Una sfida atipica, gustosa e che sullo scacchiere vede alcune pedine ko, specie in casa reggiana, dove mancherà il grande ex di turno Cinciarini e la solita energia sotto le plance di Brunner, due pilastri non da poco in una squadra aggressiva e ben costruita. Sacripanti torna al ballo delle final 8 dopo alcuni di assenza, con una squadra in salute e che in campionato sta riscuotendo successo. Il coach canturino si è mostrato “eccitato” in conferenza stampa alla vigilia del match, non nascondendo le insidie di un match contro una squadra che ha sia giovani di talento, come Silins, ma anche giocatori di esperienza, come il grande Kaukenas, ex di turno, Bell e White che sono un terzetto che incute timore. Da una parte la bella geometria e il controllo del ritmo tipico di Cantù e del coach ex Caserta, dall’altra la fusione tra estro e sregolatezza che fanno di Reggio una squadra temibile e insidiosa.
Se gli attacchi saranno guidati dal grande ventaglio di soluzioni, specie dalla lunga distanza, che sono in entrambi i mazzi di carte, a spezzare una lancia decisiva potrebbero essere le difese. Cantù può ottimamente chiudere l’area sfruttando Cusin sia come pilastro in una uomo che come perno arretrato di una zona fronte pari o dispari che voglia provare a limitare l’aggressività degli esterni emiliani. Sul fronte reggiano, invece, data l’assenza dell’asse play-pivot, sarà indispensabile prima di tutto cercare di limitare il numero di falli commessi, magari contare anche su un po’ di atletismo da chi come White e Bell non fa della fase arretrata la sua specialità, ma anche recuperare tanti palloni che possono produrre transizione e punti facili, un dettaglio imprescindibile.
Di sicuro nei brianzoli ci sarà tanta voglia di rivalsa dopo la sconfitta rimediata con Pesaro che, nelle parole di Sacripanti, ha gettato un po’ di malumore in un gruppo che fino ad adesso aveva stupito tutti per concretezza e risultati. Reggio invece è l’ultima invitata al gran ballo, dopo aver eliminato le due campane Caserta e Avellino con scarti paurosi, propiziati anche dal fattore campo. Sul parquet, forse nel più consoni degli orari, andrà in scena un match in cui l’esperienza e i nervi potrebbero fare la differenza. Si sa che nelle gare secche non ci sono favorite, ma la bilancia pesa tutta a favore dei biancoblù che non potranno non approfittare delle assenza avversarie. Chissà che Stefano Gentile non voglia regalarsi un derby in famiglia per questo fine settimana, di sicuro ne guadagnerebbe lo spettacolo.
Domenico Landolfo