Pesaro – C’è ancora luce in questo campionato per la Vuelle e la luce arriva da un vero e proprio miracolo sulla sirena da quello si sta rivelando l’uomo a cui sono indissolubilmente legate le fortune di Pesaro in questa stagione.
Così come era successo nell’ultima vittoria colta dalla Vuelle sei turni or sono in casa contro Pistoia, è stata una tripla acrobatica di Elston Turner jr. a permettere di portare a casa una partita brutta, complicatasi quasi esclusivamente per colpe proprie e che sembrava ancora una volta lasciata nelle mani degli avversari in maniera del tutto colpevole.
E cosi come era avvenuto contro Pistoia, la guardia americana la risolve dopo una partita di grande sofferenza che, ora come allora, si inserisce in un lungo periodo di down psicofisico che, non a caso, ha trascinato la Vuelle attraverso un striscia di cinque sconfitte consecutive.
Pesaro quindi la spunta di una sola lunghezza dopo un ultimo quarto di assoluta sofferenza in cui, con soli 11 punti segnati prima del siluro di Turner, aveva permesso agli avversari di rientrare in partita e di portarsi nuovamente in vantaggio prima dei trepidanti secondi finali che poi si andranno a raccontare nel dettaglio.
Bologna invece con questa sconfitta abbandona ogni velleità di post-season e si condanna a due ultime partita quasi del tutto insignificanti. Non che la rabberciata truppa di Valli abbia fatto chissà che per portarla a casa ma contro la fragile Pesaro di questo campionato è bastato far la voce grossa in difesa per buona parte del secondo quarto per avere concrete possibilità di spuntarla; così non è stato anche perchè, al di là della differenza di motivazioni, la Granarolo ha pagato una buona parte di partita in cui i suoi giocatori hanno commesso ingenuità ed errori in serie per quella che, come molti di voi avranno capito, è stata una partita nel complesso tutt’altro che bella.
L’inizio è alquanto stentato per la Vuelle, su cui evidentemente la pressione gioca un ruolo decisivo; le idee in attacco sono a dir poco annebbiate e così da tante palle perse ed un paio di stoppate subite arrivano per la Granarolo tanti punti facili in contropiede.
Dell’Agnello chiama a sedere Petty dopo un time out e poi lo rimanda in campo per un quintetto con i tre piccoli unitamente a Pecile e Musso; in realtà i frutti tardano ad arrivare perché Bologna continua ad avere una certa prevalenza nel pitturato grazie ad una presenza consistente di Jordan ed Ebi che le consente di arrivare sul”11-20.
Le cose cambiano incredibilmente nel finale di quarto, quando una serie di nefandezze dei bianconeri consente a Pesaro di rientrare sul -1 finale con un break di 8-0 che ha quasi dell’incredibile.
Le ingenuità in serie dei bolognesi hanno il merito di far rompere gli indugi alla Vuelle che, finalmente, nel secondo quarto riesce a produrre quel basket in velocità che più le aggrada e che la porta ad un costante vantaggio per tutta frazione.
Con Anosike e Turner ancora incerti, i punti dell’allungo vengono dai giocatori meno attesi come Trasolini e Musso, ma soprattutto come Pecile; il capitano si presenta nei primi minuti del secondo quarto con tre triple da urlo che prima permettono alla Vuelle di arrivare al primo vantaggio e poi di mandarla al massimo vantaggio sul 41-32 a circa due minuti dalla fine.
Come spesso accade in casa pesarese, infatti, quando l’attacco gira sale di intensità anche la difesa; la Granarolo per lunghi minuti fa fatica a segnare, anche perché i suoi continuano a commettere ingenuità grossolane.
Se la Vuelle non dilaga è perché Ebi sotto le sue plance è un vero e proprio spauracchio e, tra stoppate monumentali e parabole sporcate, tante volte i padroni di casa si trovano a recriminare per canestri incredibilmente sbagliati; in ogni caso si arriva alla pausa lunga con la Vuelle ancora con un buon vantaggio sul 45-39.
Il ritorno in campo nel terzo quarto è quello in cui più spesso la Vuelle ha incontrato le maggiori difficoltà ma questa volta non sembra che debba andare così.
Pesaro ha piccoli segnali di risveglio da Turner ed Anosike, i quali si vanno ad aggiungere ad un Trasolini efficace per tutta la partita, e così in più occasioni si arriva anche alla doppia cifra di vantaggio; a questi tentativi di allungo la Granarolo riesce a rispondere solo con un Hardy a cui nessun avversario riesce a mettere la museruola e che nella sola terza frazione mette a referto 12 punti (saranno 26 alla fine).
