Cucciago (CO), 29 marzo 2014 – Una prova disastrosa dal campo di De Nicolao e Polonara (0/14 al tiro), delegittimano ogni velleità di playoff sin dal secondo periodo per una Cimberio Varese giunta alla Mapooro Arena di Cucciago a caccia di punti preziosi. E’ il solo Marko Schekic, ex di turno, contestato dai propri tifosi sul finire del match, reo di aver salutato i suoi vecchi supporters, a tenere viva la partita durante la prima frazione.
Ragland ed Aradori, perfettamente ripresosi dall’infortunio alla caviglia, danno la scossa alla propria squadra sul finire della stessa frazione, con penetrazioni efficaci del primo e conclusioni eleganti del secondo, che contribuiscono a restare attaccati agli ospiti varesini alla fine di un primo periodo abbastanza confusionario, con un parziale di 15-14.
La serata negativa al tiro dei due papabili azzurri biancorossi, consente ai freddi padroni di casa di prendersi sicurezze difensive con le quali arginano anche la verve dei soliti Ebi Ere e Banks,tra i più lucidi nelle fila varesine. E’ a cavallo tra la fine del secondo periodo e l’inizio del terzo, che la forbice tra le due squadre si allarga.
Gli ospiti litigano con frequenza con la retina, mentre i padroni di casa, sospinti dal loro solito caloroso pubblico, cominciano a focalizzare con successo il canestro ospite specialmente con il duo Ragland–Aradori, E’Adrian Uter, con una schiacciata imperiosa di rimbalzo, ad una mano, a porre il punto esclamativo alla fine dei primi venti minuti di gioco, che vedono avanti i bianco blu di nove lunghezze.
Il terzo periodo si apre con lo show di Jenkins per l’Acqua Vita Snella. che con una schiacciata ed una tripla vanno a rimpinguare in modo decisivo il vantaggio già acquisito. E’Marteen Leunen a decretare, anch’esso dai 6’75, il primo maxi vantaggio per la propria squadra al venticinquesimo minuto (44-28).
Gli ultimi sussulti di Ere e Banks, non bastano a Varese per evitare una ulteriore batosta alla propria tifoseria che ormai conta le partite in vista di una provvidenziale fine di stagione che possa servire ai dirigenti varesini di poter riprogrammare in modo migliore la prossima stagione agonistica.
Cantù chiude la gara tra il visibilio della propria gente festante e si prepara con più convinzione al viaggio al Forum della prossima settimana contro l’EA7, in un derby che saprà sicuramente fornire indicazioni ben precise su due delle candidate più accreditate all’aggiudicazione del titolo di campione d’Italia per la stagione corrente..
Acquavita Snella Cantù–Cimberio Varese 84-68
Parziali: 15-14; 20-12; 28-17; 21-25
Progressione: 15-14; 35-26; 63-43; 84-68
Sala stampa
Sacripanti
Il fatto che non giocasse Jhonson da un lato è stato ovviamente un vantaggio, dall’altro ci ha posto la difficoltà tecnica di cosa fare contro due tiratori come Polonara e Sakota. Abbiamo deciso di continuare con le nostre scelte difensive raddoppiando sul pick and roll e subendo qualche tiro da fuori. In un basket moderno in cui il tiro da tre è fondamentale, siamo stati bravi ad andare in vantaggio di nove punti, già nel primo tempo, nonostante le basse percentuali dall’arco. Ad inizio di secondo tempo poi abbiamo cominciato a segnare dalla distanza e abbiamo inflitto a Varese il distacco che poi abbiamo conservato fino al termine del match. Fortunatamente la squadra ha giocato una buona partita difensiva e credo non ci sia stata gara in questo derby.
Bizzozi
Nonostante questa sera si sia giocato un derby, che notoriamente mette in discussione qualsiasi tipo di divario, credo che in questa partita si sia vista la differenza tra le due squadre e si sia vista la differenza tra le due squadre e si sia capito perché Cantù è così in alto in classifica. Se devo valutare la mia formazione, direi che abbiamo fatto una prestazione dignitosa, disputando un ottimo primo quarto. Anzi mi dispiace di non avere concretizzato al massimo i primi 10 minuti di gioco, in cui abbiamo preso molti tiri aperti, costruendo buone azioni e muovendo la palla. Ora dobbiamo ripartire dal primo periodo e da un atteggiamento difensivo più aggressivo per preparaci alla prossima gara.
Mvp: Pietro Aradori, dominatore incontrastato dell’incontro con 25 punti in trenta minuti, 31 di valutazione, 5 assist e 3 rimbalzi
Wvp: De Nicolao e Polonara, ingiustificabili ed impreparati
Serafino Pascuzzi