“Nessuno ci ha votati come potenziale partecipante alle final four, nessuno ha mai nominato alcun giocatore o allenatore nelle classifiche dei top di questa stagione, ma noi siamo qua. Eravamo venuti per vincere e una sconfitta ci avrebbe fatto male dopo la convinzione nei nostri mezzi acquisita nella serie con Milano.
Ora possiamo giocarci il titolo.”
Queste le parole di un raggiante David Blatt dopo la clamorosa rimonta che il suo Maccabi ha compiuto per eliminare il CSKA e andare in finale.
Messina parte con il quintetto altissimo e schiera Weems da due, Vorontsevich da tre con Khryapa e Kaun sotto le plance. La mossa paga subito dividendi perché il centro russo domina nel pitturato e chiude il primo tempo con dieci punti e il percorso netto sia dal campo che dalla lunetta.
Il Maccabi non sta certo a guardare ed esprime un ottimo atteggiamento, mantenendosi a contatto nonostante delle brutte percentuali da tre punti, che non ricordano quelle della loro ultima discesa al Forum.
La partita viaggia su ritmi molto compassati, ovviamente più congeniali al tonnellaggio e alle caratteristiche dei giocatori moscoviti. Sebbene Blatt, con le sue difese miste, cerchi di mescolare le carte, non riesce mai a portarsi in scia per il sorpasso. I 30 punti alla pausa sono troppo pochi. “Volevamo alzare il ritmo della partita e dei possessi. –ha detto il coach- Nel primo tempo non ci siamo riusciti, e per questo abbiamo chiuso sotto, non segnando mai neanche da fuori”
Dopo la pausa Messina ripropone il quintetto alto anche per avere più soluzioni contro uno Schortsanitis limitato nel ritmo a causa dei falli. Khryapa si erge a metronomo della squadra e va a colpire tutti i mismatch, soprattutto vicino a canestro servendo Krstic e Micov, mentre Weems, con un canestro un po’ fortunoso, regala il +9 ai suoi.
Il Maccabi litiga con il canestro e sia Ohayon che Hickman sbagliano due canestri molto facili da sotto che permettono al CSKA di distendersi e trovare ritmo dalle mezze transizioni condotte da Teodosic. Fridzon, l’unico con mira dalla lunga distanza, viene servito in angolo proprio dal serbo e realizza la tripla del +13 che dà la prima spallata al match.
I numerosissimi tifosi del Maccabi continuano a sostenere la squadra ergendo un muro giallo sui bui spalti del Forum, “E’ stato un tifo da college NCAA” –ha detto Tyus dopo il match.
E’ ancora la stazza del CSKA a fare la differenza con un canestro da vicino di Hines e un tiro dalla media di Krstic per il nuovo +13 che costringe al timeout Blatt, alla strenua ricerca di qualcuno che possa dargli qualcosa in attacco. La difesa dei russi è una morsa senza soste e gli esterni avversari non hanno mai uno sguardo aperto a canestro, se non quando Rice riesce a battere il suo uomo dal palleggio fornendo qualche scarico. Anche Schortsanitids riceve molto più lontano da canestro rispetto al solito, infatti fa continuamente la spola dal campo alla panchina senza incidere. Il 5-0 finale firmato Rice-Hickman mantiene il Maccabi in partita, anche se a dieci lunghezze dopo 30 minuti di gioco.
Il CKSA ha un paio di passaggi a vuoto offensivi e il Maccabi aggredendo, non senza creare confusione, sfrutta un Tyus attivissimo sotto le plance e si porta addirittura a -6 con la schiacciata dell’ex canturino.
A togliere le castagne dal fuoco ci pensa Khryapa con una tripla da fermo per il nuovo +9, prima che Jackson non fallisca il colpo del ko tecnico da tre punti a 5 dalla fine. La tripla di Blu riporta tutti a -6, prima che un brivido scorra nella schiena di Messina sull’errore di Pnini piazzato da tre punti. La partita si scalda e diventa godibilissima. Prima Teodosic realizza un canestro di talento con il jumper, poi Hickman risponde con la tripla del -5 che obbliga Messina al timeout con poco meno di quattro minuti sul cronometro. “Abbiamo smesso di fare il nostro gioco nel secondo tempo, ha detto il coach, perdendo palloni e non eseguendo bene.” Dopo qualche azione interlocutoria arriva il canestro di Rice che si mangia Teodosic e porta il Maccabi ad un solo possesso di distanza con 2,13 da giocare. Krstic segna il nuovo +5, ma Tyus replica e l’ultimo minuto si gioca in volata. Weems fa 1-2, Smith abusa di Teodosic in post basso, ma il canestro realizzato ancorada Weems che, con 5” sul cronometro dei 24”, si isola e segna il fade away del +4, lascia solo 19” di speranza al Maccabi.
Il cuore della squadra di Blatt fa provincia e in 6” Blu segna la tripla del -1 rimettendo tutto in discussione. Un’incredibile palla persa di Khryapa regala il contropiede a Rice che segna l’incredibile sorpasso. In 7” il CSKA crea il tiro migliore possibile con Weems solo da tre punti, ma l’errore fa esplodere il Forum tinto di giallo.
Il Maccabi è in finale.
Maccabi Tel Aviv-CSKA Mosca 68-67 (19-16, 19-14, 17-15, 23-12)
MVP: Tyrese Rice. Anche nei momenti più difficili tiene a galla la barca con la sua pericolosità dal palleggio. Il suo ultimo quarto, canestro decisivo compreso, è decisivo.
WVP: Sonny Weems. Aveva quasi chiuso la partita con il canestro in isolamento del +4, ma la tripla aperta sbagliata e il -4 di valutazione parlano da soli