Fuga dall’ufficio per la scorpacciata – e speriamo non indigestione – di basket, arrivo al Forum che il parcheggio non é vuoto come immaginato (o temuto), soprattutto dopo il pesante sciopero de La Gazzetta (organizzatrice dell’evento).
Pure dentro il colpo d’occhio non é male; anche se ad osservare bene si scopre che il secondo anello è farcito da bambini cammellati con inviti alle scuole.
Lasciando a Simone e Fred la cronaca dal campo, sono comunque molti gli spunti regalati dal contesto. Cioè, non è proprio come a Capodistria al seguito della nazionale, ma l’atmosfera comunque c’è…..
Magggicooo. Sará il momento difficile di Siena, sarà la folta presenza lavorativa di romani a Milano, saranno le tariffe scontate FrecciaRossa, sta di fatto che nel primo incontro il predominio del tifo è nettamente pro-Roma. Con alcune vere chicche folkloristiche, tra le quali una sottile critica a Dalmonte per un eccessivo riposo concesso al lungo che ha dominato le plance: nel silenzio totale, rimbomba un eloquente “Metti Mbakwe, a nanoooo!“.
Si passa sui “passi”? Approfittando del numero imponente di arbitri ed ex arbitri in tribuna, si scrocca un parere autorevole: ma perchè non si fischiano mai i passi in alcune situazioni, tipo uscita dal blocco e palleggio o dopo il ritorno della palla al play, all’inizio dell’azione d’attacco? Chiarito: negli incontri giocatori/allenatori/arbitri si è deciso di considerare ormai legittimo il movimento. E voi che da ragazzini avete passato ore ad imparare il fondamentale, ciccia…
Sempre lui. A proposito di arbitri, individuato Facchini. Alla seconda domanda (dove la prima era “scusi, lei è Facchini, vero?”) ci ha minacciato di fallo tecnico. Salvo aggiungere che in realtà alla fine della carriera aveva sensibilmente ridotto i tecnici, come attestano le sue statistiche degli ultimi 4 anni; commento di Cicoria: “certo, perché nella media mette anche l’anno dopo aver smesso di allenare!”.
Sponsor tecnici di livello. Dopo aver strangolato Roma con una difesa da vecchio stampo (o Forse è Roma con un attacco un tantinello arrugginito), i giocatori senesi lasciano gli spogliatoi in tuta Kipsta da “prezzo blu” degli scaffali Decathlon. Anche questo un segno dei tempi…
Tifo ok. Tra il primo ed il secondo incontro, fiorire di striscioni multicolori nel reparto scuole, ad inneggiare al fair play. Vero boato, poi, all’ingresso in campo…del leone-mascotte di Venezia, con tanto di coro “leone-leone”. Peccato solo siano usciti prima del rinoceronte-mascotte di Cantù…
Parterre de roi. L’intero universo cestistico nazionale giostra attorno al parquet. Tra i moltissimi, Ario Costa in grandissima forma, Vecchiato, Villata e Frosini a riprodurre un pacchetto lunghi vintage, Petrucci presente dall’inizio alla fine, kermesse di allenatori con e senza panchina, genitori di giocatori NBA e di svariati giocatori in campo, e Pianigiani che al ricevere i nostri complimenti per Capodistria ci ringrazia per il supporto (!).
Cup girl. Prima di ogni incontro, cerimonia con ingresso della coppa sorretta da una ragazza in bilico su spilli vertiginosi. E prima di ogni cerimonia, gara dei ragazzi del settore all’angolo (da dove la ragazza inizia la sfilata) per farsi notare…
Bullo mesto. Tra i tanti ad assistere, un Bulleri zoppicante ed abbacchiato, cosi tanto da colloquiare tranquillamente con un gruppo di arbitri senza strabuzzare gli occhioni mimando un convinto “iiioooo????”. L’altro grande infortunato dell’ultima ora, Cinciarini, va invece in panchina ed a referto, ovviamente senza giocare. Entrambi vincono: quando gli assenti NON hanno torto…
T-shirts. Macchia blu sugli spalti durante il secondo incontro: da Brindisi sbarcano al Forum centinaia di magliette celebrative dello storico titolo di campione d’inverno, con retro sulle final eight. Maglietta celebrativa dell’evento
Maurizio Zoppolato