Buona presenza di pubblico ed entusiasmo a salutare l’esordio stagionale della Tezenis. Dopo la prima seduta al mattino, la squadra si presenta alla stampa e agli applausi dei tifosi in quella pomeridiana a partire dalle 17.30.
Agli ordini del confermato coach Ramagli si è riunito un roster con tante novità. Chiave del gruppo e unici “superstiti” i due veronesi Boscagin e Gandini assieme a Reati, per il resto cambia l’assetto della squadra ma rimane la voglia di arrivare fino in fondo e di ripetere se non migliorare il campionato da protagonisti della scorsa stagione.
Così infatti si è espresso l’allenatore livornese, assieme ad una certa soddisfazione per la rinnovata competitività di un campionato a cui “si cerca sempre di spaccare le gambe, senza riuscirci”. Torino e Ferentino le rivali più accreditate, con l’incognità Forlì che promette acquisti da Eurolega, ma conterà di più “essere al completo a fine playoff, dove sarà eletta la regina, e sarà chi avrà fatto le scelte giuste in un campionato dove continuità ed equilibrio spesso pagano più di quantità di talento”.
Grande attesa e curiosità per quello che è stato probabilmente l’acquisto più importante dell’estate veronese, il play Andrea De Nicolao. Una mossa fortemente voluta dalla società e dall’allenatore, che ha ammesso una certa fortuna riguardo “le sue vicissitudini di mercato che lo hanno fatto scendere di categoria e ci hanno permesso di ingaggiarlo senza svenarci, dato che cercava soprattutto qualcuno che volesse dargli le chiavi della squadra. Lo conosco molto bene avendolo allenato due volte agli europei”. Impressione positiva confermata dallo stesso giocatore, felice di essere giunto in “una squadra ambiziosa con un progetto sicuramente da Serie A. La valutazione che ho fatto è questa, altre squadre della serie superiore magari mi avrebbero dato il posto da titolare ma non avevano un progetto futuribile come questo, meglio venire qui e a fine stagione meritare sul campo il massimo campionato”. Il piccolo infortunio in nazionale è già superato, già dimenticata anche Varese su cui “non ci sono rimpianti, tanti ringraziamenti per chi mi ha aiutato a crescere”.
Presente solo Umeh dei due nuovi americani, mentre Monroe arriverà nel fine settimana in tempo per il ritiro. Il ricambio totale degli stranieri, con la riduzione del budget che ha reso impossibile la conferma di Callahan, porterà anche ad un cambiamento dell’assetto di squadra. Monroe, spiega sempre Ramagli, è stato scelto per la sua bravura nel gioco interno ed a rimbalzo, in modo da poterlo schierare sia di fianco a Gandini che da centro in un campionato in cui gli elementi alla Maggioli sono eccezioni. Qualità importanti in un roster che sembra mancare dal punto di vista dei centimetri ma che punta a controllare i rimbalzi con il contributo da parte delle guardie, come avvenne con Smith e Taylor.
Completa il quintetto Ndoja, elemento duttile ed abile nel gioco perimetrale, mentre assieme a Reati uscirà dalla panchina Giuri, combo guard di grande temperamento. Chiude il roster il giovane Mazzantini, mentre si è aggregato in prova Bartolozzi, l’anno scorso alla Fortitudo senza lasciare il segno.
Gli orari di allenamento rimarranno gli stessi per tutta la settimana, mentre domenica mattina appuntamento in Basso Acquar al CONI per le ore 10.
(foto Scaligera Basket)