Carissimo Daniel Hackett,
non siamo amici, non ti conosco personalmente perciò non mi permetto di scriverti in tono confidenziale ma sicuramente so chi sei seguendo da sempre la pallacanestro in Italia, prima da praticante (discreto ma mai al Tuo livello di eccellenza), poi da semplice appassionato ed ora da umile scriba in questo sito che gestisco grazie unicamente alla buona volontà di una trentina di “ammalati” come il sottoscritto di questo sport. Conosco quindi le Tue gesta, da figlio di grande giocatore in quel di Pesaro sino alle Tue belle prove in NCAA sino a sfiorarne le gloriose F8 con USC nel 2009, la Tua eleggibilità per il draft NBA di quell’anno però andato a male, il Tuo conseguente arrivo a Treviso….In verità poco edificante ma capita a tutti per Giove, eri giovanissimo all’epoca ma si vedeva che il Tuo talento aveva solo bisogno di trovare la giusta canalizzazione e la giusta enfasi.
Ecco quindi il trasloco a Pesaro e da lì l’esplosione, deflagrante quasi, con numeri favolosi e la semifinale scudetto persa contro Milano ma da lì a poco i riconoscimenti fioccano: MVP all’All Star Game e Premio Reverberi come Miglior Giovane del campionato italiano. Poi Siena e lo scudetto da dominatore, da trascinatore contro Roma ma soprattutto una serie di Playoffs da vero leader direi eppoi il bis quest’anno, esaltando meno sì ma sempre altra vittoria però in quel di Milano che aspettava il tricolore da 18 anni, arrivi Tu e tac!!!! Fatto.
Insomma, sei un vincente, un trascinatore, un giocatore sul quale poter fondare addirittura una dinastia vincente da questa parte dell’Oceano, ovviamente, anche forse fuori dagli italici confini, in Spagna? In Turchia? Sì, probabile, credo proprio di sì Daniel.
“Bene, ok, allora perchè mi scrivi? Cosa vuoi da me?”, starai forse pensando ed ammesso che Tu possa leggere questa mia missiva in questo fantastico mondo della comunicazione sul web che abbundat di siti come il mio, per non parlare dei Socials, dove forse c’è anche troppa comunicazione al punto tale che potrebbe anche disperdersi….Forse…..
Comunque Daniel la mia lettera ha un solo ed unico scopo, quella di farTi riflettere da persona che ha qualche anno più di te e che si dispiace nel vedere oggi questo tuo contrapporsi ad un ambiente, quello della Nazionale, che poi il sottoscritto ama forse di più del proprio club per il quale parteggia da sempre (non te lo dico quale sia ma è facile arrivarci 😉 ).
Ti scrivo queste poche righe perchè sono rimasto male, molto male, del Tuo gesto di abbandonare il ritiro della Nazionale in quel modo. Sai Daniel, non mi permetto di mettere in dubbio quanto hai trascritto sul tuo profilo FB nell’immediatezza del Tuo abbandono dal ritiro in preparazione alle gare di qualificazione agli Europei ma un dubbio mi viene.
Mi spiego, come può uno staff medico di una struttura come quello della Nazionale affermare che il tuo malanno sia un malessere comunque gestibile da consentirti di allenarti e quindi giocare in netta contrapposizione con quello che tu hai presentato? O meglio, non credi sia abbastanza improbabile che non siano stati neanche letti i referti medici da Te consegnati a loro, minimamente presi in considerazione?
Non credi che sia stridente quanto accaduto? E comunque sia, non avresti potuto scegliere un modo meno eclatante come quello invece che hai intrapreso, quello cioè di andartene dal ritiro senza “se” e senza “ma” provando a cercare un punto d’incontro invece di sbattere la porta alle tue spalle in modo così violento? In un momento poi così delicato per il nostro basket?
Premessa. Chi Ti scrive non ha….Diciamo in forte simpatia, la gestione recente della FIP, non lo nascondo, figuriamoci l’attuale Presidente che simboleggia una parte di questo Paese che non ha nessuna voglia di girare pagina e dare spazio ai giovani per il bene e l’interesse comune, sentimenti sempre espressi in sedi pubbliche a parole e raramente conclamatisi in fatti concreti.
Ma torniamo a Noi. Avrai le tue buone ragioni Daniel che, ripeto, non mi sogno di confutare non avendo neanche gli strumenti per capire cosa tu abbia realmente a livello fisico. So ad esempio che hai dovuto giocare i recenti Playoff già sul dolore, ma non sarebbe stato meglio annunciare fin da subito che non avresti potuto rispondere alla chiamata proprio in virtù di questi malanni?
Caro Daniel, per questo motivo il sottoscritto pensa (e molti come me), che forse questa Maglia non la senti proprio Tua.
