Un’annata intensa per la Scaligera Basket anche col settore giovanile. Tante idee realizzate, altre in cantiere, un lavoro in profondità che ha iniziato a dare buoni frutti.
«Il bilancio – evidenzia Simone Guadagnini, responsabile tecnico del settore giovanile – è sicuramente positivo sotto tutti gli aspetti. Guardare solo ai risultati ottenuti sul campo sarebbe riduttivo, ma siamo contenti anche di quelli. L’Under 13 ha fatto percorso netto vincendo tutte le partite, sia a livello provinciale che regionale. Con l’Under 14 abbiamo portato avanti una collaborazione con il Bussolengo Basket, impostando un progetto che prevedeva l’unione del nostro gruppo con il loro allo scopo di formare una squadra più competitiva e di fare esperienza anche a livello di Under 15. Entrambi gli obiettivi sono stati centrati, tanto è vero che l’Under 14 ha raggiunto la fase regionale del suo campionato. Positiva è stata anche la stagione dell’Under 19 d’élite che ha raggiunto la Final Four regionale, crescendo nell’arco della stagione con un lavoro che le ha permesso di migliorare sia a livello collettivo che individuale. Abbiamo un giocatore come Edoardo Bertocchi in Nazionale con l’Under 18 e questo non può che essere motivo di ulteriore soddisfazione. Senza dimenticare che numerosi altri ragazzi di annate diverse sono stati convocati nei centri tecnici federali regionali. Infine con l’Under 15 e l’Under 17 di Eccellenza abbiamo lavorato in prospettiva facendo fare esperienza ai ragazzi».
Ha accennato alla collaborazione con il Bussolengo Basket. Quanto è stato importante il rapporto con le altre realtà del territorio?
«È stato molto importante. Era giusto iniziare ad impostare un dialogo e a mettere nero su bianco tutte le idee che avevamo. Con Bussolengo per esempio abbiamo avuto una collaborazione pratica in senso stretto che prevedeva l’unione delle forze per il campionato e la condivisione degli allenamenti. È stato un progetto concreto che ha portato dei vantaggi in termini di crescita anche per l’altra società, visto che è stato un loro allenatore a guidare la squadra. Vorrei citare anche la collaborazione con la Facoltà di Scienze Motorie dell’Università di Verona che ha supervisionato il progetto “Alta specializzazione”, frutto della sinergia con la sezione pallacanestro del CUS, il Centro Universitario Sportivo. Un progetto rivolto ai tesserati FIP delle due società nati nell’anno 2001, che dalla prossima stagione coinvolgerà anche l’annata 2002 e che proseguirà anche in quella successiva. Con l’Università e il CUS si è creato un sodalizio importante diventato per un noi un prezioso valore aggiunto per la nostra attività. Con loro c’è una comunione di intenti a 360 gradi e sono in cantiere anche altri progetti. In generale è stato un anno importante perchè abbiamo tracciato un solco e una linea guida che seguiremo sicuramente anche in futuro. In questo periodo infatti stiamo imbastendo altri progetti con altre due società della provincia per la stagione prossima e speriamo che siano ugualmente favorevoli e vantaggiosi per tutti».
Quali altri progetti sono previsti per il prossimo anno?
«Abbiamo appena definito un accordo annuale con il Centro Polisportivo Don Calabria di Verona la cui palestra diventerà una delle sedi dei nostri allenamenti. Era un passo doveroso cercare un impianto migliore per i nostri ragazzi ed è stato un investimento molto importante da parte della nostra società. Si tratta di una struttura all’avanguardia e siamo molto contenti di questo accordo. Anche le famiglie dei nostri tesserati potranno beneficiare inoltre delle strutture fitness e riabilitative, della piscina e partecipare a tutte le attività correlate. Inoltre lì non alleneremo solo le nostre squadre giovanili, ma apriremo anche il nostro primo centro minibasket. Continuerà la fidelizzazione con i tre centri con i quali abbiamo collaborato quest’anno, ma questo sarà il primo ufficialmente della Scaligera Basket. Per quanto riguarda le collaborazioni con le altre società, la prossima stagione dovrebbero essere cinque, dopo le due di quest’anno. Vogliamo agire concretamente e non limitarci ai buoni propositi. Vogliamo far vedere cosa possiamo fare, non avendo paura di fare il primo passo verso le altre realtà. Sono finiti i tempi in cui le società più importanti erano viste come quelle che rubavano i talenti migliori a quelle più piccole. È giusto imbastire dei rapporti che siano vantaggiosi per tutti».
