in doppia cifra. Il primo e il secondo quarto sono stati di equilibrio assoluto con parziali terminati 19-19 e 18-18 a conferma di una partita che non riusciva a trovare un padrone. Siena ha provato a fuggire subito (5-0), ma la Virtus ha capovolto velocemente il risultato e l’unico timido tentativo ospite di impadronirsi della gara si è avuto sul 29-21. Il vantaggio di 8 punti dei capitolini è stato possibile grazie soprattutto all’unico momento di trance agonistica del temutissimo Baron che ha scagliato 2 missili da distanza siderale (do you know Mike Penbherty?) permettendo ai suoi di provare a prendere il largo. Quel 29-21 è rimasto il gap più ampio tra le due squadre nei primi 20 minuti conclusi poi sul 37-37. Nel secondo tempo, come detto, Siena è riuscita a prendere prima, e mantenere poi, un vantaggio esiguo che si è dilatato solo nell’ultimo quarto quando la precisione al tiro dall’arco di Cournooh, Nelson, Viggiano, ha fatto la differenza. La Montepaschi è riuscita perfino a fare la voce grossa nel pitturato cogliendo 37 rimbalzi contro i soli 26 dei romani ed ha tirato nettamente meglio degli avversari da 2 con un buonissimo 57%, mentre la media nel tiro dall’arco è stata pressoché uguale per entrambe le squadre che si sono assestate intorno al 36%.
A livello di singoli, tra i padroni di casa, impossibile non accendere i fari sulla gara di Cournooh, il ragazzo di colore è stato strepitoso chiudendo con 5/7 dall’arco e disputando una gara di spessore e di personalità che fa ben sperare per il suo futuro cestistico, ormai è una garanzia. Accanto a lui la solita conferma della crescita del duo Green-Hunter: Marco Crespi non ci ha messo tutto sommato molto tempo a portare questi due giocatori ai livelli che competono loro. Hunter è stato il signore del pitturato catturando 12 rimbalzi e lottando alla pari con Mbakwe pur rendendogli 4-5 centimetri ed una decina di chili di peso, il play ha ormai preso le redini della squadra e si propone sempre più anche come realizzatore. Bene Viggiano, soprattutto nella ripresa dopo aver giocato sprazzi di primo tempo non al proprio livello, bene anche Ress collante della squadra e solido in ambedue i lati del campo. Dopo aver ricordato il notevole impatto avuto da Nelson, partito dalla panchina, ci sono da mettere in luce anche le note non proprio positive. Un Rochestie confusionario e pasticcione che soltanto in qualche sprazzo di gioco è sembrato il giocatore di una ventina di giorni fa, in difficoltà Carter, autore della prima tripla della gara e poi fuori per 5 falli, infine Ben Ortner che conferma il periodo di difficoltà che sta attraversando.
Roma: ci è piaciuto molto Phil Goss, in campo a lungo e molto produttivo, ha messo spesso in difficoltà il proprio avversario diretto, crediamo di poterlo indicare come il migliore dei suoi. Buona anche la prova di Mbakwe che ha dato vita ad una sfida ad altissima quota con Hunter, anche per lui ben 12 rimbalzi. Curiosa la prova di Hosley che ha chiuso con 16 punti ma ben 10 dei quali ottenuti dalla lunetta, frutto di 8 falli subiti. Il 3/10 dal campo di Jones ci dice di una sua partita da non annoverare tra le migliori, così come quella dell’ex di serata Lorenzo D’Ercole, anche Moraschini può sicuramente trarre molto di più dal proprio talento. Jimmy Baron: era attesissimo e temutissimo, è stato l’anima dell’unico allungo ospite quando, con 2 bombe da almeno 8 metri, ha scavato il temporaneo +8 dell’Acea, a dire il vero si è limitato a quello non incidendo poi più di tanto nel prosieguo della gara e chiudendo con 0/3 nel tiro da 2, davvero poco incisivo. Chiudiamo con Jordan Taylor: in 20 minuti trascorsi sul parquet immaginiamo che si sia poco inzuppato la maglietta di sudore, non sappiamo se le voci di mercato lo destabilizzano o se ci sono altri problemi in spogliatoio, ma vederlo in campo stasera è stata una pena assoluta, non stiamo parlando di Kobe ma neppure del giocatore abulico e svogliato visto sul parquet senese. Tonolli e Righetti sono stati spettatori non paganti.
