Masnago (VA), 12 gennaio 2014 – Davanti al solito straordinario ed appassionato pubblico di Masnago, la Virtus Roma sciorina la solita prova da trasferta compatta ma sempre a sprazzi come spesso le capita in questa stagione, portando alla fine a casa un risultato di preziosa fattura ed issandosi al quarto posto in classifica, aspettando Milano-Siena.
Dicevo della solita gara a sprazzi dei giallorossoblu. Subendo un parziale iniziale da 10-0, i ragazzi di Dalmonte grazie ad uno strepitoso Jimmy Baron da 5/5 dalla lunga tra primo e secondo periodo (terminerà la gara con 22 punt, 5 rimbalzi ed 1 assist, 19 di valutazione), risaliva inesorabilmente la china, difendendo minuto dopo minuto sempre meglio per poi piazzare un mortifero terzo periodo in cui concedeva ai padroni di casa soli 3 punti e mettendone a segno ben 23, +19 e gara praticamente in ghiaccio: 44-62 al suono della terza sirena. Autori dello strappo un concreto Hosley (17 punti, 2 rimbalzi e 2 assist anche se 5 perse e però 4 recuperate, totale di valutazione 14), un JT che alla fine risulterà essere il migliore dei suoi come valutazione (19 punti e 22 di valutazione, 2 assist e 6 falli subiti), ed un insospettato Szewczyk che sfruttava al meglio quel poco di benzina nel motore di cui al momento dispone, autore di punti preziosi (6 con 100% da due), coadiuvato da un tostissimo Mbakwe (6 punti anche lui, peccato per le 5 perse in attacco per il centrone di Roma).
Ma nel quarto periodo, con Varese disperatamente alla ricerca di ossigeno per risalire una china da Cima Coppi, la solita ACEA arruffona, sciupona, distratta e casinista che subiva un parziale da 12-0 e che rischiava di compromettere il match. Ci pensava una tripla di Baron a rimettere a posto le cose al 37′ con la solita tripla, Roma di nuovo a +10 e, nonostante qualche altra bruttura in attacco, l’ACEA espugnava il Pala Whirlpool nonostante un Phil Goss certamente non al meglio delle sue ultime prestazioni.
Infine, ecco il commento anche da parte del sito ufficiale biancorosso:
Dal sito www.pallacanestrovarese.it
La Pallacanestro Cimberio Varese chiude con una sconfitta il girone d’andata. L’Acea Roma passa al PalaWhirlpool sfruttando un ottimo terzo periodo e vincendo 78-86. Approccio solido dei biancorossi che dopo quattro minuti sono in vantaggio di dieci punti sulla squadra capitolina incapace di scardinare la difesa a zona ordinata da coach Frates. L’Acea ritorna in partita grazie ai suoi esterni ed in particolare Baron autore di 15 punti nei primi 20 minuti di gioco. La Cimberio mantiene però la testa della gara andando alla pausa lunga sul 41-39 con un’ottima gestione in regia da parte di De Nicolao. Al ritorno sul parquet Roma apre un parziale mortifero.
La Cimberio non trova più la via del canestro e subisce un break di 3-23 non riuscendo ad arginare gli attacchi avversari. Al termine del terzo quarto l’Acea Roma conduce 44-62. Reazione vibrante dei biancorossi che, sfruttando la mossa del quintetto piccolo privo di centro con Polonara e Sakota sotto canestro, si riavvicinano sino al -5. I tentativi di rimonta della Cimberio però si infrangono in dirittura d’arrivo con l’Acea Roma che esulta vincendo 78-86.
Cimberio Varese – ACEA Virtus Roma 78-86
Parziali: 25-20; 16-19; 3-23; 34-24
Progressione: 25-20; 41-39; 44-62; 78-86
MVP: Baron e Taylor griffano un match notevole. Banks bene per Varese.
WVP: Hassell non pervenuto, si aspettava il suo duello con Mbakwe ma solo 4 punti per lui, 1 rimbalzo. Troppo poco per il centro titolare di Varese.
Fabrizio Noto/FRED
2 Comments
Davide
Io lo sapevo che si vinceva…ora la mia preoccupazione e’ per un girone di ritorno difficilissimo, visto che andremo a brindisi, cantu, milano, venezia, reggio emilia, sassari e bologna. Quindi bisogna vincere sempre in casa (solo siena difficile sulla carta) e poi andare a fare il colpaccio in almeno 3/4 occasioni fuori. Possibile per questa squadra, ma serve la testa dei quarti migliori, altrimenti…
Antonio
Non serve solo la testa. Servirebbe piuttosto una fluidità di gioco d’attacco che ancora non si vede. Troppo spesso si ha l’impressione che chi ha la palla in mano non sa che ci deve fare e i movimenti degli schemi sono confusi e spesso inutili. Baron, ad esempio, i tiri se li inventa il più delle volte da solo e non perché è liberato da un blocco fatto come si deve e nei tempi giusti per il passaggio. E questo persino contro la zona! Il pick&Roll chi lo vede? E il pick&pop? C’è ancora molto da lavorare e meno male che (sigh!) il livello della nostra pallacanestro è quello che è. Comunque sempre forza Virtus per la coppa!!!