GIRONE A
EGITTO – IRAN 73-88
Prima vittoria per l’Iran in questo mondiale ai danni di un Egitto che rimane ancora a quota zero successi. Grazie ad un ottimo parziale iniziale piazzato dagli iraniani la partita è quasi tutta a senso unico, con un distacco quasi costante di una decina di punti. Il solito Haddadi guida la sua squadra con una gran prestazione conclusa con 23 punti e 15 rimbalzi, questa volta accompagnato da Bahrami che mette a segno ben 24 punti. I top scorer degli egiziani invece sono stati Shousha con 15 e Elsabagh con 13.
SERBIA – BRASILE 73-81
Partita di parziali quella tra Serbia e Brasile che ha regalato parecchie emozioni da entrambe le sponde. Il primo quarto è nel nome dei brasiliani che tengono in controllo il match per i primi dieci minuti, solo l’ingresso di Teodosic da una scossa alla squadra di coach Djordjevic che accumulerà una svantaggio fino a -18 punti, il primo tempo si conclude con i verdeoro avanti di 12 lunghezze. Nel terzo quarto la Serbia si sveglia e riesce addirittura a portare a casa un parziale di 32-12 nel terzo periodo. La rimonta è guidata principalmente da Markovic, Teodosic e Bogdanovic che vengono però aiutati dalla presenza sotto canestro di Bjelica. I primi 3 punti della quarta frazione di gioco vanno ai serbi, ma subito dopo un Brasile pieno di orgoglio riesce riconquistare il vantaggio perso e che non abbandonerà più fino alla fine del match. Grande protagonista per il Brasile è stato Marquinhos Vieira, autore di 21 punti segnati tutti in momenti fondamentali della partita. Barbosa aiuta con i 16 punti e Splitter aggiunge 10, oltre ad un grandissimo contributo in tutte le fasi del gioco. I serbi escono sconfitti ma a testa alta, autori di una gran partita che forse ha mancato solo un po’ di gioco di squadra. Teodosic chiude con 14, Radjulica con 11.
SPAGNA – FRANCIA 88-64
La partita di serata vede uscire vincitori gli spagnoli, trascinati ancora una volta dalla qualità dei propri lunghi e dalla fantasia dei propri esterni. Il match inizia subito con un ritmo molto alto dettato della Spagna, che di fatti si porta subito avanti. Diot mantiene i suoi in partita con qualche ottima giocata e il primo quarto si chiude con gli iberici in vantaggio di 3 punti. Nei successivi dieci minuti il vantaggio si allunga, alla fine del primo tempo il punteggio è di 44 a 34. Al rientro dagli spogliatoi la Spagna suona la carica collezionando punti e forzando palle perse degli avversari. L’ultimo quarto è solo da gestire, infatti la rappresentativa ospitante mantiene con esperienza il proprio vantaggio. I fratelli Gasol sono i migliori marcatori della Spagna, Marc chiuderà a 17 mentre Pau si ferma a 15. Batum e Diot sono invece gli unici in doppia cifra per i transalpini mettendo a referto 11 punti ciascuno.
GIRONE B
FILIPPINE – PORTO RICO 73-77
Le Filippine proprio non ce la fanno a vincere una partita e perdono per la quarta volta in volata, oggi contro Porto Rico in una gara sostanzialmente inutile ai fini della classifica. Il tutto dopo aver letteralmente dominato il primo quarto (terminato 25-13) con il proprio basket folle, fatto di movimento continuo e uso massiccio del tiro da tre punti (che però ha funzionato il giusto oggi, 6/28). Andray Blatche è stato il solito trascinatore con 25 punti e 14 rimbalzi, spalleggiato da Tenorio a quota 18, ma alla lunga il comunque maggior tasso di qualità boriquo è venuto fuori. Nei quarti centrali i sudamericani hanno ribaltato la partita, prendendola in mano trascinati da un JJ Barea inarrestabile (30 punti con 8/15 al tiro e 11/12 ai liberi). I Pinoy non hanno comunque ammainato bandiera bianca, e il solito Blatche li aveva riportati in vantaggio a 3’37” dalla fine (70-67), quando, però, è arrivato il parziale di 8-0 tutto di marca Barea che ha indirizzato l’incontro. Una vittoria per la gloria comunque per i dominicani, che domani affronteranno gli USA chiudendo un Mondiale avaro di soddisfazioni. Tutto il contrario delle Filippine. Che magari non vinceranno mai, ma hanno certamente lasciato un segno tangibile nei cuori di tutti gli appassionati.
SENEGAL – ARGENTINA 46-81
Tabellini
Asfaltata epocale, e anche imprevista, dell’Argentina ai danni del Senegal che solo ieri sembrava la grande sorpresa del torneo. Gli africani sono stati totalmente travolti da un’albiceleste incontenibile e che ha da subito messo in cassaforte la partita, dilatando poi a dismisura lo scarto nell’ultima frazione. Contenuto al meglio Gorgui Dieng (11 punti e 8 rimbalzi, ma 4/12 al tiro e 5 palle perse), il Senegal non ha trovato altre opzioni credibili e così per Scola (22+14) e soci è stato un gioco da ragazzi mettersi in tasca la terza vittoria del torneo e il passaggio matematico del turno. Lo scontro di domani con la Grecia dirà in che posizione. Non è comunque finita neanche per gli uomini di Sarr, che domani hanno la partita della vita contro le Filippine, già fuori ma sempre pericolose: probabile la qualificazione anche in caso di sconfitta, ma per evitare amare sorprese e celebrare al meglio una storica qualificazione sarebbe d’uopo una vittoria.