Montepaschi Siena – ACEA Virtus Roma 82-70
Parziali: 19-19, 18-18, 23-19, 22-14
Progressione: 19-19, 37-37, 60-56, 82-70
Sala Stampa
Dalmonte
Nulla da rimproverare alla mia squadra in relazione alla produzione che è stata buona, ma abbiamo fatto tanta, troppa fatica per poi chiudere un primo tempo soltanto sul 37 pari. Nel secondo tempo inevitabilmente abbiamo pagato lo sforzo e quando loro hanno cominciato ad allungare non abbiamo avuto la forza di inseguirli, il loro tiro dall’arco nell’ultimo quarto è stato decisivo. Noi abbiamo prodotto tanto ma Siena ha avuto molta più qualità che poi alla fine ha fatto la differenza nel punteggio. Grandiosa la serata di Cournooh che è ormai un giocatore che, al di là delle cifre pazzesche di stasera, si sta guadagnando sempre più rispetto e considerazione, l’assenza di Hackett si è notata meno grazie anche alla sua splendida partita. Siena ha una mentalità vincente costruita con anni di vittorie e si vede, anche con cambi continui di allenatori e giocatori riescono sempre a mantenere un ottimo livello. Bravi. Anche stasera hanno dimostrato solidità fisica e mentale, pochi fronzoli ma fanno sempre la cosa giusta.
Crespi
Grande differenza tra il primo e il secondo tempo. I secondi 20 minuti di stasera sono probabilmente i migliori della nostra annata, siamo stati solidi. Ovviamente l’assenza di Hackett si è sentita, ma tutti hanno lavorato bene e la serata di Cournooh ha ovviato al meglio all’assenza di Daniel. Cournooh stasera è stato strepitoso, altre volte è stato balbettante, lui non è un giocatore balbettante e non è un giocatore strepitoso, è un ottimo elemento che sta crescendo. I nostri obbiettivi sono di arrivare più in là possibile, senza porci limiti particolari e senza crearci falsi problemi.
MVP: Detto e ridetto di Cournooh c’è da segnalare anche l’ottima prova di Phil Goss.
WVP: Un fantasma: Jordan Taylor.
Alessandro Lami
5 Comments
Davide
Buon commento, ottima analisi. Forse siena senza quel cournooh avrebbe faticato (ovvio) ma tanto di cappello a lui e a chi ha saputo farlo crecere in quel modo.
Antonio
Quando un allenatore a fine partita dichiara testualmente:”Nel secondo tempo inevitabilmente abbiamo pagato lo sforzo e quando loro hanno cominciato ad allungare non abbiamo avuto la forza di inseguirli” mi preoccupo molto e faccio una domanda. Non se ne poteva accorgere prima e mettere in campo i neccessari aggiustamenti? Se poi capita di vedere il tuo peggior difensore ma miglior tiratore Baron marcare il fenomeno della serata Cournooh e cercarsi a fatica i tiri da centrocampo allora le perlplessità aumentano. Continuo a pensare che questa squadra è forte e ha potenzialità inespresse perché gioca una pallacanestro non “sua”.
La crisi di Taylor da che dipende? Far crescere i giocatori, farli rendere al meglio non è il compito primario di un coach?
FRED
A mio avviso ieri Roma è incappata in un match giocato male, forse il secondo dopo Avellino ma capita in una stagione, non scordiamolo.
Purtroppo al momento il problema è la panchina, chi entra da in difesa ma non da molto in attacco, grosso grosso problema.
Su JT….Che dire? Spero solo il suo agente sappia bene cosa stia facendo.
Davide
Vero Fred, e aggiungo che nonostante si sia giocato male (anche se direi piuttosto tirato male) siamo rimasti in partita. Non c’e’ stato crollo, ma e’ vero che non si e’ avuta la forza di rimontare. Purtroppo il problema e’ JT e soprattutto Eziukwu, che ormai e’ quasi fuori dalle rotazioni e deve essere sostituito al piu presto. Male la panca, con lollo e moraschini che sono stati impalpabili. Peccato.
hugme
Per come l’ho vista io Roma niente male: deve avere di più dalla panchina, ma Lollo e Moraschini possono tranquillamente dare di più, e deve risolvere il rebus-Taylor. E poi: ma Eziukwu non è in grado di dare qualche minuto di fiato a Mbakwe?