Roma, 8 marzo 2014 – Un match classico da testa-coda, due squadre assillate da obiettivi differenti s’incontrano al Pala Tiziano con speranze e timori diametralmente opposti. La Virtus Roma, reduce dalla sudatissima vittoria al supplementare in quel dell’Unipol Arena bolognese, deve porsi il quarto posto come scopo attuale della sua stagione sperando poi magari in qualche passo falso avverso (vedasi alla voce Siena o Cantù), che le consenta d’issarsi sul podio in classifica, un terzo posto che gratificherebbe e di molto una squadra che sempre ad oggi ha meno di quanto avrebbe potuto e dovuto ottenere in graduatoria e spesso per proprie colpe. Cremona invece deve costantemente guardarsi le spalle, Pesaro e Montegranaro non danno cenni di risveglio preoccupanti ma continuare a perdere significa vivere pericolosamente da quì alla fine tutto il resto della stagione, per questo motivo sarebbe opportuno oltre che gratificante portare via da Roma due punti che farebbero molto morale e tanta, tanta classifica. Il pronostico dice Roma ma quante volte, spesso tra le mura amiche, la Virtus ha ceduto il passo nonostante i favori del pronostico? Per informazioni chiedere a Cantù, Bologna, Venezia ed Avellino…
ACEA Virtus Roma
E’ iniziata la volata Playoffs, 9 gare che diranno in quale posizione l’ACEA Virtus Roma dovrà collocarsi nella griglia di partenza e, soprattutto, cosa sarà lecito attendersi dal roster capitolino nella post season.
Ma la qualità del gioco della Banda Dalmonte dovrà salire di livello rispetto alla prestazione di Bologna, per non parlare della capacità di concentrazione. Un’ACEA discreta per tre quarti di gara, con un ottimo riscontro da parte dell’ultimo arrivato Josh Mayo a portare ritmo, cadenza nella tempistica di gioco e, perché no, anche trasmettere quella sensazione di comando che nelle ultime apparizioni raramente s’eran viste anche durante la presenza in campo di JT. Poi il calo netto, inspiegabile ma evidente al cospetto di una Granarolo apparsa sfilacciata, slegata, senza un grande filo logico nel gioco offensivo con Ware in evidente difficoltà nel trovare al meglio i propri compagni. I soliti sbandamenti quindi, questa volta nell’ultimo periodo con le solite amnesie gravi e, soprattutto, il classico secchio del latte mandato per le terre e senza che le V Nere avessero combinato chissà che cosa.
Il supplementare poi riportava le cose nell’alveo naturale della storia che il match aveva espresso e vittoria per l’Urbe con la consapevolezza però che la strada da percorrere per migliorare sia ancora tanta. Prendere ad esempio un fattore che in questa stagione 2013-14 si ripete con allarmante puntualità, sia nella vittoria che nella sconfitta per l’ACEA: si subisce spesso canestro allo scadere dei quarti senza quasi mai riuscire a segnarlo.
Ma sia chiaro, le note liete ci sono state: un Bobby Jones in versione extra-lusso nonostante qualche indebita cappellata che oramai lo caratterizza inequivocabilmente in ogni gara; un Phil Goss libero dal peso del doversi occupare in prima istanza del come far girare la squadra; un Quinton Hosley positivo pur con diversi “se” e “ma” ma soprattutto, come accennato prima, un Josh Mayo che ha dimostrato disciplina, rigore tattico e capacità d’adattamento a nemmeno 48 ore dal suo arrivo e senza dimenticare un Symon Szewczyk molto positivo in attacco, decisamente meno in difesa ma che comunque da segnali di ripresa fisicamente parlando. Da rivedere gli altri con menzione speciale per il duo Moraschini-D’Ercole che deve e può regalare minuti importanti sui due lati del campo, specie quando Baron non si rivela così efficace. Discorso a parte per Mbakwe, buon lavoro dietro ma in attacco urge maggiore presenza e determinazione per impedire ad esempio ai lunghi della Vanoli di creare problemi ed insidie.
Domenica quindi la vittoria deve arrivare e non si può scivolare ancora in casa. Cremona è una squadra da non sottovalutare, in un campionato poi così equilibrato tutto può accadere ma perdere sarebbe masochistico. Occorrerà però pazienza, la Vanoli è squadra con la sua dinamica di gioco e la sua struttura che Cesare Pancotto è riuscito a trasmettere da quando ha assunto le redini dopo l’esonero di Gigio Gresta che, molto probabilmente, ha pagato anche per colpe non sue specie se si pensa alla scelta, rivelatasi poi sbagliata, di Uros Tripkovic.
Il canovaccio sarà quindi quello di essere molto intensi, specie dal perimetro dei 6,75 contro i tiratori avversari evitando di lasciare troppo campo ad esempio a Brian Chase ma soprattutto bisognerà aumentare i tiri in transizione per cogliere impreparata la difesa bianco-azzurra, apparsa a volte fragile mentalmente quando va sotto nel punteggio. Ripetere quindi la gara contro Caserta di quindici giorni fa, andare avanti nel punteggio il prima possibile ed evitare di far crescere l’ottimismo nella parte avversa.