A tre minuti dall’ultima pausa è proprio Hardy a portare i suoi a -4 (58-54) ma poi una nuova fiammata firmata Petty e Musso permette ai biancorossi di chiudere ancora con un discreto margine di sicurezza (65-58).
Sembra che Pesaro possa in qualche modo controllare fino alla fine ma negli ultimi dieci minuti improvvisamente si sente la fatica e la pressione per un risultato importantissimo, visto anche che Montegranaro aveva perso nel pomeriggio.
L’attacco della Vuelle infatti si ingolfa improvvisamente e, fatta eccezione per qualche cesto di Trasolini in apertura di frazione e qualche punto estemporaneo raccolto da Petty, ogni volta che si va nella metà campo avversaria non si sa a che santo votarsi.
Dall’altra parte il solito Hardy, ben coadiuvato anche da Walsh, entra facilmente nella difesa avversaria e così, a poco più di un minuto dalla fine, la rimonta è compiuta con un canestro di King che dà il primo vantaggio esterno dopo tanto tempo (75-76).
Gli istanti finali hanno quasi dell’incredibile e vanno raccontati. Prima Anosike impatta con un ½ ai liberi e poi sul ribaltamento di fronte Hardy trova due preziosissimi tiri liberi; mancano poco più di due secondi alla fine e, dopo avere segnato il primo tiro, l’esterno di Valli si impegnaa per sbagliare il secondo ma, incredibilmente, lo mette al segno.
Dell’Agnello può chiamare così il time out delle disperazione, trascorso nel silenzio quasi rassegnato del pubblico di casa; invece sulla rimessa a Turner viene concesso quello spazio di troppo che, dai sette metri, gli consente di mettere a segno quella tripla che fa esplodere il palazzo e che permette di avere qualche speranza in più per una salvezza che, a questo punto, avrebbe quasi dell’incredibile.
Victoria Libertas Pesaro – Granarolo Bologna 79-78
Parziali (19-20; 26-19 ; 20-19; 14-20)
Progressione 19-20; 45-39; 65-58
Tabellini
http://www.legabasket.it/game/66/66010.html
Mvp: questa volta il titolo di mvp della partita se l’aggiudica Elston Turner con una valutazione fatta esclusivamente con il cuore; la guardia americana disputa di nuovo una partita che eufemisticamente si può definire sotto tono ma, ancora una volta, si rivela il match winner con una prodezza sulla sirena e se Pesaro può ancora nella salvezza lo si deve in gran parte alle sue triple decisive nelle ultime due vittorie
Wvp: lo svedese Gaddefors parte in quintetto ma poi mette una mostra una prestazione impalpabile per tutti i minuti che è rimasto in campo, come testimoniano i soli 2 punti con 1/5 al tiro
Spogliatoi
Dell’Agnello: questa volta posso dire che ce la siamo meritata; ovviamente l’ultimo tiro è stata metà classe di Turner e metà fortuna ma io ci ho tenuto a dire ai miei giocatori a fine partita che siamo stati quasi sempre davanti e, a parte un inizio contratto, siamo stati attenti e presenti nel match: per questo penso che ce la siamo meritata. Se per una volta la fortuna ci ha aiutato, io penso che abbiamo fatto di tutto per guadagnarcela. Aver vinto una partita in questo modo ci darà anche una molla psicologica importante per lavorare duro in settimana e addirittura andare a Brindisi per provare a vincere la partita: se ci crediamo io penso che ce la possiamo anche fare.
Valli: Pesaro aveva molte più motivazioni di noi e si è visto. Non ho nulla da rimproverare ai miei giocatori perché dopo essere stati sotto di 11 punti siamo stati in grado di rimontare una squadra dal notevole potenziale offensivo come Pesaro. Alla fine c’è stata anche sfortuna, come il libero segnato per “sbaglio” da Hardy ed un’incomprensione sulla rimessa finale che ha poi portato alla tripla di Turner. E’ un’annata un po’ così per noi e per fortuna siamo riusciti a risolvere ogni problema in chiave salvezza con qualche giornata di anticipo; volevamo provare a raggiungere i play-offs ma così non è stato e adesso cercheremo di trovare qualche motivazione ulteriore.
Giulio Pasolini