Niente di male, intendiamoci, del resto viviamo in un sistema di libertà diffusa ed accettata da tutti ma non pensi che anche dopo la rinuncia dell’anno scorso, rinuncia che alla fine è costata la partecipazione ai prossimi Mondiali in Spagna (già, perchè in molti pensiamo che con te in campo, solo Te, avremmo forse potuto puntare più in alto dell’ottavo posto finale, posizione che ci ha di fatto estromesso dalla manifestazione spagnola che inizierà tra un mese e mezzo), avresti dovuto essere un pò più attento ed accorto nella gestione di questa convocazione? Ti chiedo scusa, non ricordo sinceramente cosa accusassi l’anno scorso alla fine del campionato ma non sembravi così malmesso l’anno scorso come invece sei apparso quest’anno e di questo Te ne va dato atto.
Ma sei un campione e purtroppo i campioni hanno doveri anche importanti da rispettare nei confronti della Nazionale del proprio Paese e, mi spiace dirtelo, in questo caso hai scelto un modo sbagliato di porti ribadendo che il Tuo gesto clamoroso, anche se legittimo, è stato fuori luogo.
Forse sarebbe meglio dire che Tu non la vuoi questa Maglia, chiaramente, senza giri di parole e senza tirare in ballo altri giocatori che a Tuo modo di vedere, avrebbero goduto di un trattamento di favore rispetto a Te, non quindi pari al Tuo essendo anche loro infortunati. Caduta di stile, sinceramente.
Sai Daniel, il sottoscritto e molti come me amano quella Maglia, son riusciti anche ad indossarla per piccolissime parentesi della loro carriera da non poter minimamente paragonare alla Tua, hanno sudato e lottato per quella Maglia e gradirebbero quantomeno rispetto per essa. Perciò T’invito dall’alto della Tua classe ad uscire allo scoperto affermando quello che tutti abbiamo capito e cioè che Tu non desideri sbatterti per essa in campo.
Sei un leader, un combattente, un carattere forte e determinato ma questo insieme di cose che albergano nel Tuo animo e che fanno di Te anche un appetibilissimo “oggetto” di culto per i media legati al nostro mondo della palla a spicchi, non dovrebbero farTi agire d’impulso bensì aiutarTi a riflettere maggiormente sempre e solo per il Tuo interesse ed anche, insisto, per rispetto di chi come il sottoscritto vede l’Azzurro come un qualcosa che va decisamente oltre alle normali consuetudini baskettare.
E comprendo anche che forse, e sottolineo il forse, i più recenti esempi dei giovani campioni legati all’Italia dello sport più di massa come il calcio che osservo ma che non amo (vedi alla voce Mario Balotelli od Antonio Cassano, solo per citarne alcuni), potrebbero anche influenzare anche se di striscio un certo modo di porsi in maniera “arrabbiata”, da Bad Boy, da Bello e Maledetto appunto. Sono ruoli da cavalcare che possono spingere all’imitazione od all’approvazione da parte di un nugola di seguaci con qualche parametro non propriamente adeguato nella sfera comportamentale, e comprendo anche che questi atteggiamenti possano portare con sè altri connotati come una certa “fama” od anche conseguenziali e ricchi contratti pubblicitari.
Non sto issandomi a censore, sia chiaro, ma il sospetto che certi atteggiamenti da “duro” o da “cattivo” in questa strana epoca che viviamo siano particolarmente apprezzati e che cavalcandoli possa portare dei benefici, è un dubbio che mi assale nel vederti in campo quando giochi, conclamata quando poi accadono questi avvenimenti.
Eppure non è stato facile lasciare Siena nella scorsa stagione per andare a Milano, ne hai sicuramente sofferto, quel Bad di Dani Boy non è allora così tanto tanto Bad !?!?!? O mi sbaglio?
Per questo comunque mi sei simpatico e sono anche solidale con Te, infatti è difficile essere saggi alla Tua splendida e giovane età, non lo sono ancora io a 50 anni forse, pensa un pò…..Ma credimi Daniel, non è impossibile provarci.
Magari domani cambierai idea, chissà, intanto però in un Paese dove il grigio e le sue tonalità imperversano dappertutto, anche e purtroppo in campi ben più importanti della pallacanestro, un gesto chiaro, netto ed inequivocabile sarebbe certamente apprezzato che non questa sorta di lotta strisciante, sottile e che danneggia prima di tutto Te e dopo anche la Nazionale.
Perciò Daniel, dal basso della mia postazione, Ti chiedo di prendere una decisione netta: bianco o nero, basta con le gradazioni di grigio almeno in questo settore.
Nazionale sì o Nazionale no. Scegliere in fondo è facile, non credi? Ma una volta fatta la scelta però, ti prego, portala avanti con convinzione e decisione nell’interesse Tuo e della Squadra e sino in fondo, dimenticavo….Anche per chi ha veramente a cuore la Maglia, il Tricolore e quello che ciò rappresenta.
Sai, siamo degli inguaribili nostalgici in fin dei conti.
Con simpatia 🙂
Fabrizio Noto/FRED