Una serata magica, con atmosfera calda e accogliente, pubblico nutrito sulle gradinate e anche la folta cornice ospite a dare il supporto alla Sidigas. E’ una notte che i tifosi bianconeri non dimenticheranno, quella del 76-57 finale, con cui la Pasta Reggia Caserta annichilisce Avellino nonchè ribalta la differenza canestri mettendosi momentaneamente all’ottavo posto in classifica e sognando un piazzamento playoff che avrebbe nell’incredibile. Gara condotta dal primo all’ultimo secondo, con un piccolo passaggio a vuoto verso la fine del terzo periodo stroncato in maniera definita da un Carleton Scott che nel quarto periodo si mette in proprio siglando 11 punti con triple e schiacciate sontuose che regalano spettacolo e punti preziosi. Il solco l’aveva scavato a dovere un Brooks chirurgico dal campo, che chiuderà con 8/8 da due e 3/3 dalla lunga distanza. Sono le sue triple nel primo tempo, unite a quelle di Roberts, Vitali, Moore, nuovo acquisto all’esordio, che avevano creato un gap di ben 20 punti tra le due compagini. Mantenere questo distacco non è stato semplice per i bianconeri, che han subito a tratti la veemenza ed il cuore di Cavaliero e Spinelli, di sicuro tra i migliori, e che nel momento di maggior sofferenza si son visti sommersi dalle triple di Lakovic e Hayes, mai forse così positivo. Thomas mette punti solo a bocce ferme, quando non conta più ed il Palamaggiò può esultare.
Una gara in cui le difese sono state molto importanti, e da segnalare di sicuro il trattamento che Molin riserva agli avversari, con Tommasini, oggi in quintetto, che si francobolla a Lakovic e gli impedisce spesso di portare la palla. Sugli esterni ci sono cambi sistematici, e c’è gran lavoro di tutti, con Easley bravo a sbrigliare le matasse a rimbalzo e Roberts e Mordente bravi a calamitare le carambole lunghe. Nel primo tempo, sotto nel punteggio, Caserta ha un piccolo calo quando inizia a concedere secondi e terzi possessi a un Thomas che non segna mai ma lotta e fa sentire il fisico. Molin è ancor più intelligente a programmare una rotazione allargata e ben gestita, magari forse anche scompaginata da qualche fallo troppo fiscale sanzionato a Mordente e Michelori, ma le energie che escono dalla panchina con Brooks dosato, Scott pronto a esplodere e Vitali da “prendi e tira” sono tante. A ciò si aggiunge il buon impatto sulla squadra di Ronald Moore, che mette nella sua serata solo il primo tiro di serata, una tripla in un primo quarto da 25 punti, ma poi si mette al servizio dei compagni, siglando ben 7 assist, di cui alcuni molto spettacolari.
Già, lo spettacolo. Sarebbe bastato solo il riscaldamento a ravvivare gli animi, ma la partita non è da meno. La Juve serra in difesa e forza due palloni, con Brooks che forza le perse di Cavaliero e Lakovic e va a inchiodare in solitario. Il meglio deve ancora venire ed è riservato per il quarto periodo. Prima un alley-op alzato da Scott ancora per Brooks, poi lo stesso ex Cantù si vede servire in vernice un no look dietro la testa del nuovo folletto Moore e va di bimane. Il resto è il proscenio di Scott che regala due monster jam alla Vince Carter di pura potenza che chiudono la gara, di cui anche una dopo aver incredibilmente forzato la cassaforte di Lakovic.
Vitucci esce a testa bassa da una partita che di fatto i suoi non han mai gestito, ma non può essere rammaricato per non averci provato. Se con la zona matchup ha fatto danni, concedendo tanto spazio ai tiratori (occhio che Caserta tirava malissimo), i raddoppi sistematici sul post alto non sono bastati a contenere il pick and roll bianconero, con i lunghi casertani troppo spesso al ferro. Quando è aumentato il numero dei possessi, Avellino è riuscita a prendersi l’inerzia e complice la buona mano da tre dei vari Hayes, Lakovic e Cavaliero, nonchè il post basso di Thomas, forse poco cavalcato stasera, era riuscita a costruirsi una finestra di rientro sul -8. Poi la crisi totale in difesa e la fine delle ostilità. Interessante, comunque, la scelta di provare a giocare con 3 playmaker in campo, sintomo che Vitucci sta provando a conoscere i suoi. Per la cronaca Foster, il nuovo colpo che doveva far dimenticare Richardson e Dean, conclude la sua serata con 0/8 dal campo (di cui molti non arrivano neanche al ferro) e -7 di valutazione.
PASTA REGGIA CASERTA – SIDIGAS AVELLINO 76-57
Parziali: 28-13; 11-8; 13-23; 24-13
Progressione: 28-13; 39-21; 52-44; 76-57
Tabellino
SALA STAMPA
Molin
Partita ben giocata e divertente, centrato l’obiettivo di ribaltare il doppio confronto, siamo stati bravi stasera, sia in attacco che in difesa. Abbiamo ben capito come limitarli, anche se in alcuni frangenti abbiamo pagato Cavaliero e Hayes, ma alla fine l’abbiamo portata a casa, seppur con uno scarto che non dimostra la reale consistenza delle due squadre. Moore si è inserito bene con umiltà, continueremo a lavorare per far si che possa far meglio, specie dal punto di vista dell’aggressività in attacco. Per arrivare ai playoff prima di tutto dobbiamo vincere le gare in casa, provando a fare qualche blitz che possa regalarci la post season: ci proveremo.
Vitucci
Molto male nel primo quarto in difesa, abbiamo buttato lì la partita. Nel terzo quarto ci abbiamo sbattuto la faccia, ma essere sotto avendo tirato molto di più dell’avversario è la fotografia indicativa di una gara malgiocata. L’assenza di Ivanov ha pesato parecchio, mentre da Foster è lecito attendersi qualcosa di più.
MVP: Brooks, stasera monumentale. Benissimo tutti i ragazzi bianconeri, con Scott in evidenza
WVP: Foster, malissimo, Spinelli incide meno del solito.
Domenico Landolfo