Seconda ed ultima raffica di nomi da seguire (forse) in un sabato di partite decisamente godibili e spalti gremiti al limite della capienza nel pomeriggio(presente anche il ct della nazionale Simone Pianigiani), e notevole manipolo di scout internazionali ed addetti ai lavori al mattino (tra cui il sempre gentilissimo Marco Calvani).
Edin Atic del Spars Sarajevo(nella foto)si conferma probabilmente il miglior prospetto dell’edizione. Numeri impressionanti i suoi in termini di punti nelle tre gare disputate. Media sopra i 20 (con oltre venti tiri presi di media in ogni partita) e ciliegina finale nel pomeriggio con anche 15 rimbalzi catturati contro la Virtus Siena. Deve migliorare nel tiro da 3 punti, ma questo è un nome che credo in futuro leggeremo nel roster di qualche squadra di livello.
Tra i centri, il meglio lo ha fornito il bielorusso Maksin Salash del Cajasol Siviglia.
Classe 96′ e 2.06 questo ragazzo spicca per completezza. Fisico notevole, ottima presa di posizione nel pitturato, eccellente uso delle braccia in difesa. A mio giudizio il miglior centro della competizione, migliore di gran lunga anche del tedesco Kessen segnalato ieri.
Infine un play, Bruno Skokna del Cibona, un classe 97′ 1.90 con eccellente visione di gioco e mani morbidissime.
43 di valutazione per lui nel match contro Milano, percentuali notevoli al tiro e capacità di adattarsi ad almeno tre ruoli, anche se in regia probabilmente ottiene i risultati migliori.
Complessivamente questi 3 giocatori, anche per costanza di rendimento, mi sembrano dover entrare di diritto nel miglior starting five del torneo.
Chiudo con gli italiani. Colpevolmente ieri ho dimenticato Andrea La Torre della Stella Azzurra. Forse perchè oramai lo conoscono in parecchi e non è una sorpresa.
Dell’Armani Milano segnalo Alberto Cacace, un ala 1.98 dotata di ottimo tiro dalla lunga ed il play Giosuè Hamadi.
Si cala il sipario ancora con la Stella Azzurra, società ospitante. Federico Mussini in regia cresce a vista d’occhio ed il centro Curtis Nwochuocha (18 leggasi diciotto rimbalzi contro il Bayern) per fisicità e dominio delle plance potrebbe trovare congrua collocazione in futuro in ambito professionistico, magari non in club di prima fascia.
Alessio Teresi