Alphonso Ford è stato un giocatore o meglio uno dei quei giocatori (si contano sulle dita di una mano) che in Grecia pur vestendo una maglia (Olympiacos) veniva rispettato ed applaudito anche dai tifosi della parte opposta (Panathinaikos). Gran privilegio questo, pensando soprattutto a quello che accade al giorno d’oggi ai vari Spanoulis o Printezis quando vanno ad Oaka o a Diamantidis e Fotsis quando scendono nell’inferno del Pireo.Questo privilegio se lo è guadagnato comportandosi sempre da grande uomo,con il rispetto e la grinta sul parquet prima e poi con il coraggio di prendere a pugni in faccia la sua malattia,di affrontarla a viso aperto senza piangersi addosso e vivendo ogni giorno con intensità sapendo che poteva essere l’ultimo.Lo fanno tanti malati di leucemia,trovando forze inimmaginabili perchè la malattia indebolisce il tuo corpo ma rafforza la tua mente, la disperazione e la paura diventano preziose alleate nell’aiutarti a sopravvivere ogni giorno sforzandoti di immaginare un futuro.
Un futuro che per Alphonso è durato sette anni, durante i quali ha continuato a deliziare e far sognare tutti gli appassionati di basket fino a quella notte in cui si è conclusa la sua missione sulla terra, dopo aver dato tutto quello che poteva e doveva dare.
Voglio ricordarlo con quel sorriso che ha caratterizzato tutta la sua esistenza e con queste meravigliose parole, che ci aiuteranno sempre nei momenti di difficoltà ad affrontare la vita in maniera diversa, forse migliore.
“Voglio che ognuno di voi continui ad avere fede. Siate forti e combattete duro. Il mio cuore sarà sempre con tutti voi.
con Rispetto”.
(Alphonso Ford)
Thanks Alphonso, per tutto quello che ci hai dato.
Alessio Teresi