Infine ecco le consuete dichiarazioni di Dalmonte a presentazione del match:
“Il campionato ci dice che non esiste una partita facile e che ogni gara ha una sua difficoltà. Giochiamo contro una squadra che ha talento sul perimetro, grazie a tre giocatori in grado di sviluppare una performance offensiva di alto livello come Rich, Jackson e Chase, appena rientrato. Rispetto al girone di andata la Vanoli si è rinforzata e sta facendo molto meglio. Noi dovremo giocare una partita al nostro livello, sfruttando il fattore campo per cementare la nostra classifica. E’ vero che ogni partita ha le sue difficoltà e ogni avversario ha qualità, però in questo caso specifico dobbiamo superare noi stessi dal punto di vista dell’attenzione e dell’atteggiamento. Dovremo essere noi a voler decidere la partita con la nostra forza mentale. Dobbiamo controllare molto Zavackas e Ndoja, due ali forti che possono essere molto pericolose dal perimetro, dobbiamo avere la forza e l’energia per giocare contro Kelly e l’intelligenza per distinguere le situazioni in cui Spralja può rollare o giocare in pick and pop. Serviranno una grande attenzione e la consapevolezza che il prossimo è un turno che dobbiamo sfruttare; in campo Cremona ci proporrà delle difficoltà, dovremo essere noi a decidere la gara per fare un ulteriore passo nella nostra classifica.”
Vanoli Cremona
Una squadra che non veleggia nei piani alti del campionato questa Vanoli ma che è da prendere con le molle, specie se Jason Rich non godrà di una marcatura attenta ed asfissiante. Secondo solo a tipetti del tipo Drake Diener e Keith Langford nella speciale graduatoria dei migliori marcatori della Lega, la 28enne guardia originaria di Pensacola in Florida viaggia a 17,9 punti di media e raccoglie qualcosa di più di 6 rimbalzi a gara, chiaro no? E se poi a questo dettaglio s’aggiunge un bel 61,1 da due di Kurtis Kelly, altra potenziale bocca da fuoco a disposizione di Pancotto che però viaggia ad 8,8 di media, si capisce che non sarà una domenica di tutto riposo per l’ACEA se non si entrerà subito in campo con la giusta determinazione.
Sicuramente una Vanoli da prendere con le molle, anche perchè pochi si aspettano il colpaccio e quindi sarà meno difficile giocare con poca tensione addosso. Ma questa Cremona ha anche un pò di limiti come, ad esempio, un deficit difensivo notevole con gli 82 punti di media a gara che subisce, dietro solo a Pesaro, Montegranaro e Varese quindi non certamente una squadra che tende a piegar bene le gambe spalle al proprio canestro. Per questa ragione si affida molto al talento offensivo anche ad una delle migliori guardie della Lega, quel Jarrius Jackson che invece viaggia a 15,4 punti di media, non male se poi lo si abbina ad un 12,4 di valutazione media a gara.
Fuori uso Ben Woodside per un malanno muscolare e probabilmente ancora Brian Chase reduce dai postumi dell’intervento subito al ginocchio (e parliamo del miglior tiratore da tre dello scorso campionato…), i ragazzi di Pancotto dovranno poggiare molto anche sulle forti spalle del croato Sime Spralja il peso del duello contro i lunghi capitolini, un centro che a volte può far male se lo si lascia crescere in confidenza ma che potrebbe subire molto la presenza dei vari Mbakwe, Hosley e Jones nel pitturato. Ma fondamentalmente Cremona poggia la propria forza sullo spirito di gruppo e la voglia di aiutarsi vicendevolmente, gente come Klaudio Ndoja, Donatas Zavackas, Kyle Johnson e l’ex Virtus Roma Gianluca Marchetti formano un gruppo unito e coeso e quando ci s’imbatte in queste squadre, ripeto, la guardia deve restare molto alta. Cesare Pancotto è uomo preparato e molto pragmatico e questo senso lo ha trasferito a questo roster, un roster che può rappresentare un rebus difficile da risolvere per l’Urbe specie se ad esempio gente come Hosley (senza fare nomi), si mostrerà da subito poco convinto e deciso.
Ecco infine le frasi di Pancotto a preparazione del match:
“In questa ennesima partita fuori casa l’obiettivo è chiaro: gestire il ritmo e gestire i singoli quarti perché non diventino “fiducia” per gli avversari ma “energia” per noi. Non dobbiamo andare a Roma per fare una bella partita, ma dobbiamo andarci da cattivi ragazzi. Fuori casa si va per togliere qualcosa all’avversario. Credo che la concentrazione sia il filo conduttore attraverso il quale fare una difesa di sostanza, una difesa che protegga il canestro e che sia aggressiva sui giocatori e i tiratori perimetrali. Per quello che riguarda l’attacco, avendo loro fisicità e atletismo assolutamente superiori ai nostri, dobbiamo lavorare per attaccare gli spazi e dobbiamo cercare di farlo sprintando per creare quei vantaggi che ci possono permettere le migliori soluzioni.”
Precedenti: Sono 9 le gare disputate tra lombardi e romani con 6 vittorie per i capitolini.
Arbitri: Sahin-Baldini-Calbucci
Si gioca: Pala Tiziano in Roma domenica 9 marzo, ore 18:15
Fabrizio Noto/FRED