Nella festa per il compleanno dell’Olimpia, i biancorossi si regalano un rotondo +30 inflitto ai due volte campioni d’Europa dell’Olympiacos. Una partita dalla rara perfezione tattica e mentale, ha portato a un’impresa che nessun altro era riuscito a fare in campo europeo durante questa stagione.
Hackett e Langford hanno segnato la strada e tutti gli altri l’hanno sapientemente seguita, mettendo in campo il 110%.
La gioia è enorme per questo risultato, ma ne deriva anche un dovere: dare continuità ed essere consci che nella testa e nel cuore si vincono le partite, non nello status.
L’Olympiacos apre il match con la solita fisicità che ne contraddistingue il gioco, ma Milano dopo un paio di minuti di adattamento, entra in partita e va 8-4 grazie alla tripla di Hackett. Il suo scontro con Spanoulis ha già connotati nobili e il greco, sebbene non riesca ad avere sguardi aperti a canestro per il collasso della difesa su di lui, sforna 5 assists nei soli 10 minuti iniziali. Printezis segna quattro punti in fila per il 16-12 ospite, prima che Hackett non perda il pallone regalando a Sloukas il canestro a fil di sirena per il 16-21.
L’EA7 esce bene dalla prima pausa e recupera in un minuto il distacco, portandosi poco dopo sul +6 con una tripla di Langford, che costringe Bartzokas al timeout. In assenza di Spanoulis l’attacco dei greci perde di pericolosità, trovando rarissimi buoni tiri, ma quando torna il faro, i campioni d’Europa rimettono la testa avanti sul 30-29.
La chiusura di quarto è tutta milanese con una difesa arcigna e un parziale di 10-2 che manda tutti negli spogliatoi sul 39-32.
Nei sogni più nascosti dei tifosi milanesi c’era un terzo quarto come quello inscenato dai ragazzi in campo. Questi dieci minuti sono un estratto di quello che potrebbe essere questa Olimpia se giocasse con la testa e l’aggressività di una grande squadra. L’Olympiacos non ci capisce nulla della difesa organizzata da Banchi e, grazie all’aggressività belluina di Hackett e Langford, scava un devastante parziale di 24-8.
Daniel gioca faccia a faccia contro Spanoulis che, pur soffrendone l’intensità ne riconosce i meriti in diverse occasioni. Langford, invece, regala una costanza di produzione offensiva chirurgica, segnando in ogni occasione fosse necessaria e trascinando di peso i suoi al parziale decisivo. Finalmente colleziona una prestazione di altissimo livello contro un’avversaria importante.
Da un approccio e un’intensità così nascono le alte percentuali, 48% da 2 e 57% da 3 figlie più della convinzione che della tecnica.
Senza timore di smentita, questi sono stati i dieci minuti più belli dell’Olimpia degli ultimi 15 anni.
Sembra quasi irreale dirlo, ma gli ultimi dieci minuti sono puro garbage time, dove Milano raggiunge anche il +32 con un canestro di Langford negli ultimi secondi.
L’Olympiacos perde la sua prima partita in Europa e lo fa nel modo peggiore possibile. Bruttissima prova corale della squadra di Bartzokas che userà sicuramente questa debacle per motivare i suoi in vista delle prossime partite e del ritorno.
EA7 Emporio Armani Milano-Olympiacos Pireo 81-51 (16-21, 23-11, 24-8, 18-11)
Quotes:
MVP: Daniel Hackett. Statisticamente potrebbe non esserlo, ma per come ha giocato faccia a faccia contro il miglior giocatore d’Europa, si merita pienamente l’award. La sua partita è stata eccezionale.
WVP: Bryant Dunston. Doveva essere il centro titolare di Milano prima dell’irruzione greca, ma questa sera ha dimostrato tutto il lato peggiore di sé. Mai in partita e troppo spesso fuori posizione.