È un Piero Bucchi visibilmente soddisfatto, fresco di un rinnovo biennale che lo legherà per altri due anni al sodalizio bianco azzurro brindisino, che esordisce elencando e ringraziando i dirigenti brindisini che lo hanno voluto nuovamente alla guida tecnica dell’Enel Basket Brindisi.
Poi passa a spiegare i motivi per cui è rimasto oltre gli attestati di stima dei massimi dirigenti anche quelli dei tifosi, “siamo professionisti, il contratto conta, ma conta molto di più il luogo, il posto, dove sei, quell’ambiente che tributa attestati di affetto per il lavoro che hai svolto fin’ora.
E’ stata in questi anni una bellissima cavalcata spero e credo in questi anni di aver ripagato, con i fatti l’affetto e la fiducia dei tifosi, questo è il motivo per cui si andrà avanti con questo progetto, ancora per due anni, c’e’ un affetto e una stima reciproca con la società i soci, i tifosi e la città ed è per questo motivo che sarò alla guida tecnica per altri due anni.
Se pensiamo a quello fatto fin’ora con una promozione in Lega A e la conquista della coppa Italia di Legadue conquistata nello stesso anno, per due anni consecutivi l’accesso alle Final Eight di coppa Italia e la storica partecipazione ai playoffs di quest’anno, la squadra ha sempre fatto risultato andando oltre le aspettative.
I risultati contano nel professionismo e c’e’ da dire che Brindisi mi ha teso una mano quando uscivo da Milano, e devo dire che con riconoscenza ho sposato la nuova avventura sapendo che ci possono essere dei rischi, in quanto far sempre meglio non è facile, però mi sento di poter affrontare questa sfida, perché so di poter contare su una società che è solida, su dei validi collaboratori, come Daniele qui presente (N.d.R. Michelutti).
Il fine sarà ovviamente quello di riuscire a stabilizzare il basket a Brindisi a certi livelli come ha già affermato il Presidente Nando Marino.
Se pensiamo che siamo stati campioni d’inverno, credo che sia una cosa onestamente straordinaria, pensando a quelli che erano i programmi ad agosto.
La cosa importante è riconfermarsi a questi livelli e cercare di sfruttare le occasioni quando ci sono”.
Passando all’analisi della partita contro Avellino in casa di sabato prossimo, diretta su gazzetta.it alle 16,30 ha dichiarato: “ Sappiamo di non essere in un periodo brillantissimo, sabato sarà una partita molto insidiosa, ho detto ai ragazzi che Avellino è come una bomba a orologeria, una squadra che ha talento, che ha giocatori di qualità, ed è una squadra che a inizio dell’anno era da tutti quanti gli addetti ai lavori accreditata, come una delle prime quattro.
Se non è riuscita a entrare nelle prime quattro e perché ha avuto problematiche di diverso tipo, che ovviamente non posso commentare e sapere fino in fondo.
Tuttavia bisogna riconoscere che ha grande qualità, sono stati rilasciati Richardson, Dragovic e Dean e sono stati presi Achara, Goldwire e Foster, e quindi nonostante i tanti cambi hanno mantenuto una certa qualità nel roster.
È ovvio che quando cambi tanto puoi avere un rendimento altalenante, tuttavia la qualità rimane buona, è per questo motivo che la considero una bomba a orologeria, dobbiamo fare attenzione che non ci scoppi in mano.
Se speriamo che sia una gara facile non sarà cosi, il campionato ci ha insegnato da ottobre che gare facili e scontate non c’e’ ne sono.
È vero che non siamo in un buon periodo, ma abbiamo fatto una settimana di allenamenti duro, per mettere benzina nel motore, allenamenti che sono stati un po’ a singhiozzo.
Speriamo che il nuovo giocatore arrivi presto, per ritrovare qualità negli allenamenti e nelle rotazioni in campo.
La cosa che mi conforta è che una squadra che ha orgoglio, cosa che ha sempre dimostrato ”.
Stefano Albanese