Roma, 5 aprile 2014 – Un match quello di domani del Pala Bigi che sa già di Playoff, un profumo molto forte come quello che andò in scena meno di un anno fa sempre tra Reggio Emilia e Roma, ieri in palio c’era il passaggio alle semifinali scudetto, sette partite spesso in equilibrio che alla fine diede ragione all’ACEA di Datome & Co., oggi un posto certo in classifica che garantisca di nuovo questo obiettivo. Gli umori sono comunque diversi, Reggio è ancora in bilico per i Playoff e deve vincere innanzitutto per tenere lontano Venezia, Caserta ed Avellino nel tentativo d’agganciare il sesto posto dell’ACEA anche se dovrà poi sperare in altri passi errati degli avversari, son sempre 3 le gare di distanza tra le due formazioni. Roma a sua volta invece non può perdere dopo lo stop casalingo di domenica scorsa contro Siena, la GrissinBon preme appunto ma anche le altre inseguitrici non demordono senza considerare che solo contro Caserta ha a favore la summa degli scontri diretti mentre è in svantaggio contro Avellino e dovrà recarsi ancora a Venezia, da sconfitta subita in casa il 5 gennaio scorso.
GrissinBon Reggio Emilia
Mancano 5 gare alla fine della stagione regolare e la gara di domani è un passo molto importante per stabilire se i ragazzi di Menetti potranno ambire alla post season come l’anno scorso. Il nome della squadra avversaria ed il ricordo dello scorso maggio, sette gare infuocate con un’eliminazione comunque subita ma a testa alta, sarà un dolce vento che proverà a sospingere la vela reggiana verso la vittoria, per non parlare del clima sportivamente sempre molto caldo del Pala Bigi che farà certamente la sua parte.
Squadra decisamente casalinga Reggio Emilia, delle dodici vittorie conseguite ad oggi in campionato solo una in trasferta sì dal sapore dolcissimo e contro i rivali bianconeri di Bologna ma anche vinta in modo rocambolesco. Il Pala Bigi è quindi la sua fortezza e del resto, con la propensione offensiva che ha questo roster, difficile pensare che possa essere un rullo compressore in trasferta. Ma i numeri non mentono, questa GrissinBon fa decisamente meno paura quando gioca fuori casa.
Eppure Menetti riesce sempre a predisporre il proprio scacchiere affinchè gli avversari giochino male o quantomeno abbiano problemi in fase di possesso, allora il problema è nel carattere dei giocatori? Andrea Cinciarini sta diventando sempre più una certezza, James White è sempre un talento purissimo, difficile da bloccare quando è in giornata, vogliamo parlare quindi di Troy Bell o del giovane lettone Ojars Silins che sta aumentando, gara dopo gara, la consapevolezza della propria forza? E poi ci sono i Greg Brunner ed i Riccardo Cervi, gli Antonutti e da poco anche Angelo Gigli da figliol prodigo che però domani non ci sarà….E vogliamo parlare di un certo Rimantas Kaukenas? Eppoi il giovane Giovanni Pini in un contesto di squadra che pensa anche al futuro, il tesseramento di Amedeo Della Valle a mettere sulle prime pagine dei giornali Reggio Emilia e la sua idea di crescere attraverso il basket.
Non è un roster da scudetto ma neanche così disprezzabile. Qualche errore è stato fatto in estate, affidarsi a Koby Karl ad esempio non è stata una gran mossa a giudicare il suo rendimento, errore comunque corretto con l’arrivo di Kaukenas ed allora il sospetto che il doppio impegno settimanale abbia tolto molte risorse mentali a questo roster, le Final Four in casa di fatto (saranno a Bologna), dell’Eurochallenge ha pesato tantissimo nella testa di un squadra che deve certamente ancora crescere e maturare in questa direzione.
