Cucciago (CO), 29 dicembre 2013 – Dopo una partita molto equilibrata, con i padroni di casa privi di Marco Cusin e con Stefano Gentile non in condizioni ottimali, e Michael Jenkins gravato subito da falli personali a seguito della fiscalità delle chiamate arbitrali, la Sutor Montegranaro riesce a tenere testa al maggiore tasso di talento avversario, grazie ad una condotta di gara sfrontata e spregiudicata, che solo una rotazione accorciata ed avventata, a pochi minuti dalla fine, le ha negato la gioia di una vittoria insperata ma che poteva essere tranquillamente conseguita.
La scelta pseudo-obbligata del pur valido coach Recalcati, di schierare tre ali piccole ed alternarle in cabina di regia (Tessitore, Lauwuers e Cinciarini) a tre minuti dalla fine, con Montegranaro avanti di un punto, privilegiando un quintetto piccolo e le scelte obbligate conseguenti, per le conclusioni dal perimetro con scarsa fortuna, dà il via libera allo scarico incontrastato dell’energia di Uter ed Aradori per la vittoria finale dell’Acqua Vita Snella, che approfitta così di un momento di opacità alla conclusione delle bocche di fuoco ospiti, con le polveri bagnate nel momento cruciale del match.
La partita inizia con la Pallacanestro Cantù avanti subito di 10 pts. (17-7). La difesa di Montegranaro sembra un po’ fragile, con gli ospiti che si affidano esclusivamente alle scorribande di un buon Daniele Cinciarini del primo tempo e lo sgusciante ed efficace play Mayo. Uter commette subito due falli che costringono subito coach Sacripanti ad abbassare il quintetto. Il primo periodo si chiude con il vantaggio di casa per 27-19.
Ad inizio del secondo periodo Recalcati schiera la zona, è un gioco da tre punti di Marcel Jones a portare avanti Cantù di 10 pts. Montegranaro reagisce con le penetrazioni di Mayo e la fisicità di Skeen, a caccia di mismatch vincenti. Sono tre tap–in consecutivi di Luca Campani a portare i marchigiani a -3. Ragland e Jones ristabiliscono le distanze (+8) in favore dell’Acqua Vita Snella. Il primo tempo si chiude con il vantaggio casalingo per 51-46.
Nel terzo periodo gli ospiti partono molto bene con quattro punti di Skeen ed il canestro di Cinciarini. Aradori con una tripla restituisce ai suoi due possessi pieni di vantaggio. Mayo replica all’ala azzurra e Montegranaro resta ad un solo possesso di svantaggio. La partita ora si svolge sui binari della perfetta parità, con Jones ed Aradori che, grazie a delle belle giocate offensive, garantiscono un minimo di tranquillità alla squadra di Sacripanti, e si oppongono al sorprendente e positivo Luca Campani ed agli altri due lunghi marchigiani, Skeen e Sakic, per un finale di periodo di 68-63 per l’Acqua Vita Snella.
Nell’ultimo periodo Cantù non riesce a concretizzare nessun break che gli consenta di allungare sulla Sutor, mai doma. E’ un grande Mayo ed un efficace Mazzola, a portare avanti Montegranaro. A questo punto, con il ritorno in campo di uno stremato Cinciarini ed il ritorno in panchina di uno scarsamente impiegato Valerio Mazzola, Cantù piazza il break finale decisivo (12-0), grazie ad uno straripante Uter, che trova la difesa ospite molle come il burro affondato da un coltello.
Acqua Vitasnella Cantù – Sutor Montegranaro 89-78
Parziali: 27-19; 24-27; 17-17; 21-15
Progressione: 27-19; 51-46; 68-63; 89-78
Sala Stampa
Sacripanti
Per noi questo è un successo importantissimo, uno dei più importanti della stagione. Ero molto preoccupato per questa gara: stiamo attraversando un momento difficile senza Cusin e con un Gentile dolorante, che abbiamo scelto di fare partire in quintetto affinché si raffreddasse il meno possibile. E’ fondamentale fare punti anche nei punti critici. Voglio fare i complimenti ai miei ragazzi per questa vittoria perché sono stati tenaci fino in fondo, hanno reagito e sono stati pronti ad attaccare la zona. Voglio anche ringraziare il nostro pubblico. Non mi aspettavo un palazzo caldo che ci desse una spinta così grande. Ero preoccupato di trovare un’atmosfera soft visto il periodo dell’anno.
Recalcati
Ovviamente perdere non fa mai piacere. Devo dire che ci è mancato davvero poco. Serviva un po’ di cattiveria agonistica nel momento in cui siamo andati avanti di un punto perché in quel frangente si è decisa la partita. Abbiamo commesso qualche stupidaggine e dei falli mentre eravamo in bonus dando a Cantù la possibilità di andare in lunetta. Dispiace perché abbiamo disputato una buona partita.
Mvp: Marteen Leunen, poliedrico ed efficace in ogni zona del campo, jolly insostituibile di Sacripanti.
Wvp: Carlo Recalcati, alza bandiera bianca prima del tempo, privilegiando determinate gerarchie alla necessità contingenti nel momento topico del match
Serafino Pascuzzi