GRECIA – CROAZIA 76-65
Non si ferma la Grecia, che batte con autorità una Croazia che appare, invece, in grande difficoltà e per di più con uno spogliatoio esplosivo (un giocatore avrebbe chiesto la testa di Repesa?). Partita sempre controllata dalla banda di Katzikaris, con il solito grande collettivo dove oggi si sono distinti in particolare Kaimakoglu (14 con 5/5 dal campo, 6 rimbalzi e 4 asissts) e Papanikolau (14 con 7/10), oltre a un positivo Ioannis Bourousis, autore di una doppia doppia da 13 punti e 10 rimbalzi in 27′. Lo strappo è arrivato già nel secondo quarto, quando, sotto la solita illuminata regia di Nikos Zisis la banda greca ha allungato rapidamente fino al 32-19. Dopo l’intervallo la Croazia si è ripresentata in campo, se non altro, con spirito più battagliero. Anche senza migliorie nel gioco, almeno con il carattere Bogdanovic (20 punti col 50% al tiro) e compagni non hanno lasciato morire la partita in anticipo, cercando in un qualche modo di andare a riprendersela. Ma senza particolari risultati, anzi, toccando anche il massimo svantaggio sul 25-42. Solo le pessime percentuali da dietro l’arco della Grecia (5/23) hanno impedito alla partita di andare in archivio con ampio anticipo e così, in un qualche modo, i croati hanno ricucito un pò lo strappo fino al -10 a 5′ dalla fine. Ma lì, la maggior solidità degli avversari, suggellata da un canestro di Bourousis, ha chiuso i conti. La Grecia così si prepara al big match di domani, da non perdere assolutamente, con l’Argentina e che assegnerà il primo posto. La Croazia, invece, rischia una clamorosa uscita dai giochi. Una sconfitta contro Porto Rico e la contemporanea vittoria del Senegal con le Filippine estrometterebbe in maniera assolutamente imprevedibile gli uomini di Repesa dalla competizione.
GIRONE C
NUOVA ZELANDA – UCRAINA 73-61
Suicidio dell’Ucraina, a cui serviva una vittoria contro la sempre sconfitta Nuova Zelanda per passare il turno. E invece gli uomini di Mike Fratello, forse stanchi dopo l’impresa del giorno prima con la Turchia, giocano una pessima partita e si fanno letteralmente travolgere dai Tall Blacks, peraltro autori di un’ottima prestazione. La squadra trascinata del fantastico duo Frank-Fotu (10 punti e 10 rimbalzi) sotto canestro ha sempre comandato le operazioni, scappando in maniera decisa nell’ultimo quarto con un parziale di 16-2, ispirato dalle triple di Bartlett, che è stato il pugno del KO per gli ucraini (61-45), incapaci di rialzarsi a quel punto. I neozelandesi hanno letteralmente dominato sotto le plance (48-25, con 18 carambole offensive) allungandosi poi molto bene in transizione, dove hanno saputo far male scatenando il tiro pesante del sopracitato Bartlett (14 con 4/5 da dietro l’arco) e di Kirk Penney (17 e 7 rimbalzi). Una vittoria che, improvvisamente, ridona speranze di passaggio del turno agli uomini di Vucinic, e rende la partita di domani con la Finlandia uno spareggio davvero gustoso. L‘Ucraina, invece, (salvi i soli Kornienko, 15 punti, e Jeter, 14) si mangia le mani per una partita davvero mal interpretata e ora deve sperare che domani gli incroci di risultati le sorridano, visto che, giocando contro gli USA, non può fare altro che affidarsi alla sorte per quanto succederà negli altri match.
