Caserta, 29 dicembre 2013 – Basterebbe citare il 20-44 della ripresa per raccontarvi una gara che di fatto non c’è stata. La Juve si sgonfia sul più bello, non rientra in campo dopo l’intervallo e Sassari prima con la difesa e poi con le sue immancabili triple riesce a vincere, come al solito anche con grande scarto nei confronti di una truppa come quella di Molin che, senza Moore, oggi pecca e non poco di precisione.
Dopo un inizio di gara convulso, in cui si segnala solo un problema al piede per Travis Diener, che lascerà ben presto il campo, a dominare sono le palle perse da ambo i lati. Roberts è ispirato e segna subito 7 punti che spingono Caserta, ma Drake Diener con la tripla e la panchina sarda, con Sacchetti sugli scudi, fa il resto e la gara rimane in equilibrio. Sassari prova a scappare guidata da Devecchi e Vanuzzo, ma la Juve trova un positivo Scott che, con minutaggio aumentato, ripaga la fiducia del suo coach. Il cruccio di oggi è Hannah, imbrigliato, abusato da parte della difesa avversaria con tante, troppe palle perse. I punti di Marques e Caleb Green chiudono i primi 20′ sul 37-38 che lascia presagire ancora una gara intensa, ma così non sarà.
Caserta scompare e becca un 13-1 mortifero, in cui il campo aperto e le spaziature perfette della squadra di coach Sacchetti fanno la differenza. Thomas, Caleb Green e Drake Diener puniscono dagli angoli implacabili, dilatando lo svantaggio oltre la doppia cifra. Sempre Green e Thomas si fanno vedere vicino a canestro, subendo falli e realizzando, con il solo Scott a provare a scuotere i suoi. Aggiungiamoci che, alla pessima serata di Hannah, si aggiunge la giornata storta anche per capitan Mordente che si sbatte tanto dalla cabina di regia e il gioco è fatto. Il press a tutto campo degli uomini in biancoblu è asfissiante, M.Green forza parecchi recuperi, e se poi, anche quando ci sono ottimi tiri costruiti, la Juve non li manda a bersaglio è notte fonda. Non illudano i punti di Scott e Roberts nell’ultimo periodo.
L’ultimo sussulto della gara è la tripla di Thomas che porta oltre quota 15 le distanze, ed è lì che può iniziare il puro garbage time. A segnare la sconfitta della Juve parlano molto bene i numeri, con 14 palle perse (3 Mordente, 5 Hannah) il 45% da 2, il 2/14 da 3, nonchè l’imbarazzante dato della valutazione. Sono ben 5 gli uomini in doppia cifra per la Dinamo, che esce con merito dal Palamaggiò con un +25 finale che forse non ci sta nelle proporzioni, ma che identifica appieno la differenza fra due squadre. L’assenza di Moore non può essere una scriminante, oggi è mancata voglia e agonismo, la difesa è stata pigra e le forzature in attacco sono apparse evidenti. C’è da lavorare perchè le prossime due gare, che saranno con Cremona e Pistoia sono fondamentali per la lotta per la retrocessione e due vittorie farebbero comodo, nonchè, se davvero questa squadra vuole puntare alla Final Eight, fare 4 punti sarebbe un viatico necessario per sperare poi in incastri e combinazioni per accedervi.
PASTA REGGIA CASERTA – BANCO SARDEGNA SASSARI 57-82
Parziali: 17-20; 20-18; 10-23; 10-21
Progressione: 17-20; 37-38; 47-61; 57-82
Sala Stampa
Sacchetti
Contratti nel primo tempo, la difesa ci ha spianato la strada nella ripresa, ci ha fatto produrre il break e poi abbiamo giocato la nostra pallacanestro. Bene la panchina, con ottime soluzioni da Brian e Marques Green, con Devecchi che ha messo delle bombe importanti all’inizio. Non eravamo soddisfatti dei risultati nelle ultime partite, avevamo giocato una buona difesa ma il nostro attacco non aveva raccolto quanto seminato. Oggi ci siamo riusciti, grazie anche a Green e alla sua ottima capacità di pressare. Travis non ha giocato per un problema al piede che mi ha comunicato di avere dopo il suo ingresso in campo.
Molin
Sassari è stata decisamente superiore nella ripresa. Sono amareggiato per non essere arrivato a giocarmela fino alla fine.Una gara tra adulti e bambini in alcuni frangenti, non dobbiamo rammaricarci, perchè siamo la stessa squadra che ha vinto a Siena e che oggi ha perso sonoramente. Oggi ci è mancata cattiveria e voglia, i loro piccoli ci hanno pressato e costretto a brutti tiri, è stato deludente dare un dispiacere al pubblico che gremiva le tribune. Su Moore non sappiamo molto, farà una lastra in settimana, ma speriamo di averlo già domenica prossima a Cremona
Mvp: Devastante Caleb Green, che chiude con 19 punti e 7 rimbalzi, decisivi però anche Drake Diener e Omar Thomas. La panchina di Sassari tutta merita un mvp.
Wvp: Facile dire Hannah, che ha perso il bandolo della matassa, ma vanno equiparate le colpe con tutta la squadra che stasera non c’era.
Domenico Landolfo