Siena 29 gennaio 2014 – La Montepaschi, tornata al successo in campionato, si rituffa nell’avventura europea conscia del fatto che, a questo punto, il passaggio del turno è diventato molto simile ad una chimera irraggiungibile. Il girone dei senesi ha una squadra padrona nettamente superiore alle altre, e cioè quel Khimki Mosca che si candida anche come principale candidata per la vittoria finale dell’Eurocup.
Alle spalle dei russi c’è il Maccabi Haifa con 2 vittorie, seguito dai polacchi del Nymburg con una e, infine, dalla Montepaschi ferma al palo. E’ intuibile che i russi potrebbero terminare il girone a punteggio pieno e, pertanto, la qualificazione della seconda squadra si giocherebbe in una mini-classifica avulsa tra le altre 3, in questo momento Siena è attardata ma ha il vantaggio di giocare le sfide con le altre due avversarie dirette entrambe al Palaestra. Se israeliani, polacchi e italiani arriveranno al termine del girone a pari punti sarà, come detto, la classifica avulsa a decidere la seconda classificata. E qui si innestano tre problemi: innanzitutto la Mens Sana deve obbligatoriamente vincere le sfide con Haifa e Nymburg, deve poi sperare che il Khimki faccia fino in fondo il proprio dovere terminando a punteggio pieno e, cosa oltremodo difficile, deve mettere l’attenzione sulla differenza canestri contro Maccabi e polacchi. Purtroppo per Marco Crespi e soci, la sconfitta di Haifa, una settimana fa, fu molto netta e quel -20 patito in terra israeliana pesa come un macigno sulle possibilità di passaggio del turno dei campioni d’Italia. Per la Mens Sana, quindi, domani sera c’è il doppio imperativo di vincere e di farlo con uno scarto il più cospicuo possibile. In Israele Siena seppe tenere il campo per 20 minuti, terminando addirittura in vantaggio i primi due quarti di gioco, poi nel secondo tempo ci fu una caduta verticale dei biancoverdi che furono seppelliti sotto il finale di 86-66. La Mens Sana ha forse ritrovato un po’ di fiducia dopo la vittoria casalinga contro Reggio Emilia, ma soprattutto deve ritrovare un gioco, deve avere molto di più da un Nelson drammaticamente involuto dopo l’infortunio, deve trovare i punti dei propri esterni sperando che Carter e Haynes non replichino la cattiva serata al tiro vista domenica sera contro gli uomini di Menetti.
Sarà necessaria, insomma, una conferma da parte di coloro che sono sembrati più pimpanti, come Green, Cournooh e Ortner, e una scossa da parte di quelli che stanno più battendo in testa. La fisicità sta dalla parte del Maccabi, e quindi si preannuncia una serata di lotta e sofferenza per Hunter, Ress, Ortner, costretti a duellare con pari ruolo di diverso peso, ma ci sarà anche da controllare quel Roth che sette giorni fa si dimostrò cecchino implacabile e che ebbe ottime spalle da parte di Randle e Smith. E’ proprio su questo trio che dovrà concentrarsi la difesa senese, senza dimenticare comunque il resto del roster israeliano che è di prim’ordine.
Queste le parole di Marco Crespi alla vigilia del match:
“La partita di Reggio Emilia, ma ancora di più gli allenamenti post Israele, hanno mostrato che il giocare aggressivi può e deve essere il nostro marchio. In ogni parte del campo e con ogni giocatore. E in ogni momento. Aggressività che deve essere caratteristica di squadra andando anche oltre alle abitudini dei singoli. Questa la base per avvicinarsi alla partita con il Maccabi Haifa”.
Alessandro Lami