
Da sinistra a destra: Stefano Sbarra, Eliseo Timò, Fulvio Polesello, Diego Mariottini, Max Civili, Valerio Bianchini, Enrico Gilardi e Mario Arceri
Roma, 28 maggio 2014 – Un tuffo nel passato, 30 anni dopo la conquista della prima ed al momento unica Coppa dei Campioni della Virtus Roma griffata all’epoca con il logo Bancoroma. Si è svolta oggi alle ore 12:00 presso l’aula 5 del Dipartimento di Giurisprudenza di RomaTre un incontro-racconto di quella fatidica serata addì 29 marzo 1984 e sono stati momenti leggiadri, coinvolgenti con tanti sorrisi ed applausi come di solito conviene in queste occasione.
Un’organizzazione impeccabile quella messa in piedi dal Team di Diego Mariottini composta dai suoi collaboratori Mattia Piola, Carlo Cimini ed Andrea Del Prete e narrata da Max Civili con il coadiuvo dello stesso Mariottini in maniera asciutta ma brillante, dai toni allegri e dalla repertazione cine-fotografica di livello inestimabile per gli amanti delle mirabilie di quel periodo.
Molto del materiale reperito per questo evento è stato messo a disposizione anche grazie alla collaborazione di Luca Pelosi, ormai lo storiografo incontrastato del basket romano targato Virtus Roma grazie alle sue pubblicazioni come “BANCO! L’urlo del PalaEur” dato alle stampa nell’estate del 2012 ed il recentissimo “La Squadra che non c’era”, a celebrare lo splendido campionato della Truppa Calvani nello scorso campionato.
Ma aldilà di tutto questo, è stato un dolcissimo cullarsi nel rimembrare quelle giornate, quelle ore e quell’atmosfera, rivivere quei momenti del pre, durante e post-gara che issò Roma sul tetto d’Europa è parso come risentire un disco al quale sei affezionato e del quale conosci ogni nota, ogni passaggio di questo o quel musicista e risentirlo ti trasmette sempre un gradevole senso di leggerezza e tonicità. E quelle persone sedute davanti a te, da Valerio Bianchini a Fulvio Polesello, da Enrico Gilardi a Stefano Sbarra, da Mario Arceri ad Eliseo Timò non sono soltanto coloro che hanno vissuto in prima persona la storica impresa ma appaiono assolutamente grandi nella loro normalità.
Spazio quindi al ricordo ma non per questo è venuto meno il senso del gioco e del divertimento misto ai riconoscimenti al purtroppo assente Larry Wright ed al presente Marco Solfrini, quest’ultimo in video attraverso una sua personale testimonianza di quegli attimi così lunghi ed intensi ma mai senza perdere il senso estremo e la fragranza di quell’atmosfera, anche se con 30 anni di ritardo.
Roma sul tetto d’Europa per una volta ma Virtus Roma presente anche con Alessandro Tonolli, da poco annunciato il suo addio al basket giocato con il ritiro della sua maglia n.ro 8 in occasione di Gara 3 contro Cantù, assieme al Team Manager Francesco Carotti nella speranza di poter rivivere, chissà quando, quelle indimenticabili gesta.
Due ore gradevoli come solo i bei ricordi riescono a portare con se con l’entusiasmo di sentire anche parole di vita vissuta, sportiva e non, da raccontare magari ai tuoi nipoti quando chiederanno se mai una volta a Roma si siano toccati i vertici sportivi a livello continentali e mondiali (non dimentichiamo quel Bancoroma che vinse anche la Coppa Intercontinentale).
Un bel quadro insomma, una giornata speciale che resterà sovente ed a lungo nei nostri cuori.
Fabrizio Noto/FRED
Un sentito ringraziamento de Alessandro Tonolli, che chiude la carriera dopo 20 anni di “virtusismi” e al general manager della Virtus Francesco Carotti. Grazie ai presenti, è per loro che si organizza tutto ciò. Grazie infine a USACLI e UISP, nostri partner. GRAZIE!