Quest’anno ci sono stati anche iniziative indirizzate verso le scuole del territorio…
Ci sono stati due progetti diversi per le scuole. Il primo coinvolgeva le scuole più vicine geograficamente ai nostri centri minibasket. C’è stata grande disponibilità da parte degli insegnanti ed enorme entusiasmo da parte dei ragazzini. Continueremo sicuramente anche il prossimo anno. L’altro, “Più Basket a Scuola”, è stato estremamente positivo. Ha interessato più di 1500 bambini. Siamo andati in sei istituti della provincia fra i due di Verona e quelli di Dossobuono, Parona, Povegliano e Zimella per trascorrere con loro un’intera giornata di pallacanestro, con la presenza ogni volta di un giocatore della prima squadra che ha giocato con gli alunni, fatto foto e risposto alle loro domande. È stato molto interessante, anche più del previsto. I bambini si sono dimostrati molto interessati, attenti e preparati anche su aspetti più tecnici e meno banali, come per esempio l’alimentazione degli sportivi. Quando c’erano i giocatori americani avevano anche preparato delle domande in inglese. L’iniziativa è stata realizzata con la collaborazione della Federazione Italiana Pallacanestro di Verona in collaborazione con l’Ufficio Educazione Fisica e la Facoltà di Scienze Motorie».
Con il progetto “Più Basket a Scuola” i bambini hanno anche avuto la possibilità di assistere alla partita con Ferentino al PalaOlimpia…
«È stato molto bello. La curva che avevamo predisposto per loro era piena e coloratissima. Visto il successo, abbiamo provato a ripetere anche durante i playoff e, nonostante i tempi più stretti a livello organizzativo, abbiamo avuto lo stesso una risposta straordinaria. Un’idea che riproporremo certamente anche il prossimo anno».
Questi bambini hanno avuto l’opportunità di essere testimoni dell’ottimo cammino della Tezenis Verona nei playoff. Quanto è importante il coinvolgimento che possono creare i buoni risultati della prima squadra per avvicinare i giovani alla pallacanestro?
«È fondamentale. Avere un squadra che gioca in una determinata categoria e si dimostra vincente aiuta moltissimo. Quest’anno ce ne siamo accorti in prima persona. Tutti i bambini coinvolti nel progetto “Più Basket a Scuola” si sono dimostrati felicissimi dell’esperienza che hanno vissuto. Hanno tifato, hanno gioito con la squadra e si sono lasciati coinvolgere dal grande entusiasmo che si respirava in quei giorni. Avranno sicuramente un ricordo molto positivo delle serate passate al PalaOlimpia».
Quello del settore giovanile è stato un grosso lavoro di squadra…
«Senza dubbio. La proprietà è stata fondamentale e ha sempre fatto sentire la sua presenza. Tutte le persone coinvolte hanno lavorato ottimamente. Vorrei rivolgere un ringraziamento particolare a Luciano Scapini, il responsabile organizzativo, che mi ha dato una grossa mano. Vorrei però esprimere la mia gratitudine e sottolineare l’impegno anche di tutti gli istruttori e gli allenatori così come quello dei dirigenti che si sono calati perfettamente nel loro incarico. Non vanno poi dimenticati i genitori dei ragazzi. Hanno partecipato in prima persona alle nostre attività, dimostrandosi sempre disponibili. È stato il primo anno, consci che tutto è migliorabile. È proprio in quest’ottica continueremo a ragionare e a lavorare di conseguenza».