Milano vince senza convincere contro Caserta che oppone quello che può in una partita piuttosto rivedibile.
Lo spettacolo offerto è decisamente rivedibile, come esprime perfettamente il 61-43 finale, ma almeno Milano ha il merito di condurre dall’inizio alla fine una partita dove l’attacco non ha mai funzionato.
La notizia del pre-partita è che manca Hackett per un attacco febbrile nelle file milanesi.
Definire sonnolento l’inizio di partita è eufemistico con Milano che impega tre minuti per mettere i primi punti a tabellone con Jerrells e Caserta che va sul7-2 con un contropiede di Roberts, costringendo Banchi al timeout.
I biancorossi rispondono con un 6- di parziale prima che Hannah si iscriva al match, ma è un altro parziale di 7-2 milanese sulla schiacciata di Lawal, a sancire il primo tetnativo di fuga. Mordente è chiamato a faare il playmaker e il finalizzatore, ma i risultati sono piuttosto scadenti e quando Hannah commette il secondo fallo, la pericolosità offensiva i caserta scende vistosamente. Moss, dopo due in&out sigla la tripla del 22-13, prima che Cerella vada a tutto campo dopo il recupero per sancire il 24-15. Si segna con il contagocce, Milano perde un numero spropositato di palloni (13 alla pausa), addirittura maggiore rispetto ai canestri dal campo.
Caserta incrementa questa scabrosa statisica con sette perse e sei canestri, faticando a trovare anche un singolo buon tiro in attacco. Si va al riposo con un punteggio da minors: 28-19.
Difficile commentare il terzo quarto di una partita che, alla penultima sirena porta a tabellone un 40-29 che spiega già tutto sul match. Non si segna mai, se non dalla lunetta, gli attacchi non hanno il benchè minimo ritmo, mentre le difese sembrano dei fortini inespugnabili ben oltre i propri meriti. L’unico sussulto (se così si può dire) sono i sei punti finali di Langford che regalano il +11 a Milano in un clima da operetta.
Nel vuoto completo di questa partita arriva la seconda tripla di serata di Moss (unico a segnarne fino a quel momento) e un gran canestro di Langford in entrata per il +16 Milano che costringe Molin ad un altro timeout.
Caserta non trova mai il bandolo della matassa e sulla tripla di Gentile il vantaggio milanese arriva al +19 sul 50-31.
E’ sempre Gentile a mettere un altro paio di canestri per arrotondare le sue statistiche, ma la partita non ha più molto da dire, ammesso che ne abbia mai avuto.
EA7 Emporio Armani Milano-Pasta Reggia Caserta 61-43
MVP: Keith Langford, esclusivamente per un fatto statistico.
WVP: Marco Mordente. Partita da dimenticare sui due lati del campo. In difesa si arrangia e in attacco non la mette nella vasca da bagno. Il -7 di valutazione racconta tutto.