Atene, 2 gennaio 2014- Comincia malissimo la Top 16 di Milano, sconfitta nettamente 73-57 ad Atene dal Panathinaikos in una partita dove gli uomini di Banchi raramente sono stati in grado di impensierire i campioni di Grecia. I sedici punti finali sono il risultato di una pesantissima lezione subita sul parquet di Oaka da una squadra che in questo momento non è all’altezza di competere con il gotha della pallacanestro europea. Il Panathinaikos invece ha confermato, ancora una volta, di essere in grande crescita e soprattutto di essere un gruppo dove ogni giocatore posa il suo mattoncino per la costruzione del risultato finale. Diamantidis, sebbene in serata scarsa a livello realizzativo, ha ispirato quasi tutte le azioni offensive con i suoi 11 assist finali, Lasme ha contribuito pesantemente con i suoi 13 rimbalzi all’imbarazzante predominio sotto le plance degli ateniesi(39-22 il computo finale dei rimbalzi), e perfino Fotsis, con ancora nelle orecchie i fischi e le critiche di due anni in maglia milanese, è stato protagonista dei canestri che hanno gettato Milano nel baratro del -20(62-42)ad inizio 4/4, concludendo addirittura la partita con un alley hoop che ha mandato in visibilio i quattordici mila della Olympic Arena. Per Milano una serata nera, soprattutto in attacco dove spesso sono mancate le idee e le fiammate di uno spento Hackett. Langford, ben anestetizzato dalla difesa verde, si è visto solo a buoi scappati. Soltanto Gentile, 14 punti per lui, è riuscito a sprazzi a combinare qualcosa di buono mentre è totalmente mancato il gioco sotto canestro, con Lawal e Samuels, catapultati forse in una realtà ancora troppo grande per loro, annullati completamente dalla fisicità di Lasme e soci.
Cronaca:
Pedoulakis parte con Diamantidis, Ukic, Gist, Maciulis e Lasme.
Dall’altra parte Banchi opta per Hackett, Gentile, Langford, Melli e Lawal.
Subito difficoltà per Milano ad attaccare la difesa arcigna del Panathinaikos, abile a tenere le penetrazioni e ad accoppiarsi sugli scarichi.
L’impatto di Diamantidis in fase di costruzione è devastante, Milano non riesce a far fronte al pick and roll del numero tredici che dopo 8′ minuti è già a quota 6 assist(ne collezionerà 11 a fine partita), con la tripla di Gist che porta i verdi avanti 20-12. Banchi corre allora ai ripari e decide di mettere Moss, al rientro dopo quattro partite, in marcatura sullo stesso Diamantidis. L’ex Siena ci mette la solita garra ma la condizione fisica è quella che è. Milano bene o male riesce comunque a tenersi a galla(30-25 al 17’30), finchè sei punti di Mavrokefalidis fissano lo score sul 38-31 all’intervallo lungo.
L’Armani si ripresenta dopo la pausa con Samuels, reduce dal lungo infortunio alla mano, sul parquet per cercare quelle soluzioni in attacco in post mancate nei primi venti minuti. La scelta non si rivela francamente tra le più felici e negli ultimi quattro minuti del tempo(43-37 al 26′), fra le altre cose con Ukic in regia e Diamantidis in panchina, il Pana stringe i tempi e con un 9-2 di parziale chiude il 3/4 sul 52-40. Il primo minuto e mezzo dell’ultimoquarto è devastante per le speranze milanesi. Ramel Curry e Fotsis portano il Pana avanti di 20(62-42), poi solo qualche penetrazione di Langford e gli inutili canestri di Jerrels.
Milano scopre sulla propria pelle quanto è dura l’Eurolega che conta.
Speriamo sia un’esperienza che serva per le prossime partite.
Sala stampa:
Banchi:
“Prima di tutto complimenti al Panathinaikos per aver affrontato la partita con grande aggressività. Credo che per giocarsela questo contro il Panathinaikos lo si deve affrontare e giocare in maniera diversa. Le nostre percentuali in attacco sono state scadenti ed è stato impossibile costruire opzioni diverse contro questa difesa del Panathinaikos
I loro cambiamenti difensivi e la pressione creata ci hanno messo in agitazione e non siamo riusciti a trovare un equilibrio nella nostra manovra. Basta pensare il modo in cui abbiamo affrontato il terzo periodo della partita. Soprattutto perché abbiamo fatto degli errori nei primi sei minuti del terzo periodo e poi è stato impossibile girare la partita. Nella prima parte di gara Diamantidis ha mostrato le sue capacità di creare non solo per sè stesso ma anche e soprattutto per i compagni. Comunque è solo la prima partita e cercheremo di migliorare e recuperare i giocatori che questa sera erano fuori fase per alzare il nostro livello e poter competere con i migliori club”.
Pedoulakis:
“Era la prima partita della Top 16, importante anche per il moraleAbbiamo difeso a livello altissimo e giocato con energia e fiducia, prendendo soprattutto tanti rimbalzi in attacco che hanno contribuito a farci creare secondi tiri..difese erano a un livello molto alto. attacco. Abbiamo inziato bene ma dobbiamo continuare”.
Alla domanda circa la stabilità mostrata dalla squadra nelle ultime partite, ha dichiarato: “Giocavamo in casa stasera, ad Atene, logico quindi che ci siamo allenati duramente per arrivare pronti alla gara. Basta vedere l’energia che ha messo Diamantidis nella partita. Abbiamo comunque fatto molti errori anche oggi, dovremo limirali in futuro. Ukic ha giocato solo con un allenamento alle spalle ma l’ho voluto in campo, stasera non era una partita per i giovani ma per chi ha esperienza”
Panathinaikos-EA7 Armani Milano 73-57 (20-14; 18-17; 14-9; 21-17)
Tabellini:http://live.euroleague.net/gamesjs.aspx?ig=euro_124&st=20&dp=FSAM7F265549311GB256YEMEM&z=0
Mvp: Stefan Lasme, solo 7 punti a referto ma 13 rimbalzi e 3 stoppate. Una piovra insormontabile sotto le plance.
Wvp: bocciatura complessiva per tutta Milano. Ci si aspettava davvero molto di più dopo i recenti sforzi economici per rendere la squadra competitiva anche in Europa.
Alessio Teresi