Non c’è altra spiegazione altrimenti non è compatibile quanto nel vedere come questa squadra abbia affrontato così bene le Final Eight di Coppa Italia mettendo sotto, senza Cinciarini e Brunner, la favoritissima Cantù ai quarti e perdere poi in semifinale ma giocando non bene ma benissimo contro la vincitrice del torneo Sassari. Ma questo si mal concilia con un trend quasi identico anche in Eurochallenge, trend che comunque non ha impedito poi d’approdare alle Final Four ed allora dove sta la verità?
Cinquanta e cinquanta. Sperare ad esempio che il rendimento di qualche giocatore come Filloy come sostituto di Cinciarini in un ruolo così delicato possa pagare dividendi importanti è un azzardo e se poi i tuoi due americani di punta soffrono mentalmente il doppio impegno, ecco che Reggio Emilia diventa una squadra normale, nonostante la saggezza di Menetti e la crescita dei suoi ragazzi più promettenti. Risposta in chiave tecnica quindi ma anche molto di testa, se si riuscisse a mettere a posto questo stato di cose…
Ciò non toglie che Reggio sia una squadra ed una città cestisticamente in cescita, non c’è dubbio, ma occorrono i risultati per dare corpo alle legittime ambizioni di Paterlini e Dalla Salda, i massimi dirigenti di questa bella e giovane realtà, per questo domani contro Roma vincere è quasi un obbligo perchè si devono conquistare i Playoff, nel modo più assoluto e per prepararsi poi agli scontri decisivi contro Venezia e contro Avellino, peccato però che saranno in trasferta.
ACEA Virtus Roma
Dilemma numero uno oggi in casa Virtus Roma? La panchina, che fine ha fatto? Da diverso tempo a questa parte il contributo offerto da coloro che siedono in attesa di dare il cambio ad uno startin’ five abbastanza obbligato è poco incoraggiante. Che fine hanno fatto Lorenzo D’Ercole, Ricky Moraschini, Jimmy Baron ed il desaparecido Alex Righetti? Uno degli ultimi arrivati, Szymon Szewczyk, considerando le condizioni post-operatorie dal delicato post-intervento alla schiena, ha dei numeri non esaltanti ma tutto sommato decenti. Sono le cifre ed il rendimento dei 4 citati prima ad allarmare tifosi ed ambiente sul futuro prossimo nonchè immediato del team capitolino.
Prendiamo ad esempio il rendimento di Jimmy Baron, considerato uno dei migliori, se non il migliore sesto uomo del campionato. La guardia da East Greenwich ed ex Lokomotiv Kuban è stato determinante per molte delle vittorie romane sino alla fine di gennaio scorso, sfruttando la sua micidiale arma del tiro da tre. Bene, da dopo le Final Eight di Milano dall’esito non poco lusinghiero per lui ma pessimo per la squadra, il buon Jimmy tira nelle ultime 4 gare con un pessimo 6/27 dalla lunga! La sua media che era del 43% abbondante sino a quel periodo è ora del 38%, tira molto meglio di lui ad esempio Szewczyk con il 46% che gioca molto meno e che comunque esplode il suo tiro quasi sempre da una situazione di pick’n’pop con Mayo, per non parlare della media che ha Bobby Jones, accreditato oggi del 42,9%, che certamente tiratore da tre affidabile non è. Cosa sta accadendo allora? E’ da ritenere credibile l’ipotesi che l’interessamento poi sfumato del Real Madrid nelle ore di chiusura del mercato legato all’EL abbia poi finito per demotivare il ragazzo? E trattasi di semplice calo di rendimento fisiologico in una stagione?
Luca Dalmonte non ha usato mezzi giri di parole nel dopo-gara contro Siena, non riferendosi a nessuno in particolar modo ma andando giù deciso come oggettivamente gli va riconosciuto da sempre, ha parlato di atteggiamento non esattamente al massimo da parte dei componenti della panchina durante gli allenamenti settimanali, un atteggiamento quindi che lo spingerebbe a dover utilizzare coloro i quali non partono dal quintetto con parsimonia, a dirla in modo edulcorato.
