Reggio Calabria, 24 agosto 2014 – Continua a gonfie vele il mercato neroarancio, per completare al più presto possibile il roster sul quale Giovanni Benedetto lavorerà duro per far si che la Viola raggiunga le zone alte della classifica.
Il DS Condello ha chiuso in queste ore un’operazione importantissima, quella relativa al secondo coloured che indosserà la canotta di Reggio Calabria: stiamo parlando di Erik Rush, ala piccola con passaporto svedese di 197 cm per 95 kg, classe ’88 prodotto dei Montana State Bobcats e già visto all’opera in Italia nelle ultime due stagioni con la maglia di Varese. L’ultima annata per lui recita 131 punti totali, 40% da due e 34% da tre e 72 rimbalzi, e l’esperienza accumulata in Serie A tornerà sicuramente utile in casacca Viola in termini di conoscenza dell’ambiente cestistico italiano, aspetto questo che ha penalizzato forse in maniera eccessiva la squadra dello Stretto durante lo scorso campionato, con Keion Bell che faticò ad ambientarsi senza riuscire a lasciare praticamente mai il segno.
Arriva dunque il penultimo tassello per coach Benedetto, si attende adesso soltanto il playmaker di riserva che, ricordiamo ancora una volta, sembra poter essere Francesco Veccia.
Di seguito, il comunicato emesso dalla società neroarancio per salutare l’arrivo di Rush (da violareggiocalabria.it):
La Viola Basket comunica di aver ingaggiato per la stagione 2014/15 il giocatore Erik Rush, di nazionalità USA e passaporto svedese. Il giocatore, che fa parte della stessa Nazionale scandinava e nelle ultime 2 stagioni ha militato in serie A indossando la casacca del Varese, si aggregherà nei prossimi giorni alla squadra. Rush è un’ala piccola di 197 cm per 95 chili. Molto soddisfatto il presidente neroarancio Giusva Branca che sottolinea come “Erik sia un elemento che ha tenuto il campo nella massima categoria italiana negli ultimi due anni e rappresenta un altro tassello di alto livello in un roster che ormai ha assunto quasi la sua forma definitiva. Un grazie allo straordinario operato del ds Gaetano Condello che ha sempre creduto di poter chiudere favorevolmente un’operazione altamente ambiziosa”.
Paolo Malara