Mestre (VE), 26 dicembre 2013 – Venezia riprende la marcia verso i playoff dopo la dura sconfitta rimediata fuori casa contro Pistoia, battendo la ben più favorita Cantù. Orgogliosi saranno i tifosi veneziani, che torneranno a casa con un ulteriore regalo natalizio. Per Cantù arriva la prima sosta dopo 3 W consecutive. Il punteggio a fine partita parla di 84 a 79, con il Taliercio addirittura Sold-out un’ora prima del match. Per Coach Pino Sacripanti la mancanza maggiore è stata l’assenza del lungo Marco Cusin. Per Markovski invece, giunto alla 5° vittoria in 7 partite, ha trovato nel roster lasciato da Andrea Mazzon, giocatori di talento puro come Nicola Akele, classe 1995, lasciato in campo ben 18 punti e giunto alla sua seconda partita da titolare. Torneranno già in campo Domenica 29, quindi difficilmente potranno far riprendere i giocatori dai malanni a cui sono affetti. Per Cantù il rilancio sarà in casa contro la Sutor Montegranaro, mentre Venezia andrà a Reggio Emilia e giocherà Lunedì 30 in un match che promette scintille.
Ritornando alla partita di oggi, Venezia parte con il solito quintetto, facendo partire dalla panchina Peric, date le assenze sia del lungodegente Guido Rosselli e di Jacopo Giachetti: Luca Vitali, Donell Taylor, Nicola Akele, Andre Smith e Tony Easley. Cantù risponde con Joe Ragland, Pietro Aradori, Michael Jenkins, Maarten Leunen e Adrian Uter.
Il primo quarto parte con il giovanissimo Nicola Akele ad aprire le danze, seguito da Smith e da Vitali. Tony Easley invece sbaglia la schiacciata del possibile 9-3. Sul punteggio di 14-8 l’Acqua Vitasnella chiama subito Timeout, riuscendo ad avvicinare i veneti a -3 punti con due giocate di Aradori e Jenkins. La seconda disattenzione difensiva da parte dei lagunari costringe “il Zar” Markovski al secondo timeout della partita quando manca un minuto alla fine del primo quarto e sul punteggio di 21-17. Al rientro dalla partita c’e solo 1/2 di Linhart, che chiude questa frazione 22-17 per la formazione di casa.
Le scarse rotazioni venete la fanno da padrone nel secondo quarto: Esordisce in serie A il giovane Paolin, Cantù ne approfitta e riesce ad impattare la partita a quota 22. Venezia è in completo panico, Luca Vitali commette due falli (un tecnico) e costinge Markovski a tenerlo prematuramente in panchina. Sarebbe servito Jacopo Giachetti, ma data la sua mancanza, Donell Taylor viene messo in cabina di regia, sbagliando due volte. Il Coach lagunare chiama il terzo timeout della partita, e riprende la partita, che dura ben poco perchè, dato il parziale di 8-4 dei veneti, e vedendo un ispiratissimo Tony Easley, Sacripanti non si fa raccomandare a chiamarne un altro, di Timeout. Peric entra in campo con il piglio giusto, e prima stoppa Aradori, poi regala l’alley-oop per la schiacciata di Easley. Si va a riposo con il punteggio di 39-34 per i veneti.
La partita non è ancora decisa, e il terzo quarto è griffato Donell Taylor, dopo un primo tempo non proprio entusiasmante (1/8 dal tiro), si rifà e regala quattro punti alla sua formazione. Risponde Joe Ragland che riapre la partita portando i canturini sotto di due punti con il punteggio di 42-40. La tripla di Peric, seguita dai canestri di Akele e di Easley, fanno infuriare Pino Sacripanti che, scagliando prepotentemente la lavagnetta sul terreno di gioco, chiama Timeout con la sua formazione sotto di 9 punti al 27′. Ragland le prova tutte pur di rimettere la propria formazione davanti, e con la rubata di Stefano Gentile per un facile contropiede si termina pure il terzo quarto con Venezia avanti 56 a 50.
L’ultimo quarto di gioco inizia con un botta e risposta di Ragland e di Taylor dall’arco dei tre punti. Smith subisce poi fallo antisportivo da Stefano Gentile, e realizza così tutti e due i tiri liberi, per quella che molto probabilmente può essere la fuga decisiva per la chiusura del match. Con una tripla di Taylor, il punteggio parla di 72-60 al 35′. L’unica tripla di Leunen e il canestro in penetrazione di Joe Ragland danno linfa vitale ai lombardi, costringendo Zare Markovski ad un Timeout per rimettere in ordine le idee. Jenkins realizza una tripla, ma due tiri liberi di Andre Smith e due canestri di Peric possono finalmente far gioire i tifosi veneti, giunti in massa per assistere ai propri beniamini. Il palazzetto gremito applaude la formazione di casa, festeggiando questo successo e bloccando per 84-79 la formazione più in forma del momento.
Nel Post-gara, Zare Markovski analizza la partita di oggi, dicendo che l’aggressività e la gestione degli uomini con tanti falli è stata ben orchestrata, tenendo alto il ritmo a rimbalzo. Si complimenta con tutti i giocatori, compreso Linhart, capace di giocare da guardia, ma anche da Playmaker e da ala piccola.
UMANA REYER VENEZIA – ACQUA VITASNELLA CANTU’ 84-79
Parziali: 22-17; 17-17; 17-16; 28-29
Progressione: 22-17; 39-34; 56-50; 84-79
MVP: Premio meritatamente dato a Tony Easley. Il lungo veneto realizza una doppia doppia (16 punti e 11 rimbalzi) conditi da 5 assist e +19 di valutazione. Ci si aspettava una prestazione del genere vista l’assenza del centro canturino Marco Cusin. Lui non ha deluso le aspettative.
WVP: Maarten Leunen. Prestazione un pò triste da parte dell’ala grande statunitense, con solo due triple messe a segno su 36 minuti di gioco. Cantù si aspetta molto di più da lui, soprattutto se Aradori e Ragland rendono bene come oggi. Per Sacripanti invece ha pesato molto la mancanza di Cusin, che ha costretto Uter e Leunen ha giocare molto tempo senza ricambi di livello.
Giulio Pizzaia