Milano, 7 febbraio 2014 – La Montepaschi Siena supera agevolmente, molto di più di quanto possa dire alla fine il risultato palindromo dell’incontro di 76-67, un’ACEA Virtus Roma apparsa in difficoltà all’esordio delle Final Eight di Coppa Italia 2014 di stanza al Forum di Assago.
Nella riedizione della Finale Scudetto 2012-13, questo primo quarto di finale ad un orario assurdo è stato un match quasi senza storia, in un continuo rincorrere da parte dell’Urbe che ha sempre visto la targa degli avversari, senza mai riuscire ad agganciarla nei tre, forse quattro momenti della partita in cui l’inerzia leggermente favorevole sembrasse gratificarla. Una Virtus che ha dato quasi la sensazione di non essere scesa in campo sin dalla palla a due: lenti, poco reattivi, poco aggressivi da sembrare quasi la copia sbiadita dei “Brutti, Sporchi & Cattivi” che Dalmonte aveva elogiato da novembre in poi. Roma non è priva di talento ma oggi appare corta nelle rotazioni, lenta di testa e difficilmente capace di cambiare passo davanti ad un avversaria invece esattamente agli antipodi ma, sia chiaro, neanche così nettamente superiore.
Forse è un problema di testa, un problema fisico, fatto sta che purtroppo oggi Roma conferma un trend negativo soprattutto quando deve proporre e costruire gioco. L’assenza di Taylor poi non agevola questa situazione, ecco pertanto un Goss in difficoltà come i suoi colleghi di reparto specie in difesa perché se alla fine della storia MarQuez Haynes chiude con 18 punti e 20 di valutazione ed Erik Green fa 19 punti e 19 di valutazione, allora anchè lì le cose non vanno. E, come spesso capita in queste ultime gare della Virtus dall’inizio del 2014, alla fine del primo tempo la Virtus si trova spesso sul groppone almeno 45, 47 se son addirittura 50 punti con un fatturato offensivo sempre in difetto di almeno 8 lunghezze. Oggi la Montepaschi ne ha siglati 47 contro i 37 dei romani, indirizzando come contro Avellino la gara in un certo senso. Ed a nulla è poi valso il tentativo di risalire la corrente perché mai l’ACEA ha dato la sensazione di crederci, purtroppo per lei.
E Siena non ha dovuto infatti sfoderare “la prestazione” per avere la meglio di questa Virtus. Certo, se alla fine i numeri dicono che Siena fa 20 assist contro i 9 degli avversari vuol dire che perlomeno i toscani campioni d’Italia ci han provato a giocare a basket, eccome, ma senza mai mettere la quinta. Un bel vedere però, dopo la pessima gara di Bologna di 4 giorni fa un’iniezione di fiducia che ci voleva e Marco Crespi in sala stampa, gongolava a giusta ragione. Solo Cournooh senza nemmeno un punto di tutti i ragazzi che il coach milanese ha fatto entrare sul legno di Assago, un bel incedere insomma e la sensazione che questa squadra stia lentamente digerendo lo choc del dopo Hackett.
Che dire infine di Roma? Ripeto, terza sconfitta consecutiva dopo la buona prestazione in casa contro Montegranaro nella quale la Virtus Roma aveva fatto quel che doveva ed anche bene, poi il viaggio a Brindisi con la peggior prestazionale esterna stagionale ed il brutto stop interno contro un Avellino a 7 giocatori effettivi. A questo aggiungiamo un Dalmonte non apparso neanche la quint’essenza della serenità, c’è da capirlo perché se Jones fa 0 di valutazione ed Hosley, nonostante i 22 punti piazza dal campo un 5/14 che fa 36% nel totale, c’è poco da stare allegri nonostante il 22 di valutazione finale. Bene Mbakwe che rifila 5 stoppate ma che sembra a volte, troppe volte anzi, l’uomo invisibile in attacco. Benino anche Jimmy Baron, 7/11 dal campo e 16 punti ma solo 10 di valutazione.
La cronaca
Un primo quarto come spesso capita a Roma negli ultimi tempi, disattenzioni ripetute in fase di rimbalzo sui due lati del campo, automatica concessione di extra-possessi ai senesi e Montepaschi che vola via sul 7-0 in un amen. Anche la faccia e l’atteggiamento di Roma non appare al massimo ed ovviamente s’attacca male, come spesso capita negli ultimi tempi ed è quindi facile per la truppa verde scappare. Parziale da 13-4 per la Montepaschi al 5° con Green protagonista ma la notizia buona per Crespi è che i suoi ragazzi confezionano ben 7 assist nel quarto in totale, dimostrando che il gioco c’è e si vede. Roma arranca, sbuffa, non riesce a far circolare la palla come dovrebbe come spesso gli capita ultimamente e così, senza quasi accorgersene, si chiude sul 24-15. Hosley bene per Roma con 6 punti e 4 di Baron ma la distribuzione dei punti senese è migliore, decisamente: Carter, Ortner, Hunter, Janning e Nelson timbrano il cartellino. Inutile contare la lotta ai rimbalzi, 11-5 a Siena.
