Montegranaro torna al successo dopo un mese di deserto e manda in visibilio i supporter del Palas, a digiuno addirittura da novembre, con una prestazione di gran cuore e sacrificio particolarmente nella seconda metà di gara.
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In uno dei momenti più delicati della propria storia, a secco di vittorie da cinque turni, la Sutor tira fuori una prestazione di assoluto carattere e conquista una vittoria che è un tonico rigenerante per classifica, morale ma sopratutto per l’intero ambiente giallo-blu. Nel pre-gara il pubblico si scalda con il saluto ad un pezzo di storia: Oscar Chiaramello, l’uomo della serie A conquistata e mantenuta nel biennio 2005-2007. Tutti in piedi, nessuno ha dimenticato la cavalcata per la conquista della massima serie (del settimo posto in regular season) ed il conseguimento della salvezza, pietre miliari della storia di questa società. Chiaramello è stato senza ombra di dubbio espressione della tenacia di un gruppo che ha gettato non solo il cuore ma tutto se stesso oltre ogni ostacolo e difficoltà. A dir poco significativa la sua presenza al PalaSavelli. Pronti, via e si vive da subito di parziali e controparziali, furia agonistica e paura si fondono creando vuoti d’aria (8 – 16 dopo 6′) e reazioni degli uomini di Charlie che soffrono ma al contempo sono sospinti dalla bolgia ed il calore del palazzetto amico. Mayo è testa e spalle su tutti, i compagni guidati da Cinciarini lo seguono. Il primo parziale vede i padroni di casa sotto di soli due punti (19 – 21), in virtù di una perla di un Donnell Taylor sottotono rispetto alle ultime uscite. Anche la seconda frazione è sinonimo di sofferenza, Akele gavazza al centro dell’area e porta i suoi a toccare il +9, Montegranaro reagisce ma è un fuoco di paglia: il -8 del 20′ è quasi un saldo rispetto a quanto visto in campo. Al rientro sembra non essere cambiato molto con i granata che vanno addirittura in doppia cifra di vantaggio e amministrano tranquillamente. Le percentuali dal campo scemano e le difese hanno il sopravvento sugli attacchi, in questa fase arriva l’improvvisa accelerazione dei beniamini di casa: parziale di 9-2 inspirato da capitan Cinciarini che porta i suoi a -2 al 30′, per poi impattare a quota 62 dopo altri due minuti. Si gioca nel frastuono più totale, i 2300 del Palasavelli spingono e la compagine marchigiana alza ancora il proprio livello difensivo, rubate e deflection a ripetizione, in attacco la lucidità va e viene ma si lotta comunque punto a punto. L’ultimo scatto di resilienza che porta alla vittoria finale è targato dalla premiata ditta Cinciarini-Mayo, che risponde al -3 con due acuti che lasciano di sale i ragazzi di Markovksy e mandano in paradiso il popolo giallo-blù.
SUTOR MONTEGRANARO – UMANA REYER VENEZIA 73 – 72
Parziali: 19 – 21; 17 – 23; 20 – 14; 17 – 14
Progressione: 19 – 21; 36 – 44; 56 – 58; 73 – 72
SALA STAMPA:
Recalcati
“Quando siamo rientrati negli spogliatoi nel primo tempo abbiamo preso coscienza che il divario dipendeva, come spesso accaduto, dai canestri facili che avevamo concesso, e dalla differente difficoltà dei tiri presi. Ci siamo detti che dovevamo lavorare meglio in difesa se volevamo vincere. Mai come oggi le statistiche spiegano molte cose, su tutte va sottolineata la loro percentuale al tiro da due: dal 68% del primo tempo, sono andati al 33% nella ripresa. Ce la siamo giocata nel finale, costruendoci l’occasione di vincere. Abbiamo sofferto a rimbalzo, ma abbiamo recuperato molti palloni e la nostra prestazione nel secondo tempo in difesa ci ha permesso di costruire la vittoria. Avevamo un po’ di pressione addosso, perché la vittoria mancava da tanto, ma credo che proprio per questo dobbiamo essere soddisfatti. Sono punti importanti, riprendere il feeling con la vittoria ci consente di scacciare un po’ di frustrazione, e ci aiuta a tornare in palestra più sereni a fare il nostro lavoro. Abbiamo messo tanta energia stasera, abbiamo fatto anche errori per la foga, ma sono ben accetti se questa ci permette di essere più efficaci in difesa. Abbiamo dimostrato di poter giocare con equilibrio, con ciò non voglio dire che schierando la difesa non si commettano errori, ma intanto evitare il contropiede è fondamentale e dobbiamo continuare su questa strada. Il pubblico è stato importante, quando giochi fuori casa il pubblico avverso ti da anche spinta, ma in casa il silenzio è frustrante. Quando c’è frastuono come oggi, la squadra ne beneficia, sa che non è sola ed ha un aiuto per andare oltre la fatica. Lauwers è stato importante anche oggi. L’energia da parte sua non manca mai, a volte va oltre, esagera nel combattere con gli avversari, ma è tutta energia positiva. Non è una novità, ma quando vinci si evidenzia come uno possa essere utile alla squadra anche con giocate non visibili. Skeen non si era allenato un paio di giorni, ha avuto un bell’atteggiamento, partecipazione, ed è questo che pretendiamo da un giocatore. È importante che uno, anche se non riesce a giocare al meglio, riesca a mandare segnali a compagni e allenatore di essere nella partita. Voglio dedicare la vittoria al mio amico Bruno Arena, che non sta bene. L’ho sentito per Natale, quando purtroppo non è riuscito a parlarmi. Ma mi ero promesso di dedicargli la mia vittoria n. 500 e sono felice di poterlo fare”.
Skeen
“Sono contento per la fiducia che mi ha dato il coach anche se non mi sono allenato negli ultimi giorni e penso che il lato positivo di non essermi allenato è stato avere qualche energia in più da spendere. Quest’anno finora è stato un po’ un calvario per la condizione fisica, ma sto cercando di conviverci e dare qualcosa in più per squadra e tifosi. Il ruolo di centro non è sempre stato il mio, dunque ho dovuto fare aggiustamenti, ma il mio compito come giocatore è fare al meglio quello che mi chiede l’allenatore. Giocare con Mayo è facile perché tutti gli avversari si preoccupano di lui e tutti noi compagni abbiamo più spazi da sfruttare”.
Markovsky
“Complimenti a Montegranaro che ha fortemente voluto la vittoria. Noi abbiamo fatto bene in difesa tenendoli a punteggio basso, nei primi venti minuti, trovando anche punti in contropiede. Nel secondo tempo abbiamo perso lucidità alla lunga, abbiamo giocato male sui pick and roll di Mayo. Da lì sono nati gli episodi che hanno girato la partita. Penso che se avessimo vinto, visto che abbiamo condotto per larghi tratti di gara, non avremmo demeritato. Quando perdi così ci sono episodi su cui si può recriminare. Non dobbiamo forzare individualmente nei momenti topici, abbiamo perso la lucidità, sia in attacco che in difesa. Ci sono stati piccoli errori che hanno ribaltato la gara. Sono contento dei miei ragazzi, hanno fatto di tutto, ma è mancata la lucidità e la voglia di Montegranaro di restare in gara è stata determinante”.
MVP: Josh Mayo. I suoi 23 punti e l’eccellente prova nelle altre categorie statistiche sono solo una piccola parte della straordinaria prestazione del nativo di Munster.
Luigi Pergamo