TURCHIA – FINLANDIA 77-73 (DTS)
Pazzesco harakiri della Finlandia, che getta alle ortiche una vittoria che sembrava ormai certa e ora trema, in vista del match da dentro o fuori di domani con la Nuova Zelanda. I finnici hanno gettato alle ortiche il +17 toccato nel corso del primo tempo (41-24 a 40″ dal 20°) facendosi recuperare lentamente ma inesorabilmente da una Turchia, comunque, tutt’altro che impeccabile. La squadra di Dettmann aveva giocato un primo tempo incredibile, facendo rivoltare contro la Turchia l’arma della pressione a tutto campo, prendendo ritmo proprio da questa e tempestando il canestro di triple (15/28 alla fine da dietro l’arco per i biancoazzurri). Partita, a livello di energia, nelle mani dei nordici, con il pubblico come sempre numerosissimo in totale delirio e gara che sembrava ormai andata. E invece, proprio la pressione di Ataman cominciava a dare i suoi frutti. Pian piano la Turchia rientrava, mentre la Finlandia rimaneva aggrappata solo alle sue percentuali da tre punti, senza avere tante altre opzioni. Preldzic (13 punti, 8 rimbalzi e 5 assists) e Asik (22+8) trascinano i propri colori quasi fino all’aggancio che però non avveniva mai, anche a causa di un sanguinoso 1/5 dalla lunetta del duo di cui sopra nell’ultimo minuto. Con Koponen in lunetta, 13” da giocare e i finlandesi in avanti di 3 sembrava finita. E invece: 0/2 dell’ex Virtus Bologna, mancato fallo, inspiegabile, della difesa finnica, e puntuale tripla di Akyol per il pareggio con supplementare conseguente. E il supplementare non è stato meno pazzo. Con la Turchia subito avanti (per la prima volta nella partita) sull’onda dell’entusiasmo, poi ripresa ancora dalle triple di Koponen (17 punti), Salin (15) e Koivisto (11), per poi alla fine riuscire a mettere il naso avanti definitivamente, mentre la Finlandia sbagliava l’impossibile da sotto. Tutti i verdetti, insomma, rinviati a domani, con Turchia-Repubblica Dominicana e Finlandia-Nuova Zelanda che regaleranno tre posti agli ottavi di finale.
REPUBBLICA DOMINICANA – USA 71-106
Altra beneficiata di Team USA che si beve in un sorso le timide resistenze dominicane e prosegue in quella che è, a tutti gli effetti, una mera preparazione alla seconda fase del torneo. La partita non è neanche da raccontare, tanta è la differenza di qualità in campo. 15 punti di scarto all’intervallo, poi la stretta letale al rientro in campo in un terzo quarto terminato 25-11, e da lì in poi tanta accademia per raggiungere il 40°. Tra gli americani brilla nuovamente Faried, che è certamente uno dei più positivi finora della truppa a stelle e strisce. Il lungo dei Nuggets timbra 16 punti con 6 rimbalzi, 13 i punti di DeMarcus Cousins, 11 di DeRozan e 10 a testa per Harden e Davis. Per i dominicani, che domani si giocano tutto contro la Turchia, 15 punti di Liz, 11 di Santana e 10 di Jack Martinez.
GIRONE D
MESSICO – AUSTRALIA 62 – 70
Prima partita di giornata che regala questa sfida tra un Messico in cerca di un’ identità precisa dopo la vittoria di ieri e per qualificarsi automaticamente agli ottavi e Australia che dopo la grande vittoria vs la Lituania cerca di affermarsi come possibile sorpresa in questo girone. Primo tempo molto equilibrato conclusosi sul 32-33 per gli Australiani con un ottimo Newley da 10 pti mentre per il Messico grande primo tempo di Mendez che ieri ha giocato solo 2 minuti mentre oggi in poco più di 15 minuti aveva già 8 pti, male Ayon che dopo 5 minuti aveva già commesso 2 falli. Partita molto tesa con un doppio tecnico nel primo tempo a Ingles e Stoll (costringendo l’Australiano al terzo fallo) e successivamente un antisportivo ad Andersen. Nel terzo quarto l’Australia scava il solco e va a vincere la partita passando il turno e arrivando agli ottavi, dove domani si saprà la classifica finale e di conseguenza l’avversaria. Ottimo Haynes alla fine con 21 punti, il migliore in termini realizzativi nel Messico è stato Ayon con 11 punti e 9 rimbalzi, ma 3/8 ai tiri liberi.
SLOVENIA – ANGOLA 93 – 87
Partita sulla carta “scontata” quella che si presenta per la Slovenia contro un’ Angola che lotta ancora per la qualificazione e lo dimostra facendo sudare le cosiddette “sette camicie” alla squadra europea che chiude i primi 2 quarti in vantaggio di un punto (44-43). Terzo quarto che sul 53-50 sembra prendere l’inerzia verso la squadra africana che, dopo un tecnico al coach sloveno e subito dopo un altro a Balazic e parziale 11-0 per l’Angola, ma quando la partita sembra aver preso una strada ecco un antisportivo in favore di Dragic che apre un controparziale di 8-0 in chiusura di quarto. Alla fine soffre ma batte una coriacea Angola con 17 pti di Lorbek e 14 di G.Dragic mentre per gli avversari un buon Fortes da 21 pti mentre ce ne sono 20 dal “collegiale” Moreira. La Slovenia rimane imbattuta nel torneo.
LITUANIA – COREA 79-49
Ultima partita del girone che dura, praticamente, solo un quarto, il primo, poi la Lituania domina “in lungo e in largo” una Korea che si dimostra ben poca cosa a questo livello. Primo quarto che la Korea vince 19-17 ma dal secondo in poi la Lituania si scatena (9/21 da 3 ) e lascia poco o niente agli avversari (4 pti nel terzo quarto). Nota particolare e curiosa: la Lituania non ha tirato nemmeno un libero in tutta la partita mentre gli avversari 9/10. Buona prova di Juskevicius con 20 pti in 21 minuti con 6/7 da 3 e di Motiejunas con 18 pti 7 rimbalzi e 5 assist, mentre per i Coreani 15 pti per Moon e 12 pti per Kim.