Tempo di bilanci in casa biancorossa per quanto riguarda la sessione di mercato estiva; l’acquisto del lungo lituano Darjus Lavrinovic completa quasi definitivamente il roster per la stagione 2014/2015.
Programmazione ed ambizione i principi cardine su cui il ds Frosini e l’amministratore delegato Dalla Salda hanno fatto leva per dare continuità al lavoro svolto negli ultimi anni e, allo stesso tempo, alzare l’asticella degli obbiettivi stagionali.
Il progetto di squadra della prossima stagione è nato, nei fatti, nella seconda parte dello scorso campionato con l’innesto di Kaukenas, rinnovato dopo la breve esperienza che ha portato la prima coppa europea in Via Martiri della Bettola e l’inserimento del giovane nazionale Della Valle.
Il mancato rinnovo di James White ha dato luogo ad una serie di considerazioni che hanno portato a concludere, in modo positivo, la trattativa con l’mvp dello scorso campionato Drake Denier, già corteggiato nei primi giorni di Giugno. Al tempo stesso la volontà espressa da Ojar Silins di ricoprire il ruolo di ala piccola per sviluppare maggiori possibilità di scelta Nba ha poi dato il via libera all’ingaggio del lungo italiano Achille Polonara, in uscita da Varese a causa di un ridimensionamento del budget della società lombarda. Giocatore nel pieno della sua maturazione cestistica, il Pupazzo, incarna alla perfezione quello che è lo spirito richiesto dal coach Max Menetti, voglia di sacrificarsi, tanta difesa e spinta nel contropiede.
La firma di Lavrinovic, convinto dai connazionali Kaukenas e Slanina e dal progetto di crescita della società reggiana, assume una duplice interpretazione. Da un punto di vista tecnico il giocatore non si discute, mano morbidissima dalla distanza e movimenti di pura classe all’interno dell’area pitturata sono da considerarsi fattori fondamentali per l’economia della squadra. L’aspetto parallelo che ha determinato la dirigenza reggiana a puntare dritto sul lungo lituano è stato sicuramente la possibilità di portare esperienza per la crescita del giovane lungo Cervi, migliorato tantissimo nell’ultimo campionato ma ancora da plasmare sotto un punto di vista caratteriale, limite da colmare per permettergli di fare un ulteriore salto di qualità.
A completare il roster ci saranno il giovane playmaker Mussini, al rientro dalla bellissima esperienza agli europei under 18, già nel mirino di alcuni college statunitensi (Gonzaga in prima linea), l’ala grande Giovanni Pini mentre per quanto riguarda Michele Antonutti l’idea della società è quella di valutare eventuali richieste di mercato nel caso in cui il giocatore non volesse accettare il ruolo da gregario. La società sta valutando inoltre la possibilità di ingaggiare, in prospettiva futura il promettente lungo ceco classe 1995 Adam Pechacek, già uscito formalmente dal contratto che lo legava alla Virtus Bologna, ma che probabilmente verrà girato in prestito per garantirgli il giusto minutaggio in funzione di una sua maturazione.
Le scelte fatte dalla società emiliana rispecchiano la volontà espressa negli ultimi anni di puntare su giocatori con un forte impatto umano e motivazionale, senza uscire dalle logiche di budget (aumento del 10% rispetto alla scorsa stagione), che danno solidità finanziaria, determinanti nel contesto economico attuale, per attirare giocatori importanti nell’immediato e puntare sui giovani italiani con contratti a lungo termine.
Matteo Barchi