Bologna, 22 dicembre 2013 – Cercava un successo di spessore la Sidigas per rilanciare una stagione sin qui deludente e lo ha trovato, violando la Unipol Arena e mostrando, finalmente, quella freddezza necessaria per chiudere le partite che fin qua era latitata. Tutti sulle spalle della coppia Ivanov-Thomas (47 punti e 18 rimbalzi in coppia) lungo i 40′, ma alla fine anche tutti capaci di trovare le mani giuste per andare a prendere due punti che, dopo il pareggio di Hardy a poco più di un minuto dalla fine, non sembravano più così scontati. E le mani giuste sono state quelle della stessa coppia di lunghi con il bulgaro e l’americano a segnare tutti gli ultimi 7 punti degli Irpini per chiudere i conti. Recrimina, nonostante tutto, la Virtus, sconfitta al termine di una gara comunque vincibile e che, ora, si trova in una situazione di classifica piuttosto brutta. In ottica Final Eight servono almeno un paio di successi e le restanti gare del girone d’andata sono in trasferta a Varese, in casa con Pesaro, a Pistoia e in casa con Cantù. Considerando le difficoltà lontano dalle Due Torri diventa indispensabile non fare errori in casa, anche se già l’ultima giornata con Cantù non pare ostacolo facilmente valicabile. Quanto a oggi, sicuramente sono state pagate le rotazioni accorciate (nonostante il recupero lampo di Imbrò), ma anche le manchevolezze, al contrario di quanto successo per gli ospiti, nel decision making dei propri americani: Hardy due volte si è fatto stoppare il tiro del possibile sorpasso, mentre Ware, con 13” da giocare, ha passato senza motivo la tripla del pareggio, causando l’infrazione di 24” che ha deciso la contesa e sul possesso successivo è addirittura incappato in una puerile infrazione di 5” sulla rimessa.
Il tutto all’interno di una gara che ha avuto un primo strattone da parte di Avellino in partenza, con proprio le triple di Ivanov a spingere i suoi sul +11, subito rintuzzato dai bianconeri, bravi a distribuire i punti su un pò tutti i propri effettivi, sorpassando e chiudendo sopra all’intervallo (38-37), nonostante le troppe palle perse che, alla lunga, hanno fatto la differenza, considerando anche come la Sidigas sia stata invece abbastanza parsimoniosa in tal senso. Il secondo tempo, invece, ha avuto un maggior equilibrio, più distribuito sui 20′, nonostante il miglior rientro in campo degli ospiti, caparbi, tra l’altro, in più di un occasione a trovare canestri pesantissimi sullo scadere dei 24” (due volte Lakovic, una Ivanov). Proprio una tripla dello sloveno mandava Avellino avanti di un punto (58-59) all’inizio dell’ultima frazione, dove Hardy, ispirato e comunque il migliore dei suoi, dava un piccolo margine di vantaggio alla Granarolo (62-59) prima che il solito, devastante Ivanov allungasse in un paio di circostanze in maniera significativa per la Sidigas: 62-66 e poi 66-71. Il duello tra lui e Hardy continuava, visto che proprio l’americano della Virtus con 4 punti a fila impattava a quota 71, prima di quanto raccontato sopra. Errori in serie dello stesso Hardy e Ware, con Walsh questa volta incapace di mettere i canestri della sicurezza, e dall’altra parte liberi e schiacciate di Ivanov e Thomas per mandare verso il panettone natalizio i Lupi in condizioni decisamente migliori.
A margine (ma nemmeno troppo), nell’intervallo della gara, come da consuetudine ormai consolidata, è stato salutato un Grande del passato virtussino. E’ toccato quest’oggi a Ettore Messina, che a Bologna è una delle persone che, in assoluto, ha lasciato più cuori infranti. Tra striscioni e amarcord c’è scappata pure una promessa del coach: “Prima o poi smetterò di girare e allora chissà…”
Granarolo Bologna – Sidigas Avellino 74-78
Parziali: 18-25; 20-12; 20-22; 16-19;
Progressione: 18-25; 38-37; 58-59; 74-78;
MVP: Kaloyan Ivanov è stato un martello pneumatico stasera. Tanto incisivo nei pressi del ferro (12 rimbalzi), quanto spietato da dietro l’arco (4/6). Arma totale.
WVP: Casper Ware ha sulla coscienza non solo quella tripla passata nel finale, ma anche una gara fatta di basse percentuali (4/13) e, più in generale, ancora al di sotto di quelle che erano le aspettative di inizio stagione.
SALA STAMPA
Luca Bechi: “Dispiace chiudere così, perchè avremmo voluto un Natale diverso. Sapevano dell’energia e della forza di Avellino, che arrivava proprio grazie a Ivanov e Thomas in maggior parte. Abbiamo provato a limitare la loro presenza mischiando le carte in difesa con la zona, ma poi, anche nei momenti topici della gara, abbiamo sofferto troppo a rimbalzo, concedendo troppi palloni. Non sarebbe mio intento fare polemica con gli arbitri, ma nel finale la gara è stata troppo lasciata andare: noi cercavamo falli mentre loro continuavano ad andare in lunetta e anche sull’infrazione finale di 5”, erano anni che non ne vedevo fischiare una negli istanti finali di una gara tirata. Anche perchè, a mio avviso, 5” non erano passati. Ad ogni modo, non abbiamo tempo per pensarci. Dobbiamo cominciare a lavorare da subito per Varese. Oggi Imbrò ha fatto una piccola apparizione, mentre Walsh giocava con un’infiltrazione perchè nell’ultimo allenamento ha preso una gomitata da Hardy, e infatti non era fluido come suo solito. Noi quando giochiamo con i nostri “4” sappiamo che siamo leggeri a rimbalzo e quindi dobbiamo provare un pò a coprirci con la zona. Ma oggi Ivanov ha fatto una grande partita, trovando anche una serie di canestri davvero notevoli con la mano in faccia. Confido, comunque, che a Varese andremo in campo con un atteggiamento diverso da quello di Caserta, per giocare una partita più solida.”
Frank Vitucci: “Dopo la prova mediocre di Venezia questa è stata una risposta importante. Abbiamo certamente messo in campo qualcosa in più a livello di atteggiamento e concentrazione. Finalmente, per una volta, un finale punto a punto ci ha premiato, ma ha pagato anche il lavoro difensivo importante che abbiamo fatto contro una squadra con un ottimo attacco. Spero che questo successo faccia scattare la molla giusta nelle teste dei giocatori. Oggi, se avesse vinto, non credo che Bologna avrebbe rubato anche se, guardando l’andamento della gara, siamo stati in vantaggio maggiormente noi. Resta questo risultato importante per noi, in un momento difficile e, comunque, all’interno di un calendario futuro che è davvero ostico”.
Nicolò Fiumi