Secondo periodo, cambia poco o nulla all’inizio anzi, Siena allunga senza neanche dannarsi l’anima più di tanto con le solite triple e difendendo bene, la Virtus continua con il suo ritmo poco deciso, forzando anche qualche tiro di troppo. I campioni d’Italia volano sul +16 al 13° e, come spesso capita, quando si tocca il fondo, si risale. Goss, Baron ed Hosley suonano la carica in attacco con Moraschini e, difendendo un po’ meglio, l’ACEA risale sino al -6 e la gara sembra finalmente avere inizio, 40-34 al 17°. Ma è un fuoco di paglia, Green impone la sua classe, Haynes timbra il cartellino a sua volta e si ritorna sulla doppia cifra di vantaggio, Siena chiude anche il secondo quarto in vantaggio con un parziale da 23-22 ma il totale è sconfortante per l’ACEA, 47 punti presi, 37 messi a segno. Non va proprio in questa fase della stagione per i romani, Siena invece controlla agevolmente, o quasi il match, sembra tutto scontato in questa prima gara della F8 2013-14.
Terzo periodo, Dalmonte si becca un tecnico che, francamente, pochi han capito. Siena non ne approfitta, solo uno su due di Carter e palla persa da Ortner ma siamo già 51-39. Goss e Mbakwe ci riprovano a rifar sotto Roma ma Green è impietoso, penetrazione con fallo, 54-43 al 25°. La cosa che colpisce è che la Montepaschi non sta “ammazzando” Roma, è la Virtus che sembra proprio non esserci. Hosley lo dimostra: palla morbida all’indietro per Goss dopo aver cercato una penetrazione impossibile ed Haynes sfreccia a canestro uno contro zero. Crespi s’arrabbia ma sembra quasi che lo faccia da copione. Mbakwe ha un sussulto d’orgoglio, inchioda chiunque gli capiti a tiro (ed ultimamente capita spesso), mentre la Montepaschi al 27° ha solo due falli di squadra fischiati contro. Moraschini e Baron alzano un po’ l’intensità, l’ACEA sale a -7 e Crespi s’incazza davvero, chiama tempo al 18°. Al rientro Siena annaspa, però…..E, guarda caso, la Virtus sembra essere scesa in campo. Haynes non è lucido, entra Cournooh per lui ma i campioni sono in difficoltà adesso, 56-51 al 30°, Baron spara la tripla del -2 quando Mabkwe viene ignorato solo, desolatamente, Hunter non perdona, si chiude 58-51. Roma s’è desta, almeno la gara appare in bilico adesso ma c’è la farà Roma a risorgere e Siena a tenere?
Ultimo periodo, Baron la mette da tre, 58-54 ed allora si fa sul serio ma Haynes lo imita, Roma fa e poi disfa. Goss prende il quarto fallo, brutta nuova per l’ACEA ma resta in campo. Beh, adesso si fa sul serio, salgono i colpi ed i contatti però solo l’ACEA paga dazio, 3 falli a zero al 32° e Dalmonte deve chiamare tempo sul 63-54 e palla in mano alla Montepaschi. Il fuoco di Roma sembra spegnersi sulla solita forzatura di Hosley, sfondo ed è il quinto fallo di squadra per l’ACEA al 34°, sempre a zero perché Siena sembra faccia il minimo sindacale. Effetto elastico, appena la Virtus cerca di avvicinarsi finisce poi con l’allontanarsi. Baron è l’unico che porta fieno in cascina ma anche la mala suerte s’accanisce su chi non esprime un buon gioco, una tripla di Goss beffa il capitano dell’ACEA e si scivola, stancamente come prima, sul 69-60 al 36° quando Dalmonte cerca l’ultima carta del time-out per riorganizzare le idee prima della curva conclusiva con palla in mano. Ma il destino non è baro e cinico come per Goss quando Haynes scaglia una preghiera allo scadere dei 24”: game, set e match al 38° sul 72-60. Termina con la Montepaschi giustamente in semifinale con il punteggio palindromo 76-67. La Montepaschi può continuare a sognare l’ennesima Coppa, Roma invece torna a casa a riflettere sul momento buio, occorre scuotersi, il campionato non aspetta e domenica prossima si va a Cantù…
Montepaschi Siena – ACEA Virtus Roma 76-67 (24-15; 47-37; 58-51; 76-67)
Quotes by Simone Mazzola:
Luca Dalmonte
Marco Crespi
MVP: Un grande Haynes sfodera una prestazione ottima. Segna quando deve, comanda il gioco quando occorre e non si riesce mai a fermare.
WVP: Bobby Jones gioca 26 minuti e fa solo 2 punti e 0 di valutazione. Male.
Fabrizio Noto/FRED
3 Comments
Antonio
continuiamo a pensare alla difesa!
contiuiamo a spremere i giocatori con una rotazione ridotta!
continuiamo a non giocare un attacco degno di questo nome!
continuiamo a farci del male, e pure la coppa è andata.
Antonio
Non so se ci si rende conto che l’unica squadra che ha fatto meno di 70 punti (fino ad ora ) nelle Final eight è la Virtus. Dalmonte le legge le statistiche?
FRED
Hai ragione Antonio, questa Virtus ora soffre ma resto fiducioso, l’unico problema è capire quando avremo un playmaker vero che faccia girare la squadra.