Il Re è tornato e dopo la brutta uscita di gara1, dove il caldo terribile (rotto l’impianto di condizionamento) dell’AT&T Center lo aveva costretto ad uscire, a fine 4° quarto, per crampi mentre si stava giocando punto a punto la partita. Dopo la riparazione dell’impianto, questa notte in gara2, LBJ è tornato carico e pieno di energia (si è visto bene prova maiuscola, doppia doppia, per lui con 35 punti messi a referto, 14/22 dal campo con 3/3 dall’arco e 4/5 dalla lunetta, contornati da 10 rimbalzi). La partita finisce 98-96 per gli ospiti, dove molto probabilmente il punto esclamativo viene messo dalla bomba all’angolo di Bosh (18 punti per il texano con 6/11 dal campo, di cui 1/2 da tre, e 5/6 dalla lunetta), a 1’18” dalla fine su ottimo assist di LeBron James.
Nel primo periodo le squadre si studiano un po’ e infatti ne approfittano i ragazzi di Greg Popovich, che più intelligentemente sfruttano il pessimo avvio della coppia James-Wade (2 i soli punti in totale per le stelleMiami). Dall’altra parte Duncan (stanotte per lui 38’ min in campo e 11 dei suoi 18 punti finali nel primo periodo e a fine partita con 7 realizzato su 14 tentati) e prende possesso dell’area pitturata, dei ragazzi provenienti dalla Florida, e così gli Spurs chiudono il primo quarto in vantaggio 19-26. Nota a margine, nel primo periodo Green costretto a uscire, dopo 1’28” dall’inizio della gara sono due i falli fatti, per il nostro Belinelli, che piazza la tripla del +6 (4-10), e gli unici 3 punti della sua partita (22’min per lui e 1/5 dal campo con 1/4 da tre).
Nel secondo periodo si svegliano il Re e compagni, infatti LBJ piazza 9 punti (dei suoi 13 a fine secondo quarto) nel bel parziale di 15-2 degli Heat, che vale anche il sorpasso per 34-33. Purtroppo però la bella partenza del quintetto titolare dei ragazzi si Spoelstra, viene controbilanciata dalla pessima prova della panchina, che chiude il periodo con soli 5 punti, mentre quella dei Texani chiude con 15 a referto, concludendo il 2° quarto con un 43-43.
Le due squadre si danno battaglia e rispondono colpo su colpo, con i Texani in leggero vantaggio, grazie alle 2 triple di Leonard (in 32’ min di gioco piazza 3/9 tiri dal campo con 2/3 dalla lunga distanza) a inizio 3° quarto. Poi a 5’42” dalla fine si sveglia il Prescelto, mette 8 punti consecutivi che valgono il momentaneo sorpasso Heat, 64-62. Come in gara1 gli Spurs riescono a trovare in ogni quarto uno o due protagonisti, che fanno la differenza (senza citare l’enorme lavoro dei BigThree “stranieri”, che come al solito è la base di ogni partita giocata dai Texani), viene estratto dal cilindro Mills (8 i punti per lui stasera in 15’ min e 3/7 dal campo e 2/3 dall’arco).L’australiano infatti risponde a LBJ con due triple, e il quarto si chiude 77-78, per San Antonio.
Nell’ultimo quarto la partita è in bilico fino all’ultimo e sono gli episodi a deciderla. Ecco allora che San Antonio spreca 4 tiri liberi consecutivi (per la compagine guidata da coach Greg Popovich, stasera solo 12su20 dalla lunetta, contro i 16/21 dei ragazzi di Erik Spoelstra), per la gomitata di Chalmers (da espulsione, che non macchia la prova incolore del play degli Heat, 31’min e solo 5 punti con 2/4 dal campo) su Parker (in 35’min 21 punti e 5/15 dal campo con 2/4 dall’arco, contornato da 7 assist). Così LBJ ne approfitta e piazza la tripla del sorpasso (87-88) con ancora 6’09” da giocare. La partita va avanti equilibrata e con il risultato in bilico sul filo di un rasoio, fino alla già citata tripla di Bosh che spezza le gambe di San Antonio (95-93), e grazie anche al canestro di Wade (partito male stanotte, ma ripresosi alla grande durante l’arco di tutta la partita, mette a referto in 34’min, 14 punti con 579 dal campo, 0 da tre, 4/4 ai liberi e ben 7 rimbalzi), su assist di Bosh, a 0’09” dalla fine (98-93), la partita si conclude con una splendida vittoria di Miami, che riapre la serie e la porta sull’1-1.