Avrà ragione il coach romagnolo, si o no non posso dirlo. Al momento però il condottiero della squadra è lui ed è lui che deve trovare il modo per tirar fuori il meglio dai propri ragazzi anche perchè le certezze in questa squadra sono poche. Si chiamano Phil Goss , Josh Mayo e Trevor Mbakwe, sarebbe bello lo fossero anche Bobby Jones e Quinton Hosley ma purtroppo è esattamente l’inconstanza di rendimento a caratterizzare le cifre delle due ali, per fortuna della Virtus al momento non così evidente ma sempre con un Baron che ieri ci metteva la classica pezza e che oggi non mette più. E quando mi riferisco all’incostanza di rendimento, s’osservi il 47% di Hosley da due, cifre che sono poco positive per il valore del giocatore e, soprattutto, per le ambizioni della squadra.
Domani a Reggio vedremo quindi la solita Virtus versione ultime gare con 5, forse 6 uomini validi ed effettivi spendibilmente sul campo o vedremo più spazio e minuti alla panchina con relativo apporto vitale per le sorti del match in chiave Roma? Una cosa è comunque certa, la sconfitta domani aprirebbe grossi punti interrogativi su questa Virtus che sta faticando così tanto il nuovo modello di gioco con i nuovi innesti di Szewzyck prima e di Mayo dopo, occorre tenere massima la concentrazione e rispolverare una difesa solida che ultimamente sta lasciando parecchio a desiderare. White e Kaukenas i pericoli pubblici numeri uno ma attenzione alla bidimensionalità Silins ed Antonutti ed all’estro di Bell, quest’ultimo in grado d’accendersi se lasciato fare indisturbato. Occhio al gioco avvolgente di Cinciarini
Infine, ecco come Dalmonte ha presentato la partita di domani:
“Il fattore campo del PalaBigi è un elemento importante e di qualità, dentro le mura amiche la Grissin Bon riesce ad esprimere una pallacanestro più aggressiva e redditizia. Reggio è una squadra che riesce a mettere pressione a livello difensivo e attraverso questa pressione riesce a correre il campo, producendo molto in contropiede. E’ una squadra guidata da un playmaker, Cinciarini, che credo sia il migliore del campionato per l’impatto che ha sia a livello personale che all’interno della squadra. È un giocatore in grado di finire, di creare, sa dare ritmo, tempo e coinvolgimento ad una formazione con tante opzioni offensive di talento come Kaukenas, Bell e White, giocatori che si incastrano perfettamente con le loro diverse caratteristiche. Tra i lunghi Antonutti e Silins aprono il campo con la loro pericolosità nel tiro da tre, Brunner ha una doppia dimensione e Cervi ha fatto dei miglioramenti importanti, diventando un fattore dentro l’area. Mancherà Gigli, ma il valore dell’organico a loro disposizione deve obbligarci ad attaccare di squadra, a giocare con attenzione dal punto di vista offensivo per controllare il numero dei possessi e ad avere una buona selezione di tiri. Se il nostro attacco sarà fuori equilibrio presteremo il fianco al contropiede avversario. Dovremo difendere con grandissima attenzione di squadra ogni pick and roll di Cinciarini, per non creare dei vantaggi agli esterni o ai lunghi. Tutti i loro esterni sono giocatori di 1 contro 1, quindi l’organizzazione offensiva e la tenuta dell’1 contro 1 dal punto di vista difensivo saranno le due chiavi della partita”.
Precedenti: sono 21 le gare disputate a Reggio Emilia con parità di fatto, sono 11 le vittorie infatti degli emiliani contro le 10 dei romani.
Arbitri: Taurino-Paternicò-Ranaudo
Si gioca: Al Pala Bigi di Reggio Emilia, domenica 6 aprile ore 18:15
Fabrizio Noto/FRED